INGHILTERRA "14-19"
Verso la Riforma dei Curricoli e dei Diplomi

•  Quanto finora esposto è stato ben presente al Gruppo di lavoro coordinato da Tomlinson, anche se le soluzioni prospettate non sempre convincono.

•  Come sottolineato fin dal primo documento preparatorio, la principale spinta alla riforma è stata la bassa percentuale di giovani in formazione dopo l'obbligo scolastico (16 anni). Nel 2000 soltanto 3 giovani inglesi su 4 fra i 16 e i 19 anni erano ancora in formazione, una percentuale molto al di sotto della media europea (nell'UE solo l'Italia era dietro al Regno Unito).

•  Gli obiettivi fondamentali su cui è stato impostato il documento per la riforma della fascia 14-19 sono i seguenti:

•  Accrescere la percentuale dei giovani in formazione dopo i 16 anni , attraverso una forte valorizzazione dell'istruzione professionale , ingiustamente considerata, dice il documento, un canale di serie B. Questa sottovalutazione ha avuto come risultato la demotivazione di troppi giovani con il conseguente abbandono di qualsiasi tipo di formazione dopo la scuola dell'obbligo.

•  Avviare apprendimenti di tipo professionale fin dai 14 anni (prima cioè della conclusione della scuola dell'obbligo), rendendoli obbligatori per tutti i ragazzi nella fascia 14/16, a partire dal settembre 2004

•  Garantire a tutti le competenze essenziali, che consentano un positivo inserimento nella vita attiva, nel lavoro e un apprendimento che duri tutta la vita. A questo fine tutti i curricoli saranno composti da un nucleo fondante (core) comune e dagli apprendimenti principali (main learning) differenziati a seconda dei vari percorsi e indirizzi dell'istruzione secondarria di 2° grado.

•  Dare più organicità alle qualifiche professionali dopo i 16 anni, attualmente disperse in mille rivoli

 

•  Dare garanzie che tutti i percorsi consentano passaggi sia orizzontali verso altri diplomi, sia verticali verso l'istruzione superiore

•  Superare la frammentarietà delle attuali certificazioni per singole discipline 1 , stabilendo un sistema di diplomi più organici sia ai 16 che ai 18-19 anni. Ancora una volta l'Inghilterra si trova a fare un percorso opposto a quello di altri Paesi. Negli anni '80 e '90, mentre le altre nazioni si avviavano alla decentralizzazione dell'istruzione, l'Inghilterra passò da un sistema estremamente decentralizzato ad uno centralistico, ora mentre gli altri pensano di dare più libertà agli studenti di scegliere il proprio percorso, l'Inghilterra, dove vige la massima discrezionalità nell'opzione delle discipline, ritiene di dover rendere i percorsi pù organici e definiti. Se è vero che in medio stat virtus, raggiungere questo equilibrio è evidentemente molto complicato.

•  Ridurre il peso delle valutazioni, entrate prepotentemente nelle scuole inglesi a partire alla riforma del 1988 2 , con influssi non sempre positivi sull'insegnamento (teach to the test, ossia insegnare per i test è stata la parola d'ordine con cui gli insegnnati hanno spesso evidenziato gli aspetti negativi di questa invasività delle prove nazionali di valutazione). A questo proposito quell'acuto analista che è Tom Bentley ha scritto in un articolo comparso sul Guardian nel febbraio 2002 "L'approccio centralistico di questi ultimi cinque anni fondato sul controllo tramite test nazionali ha certamente migliorato gli standard dell'istruzione inglese, ma non è in grado di andare oltre"