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INGHILTERRA "14-19"
Verso la Riforma dei Curricoli e dei Diplomi

a cura di Alessandra Cenerini

La valorizzazione del lavoro

•  Mentre in Italia è ancora forte lo scontro sulla differenziazione dei percorsi a quattordici anni, considerata un elemento di forte discriminazione, la soluzione, che si sta prospettando in altri Paesi, come per l'appunto la Francia e la Gran Bretagna, è proprio quella di differenziare i curricoli, oggi uniformi, a partire dai 14 anni, due anni prima cioè della conclusione dell'obbligo scolastico, che in quei paesi è da molto tempo ai 16 anni.

•  I fallimenti che si riscontrano nei percorsi scolastici omogenei, i troppo numerosi abbandoni dopo l'obbligo, hanno indotto a ipotizzare strategie di più precoce differenziazione e di integrazione con esperienze lavorative che siano più motivanti dei curricoli integralmente scolastici. Tom Bentley, il direttore di Demos, ha ripetutamente sottolineato che nella società della conoscenza tutte le comunità devono essere considerate comunità di apprendimento, che non ci devono più essere rigide barriere fra istruzione formale ed informale. La scuola fa troppo poco uso dell'apprendimento informale,quello che avviene al di fuori di essa, come se il contenuto dell'apprendimento dovesse essere relegato al curricolo ufficiale svolto dentro gli ambienti scolastici. Un errore che non si fa mai quando si considera l'apprendimento degli adulti, eppure può essere proprio questo errore una delle cause principali del disimpegno, o addirittura del rifiuto, dei giovani nei confronti dell'istruzione scolastica. Un'attenzione nuova dovrà essere rivolta alla comprensione di come si apprende sui luoghi di lavoro. Ha scritto l'inglese David Hargreaves, ex direttore della QCA, Qualification and Curriculum Authority (l'Organismo inglese per lo sviluppo dei Curricoli e la Certificazione degli studenti):

"Il lavoro comporta apprendimento e nell'economia della conoscenza gran parte dell'apprendimento per tutta la vita avverrà nell'ambiente di lavoro. Se noi sapessimo di più dei meccanismi attraverso i quali la gente impara sul lavoro, potremmo utilizzare queste conoscenze per migliorare l'apprendimento a scuola. Dovremo ripensare da capo a piedi cosa significano curricolo e pedagogia, dovremo imparare a costruire nuovi collegamenti tra il curricolo per l'insegnamento che guida ciò che si fa a scuola e il curricolo per l'apprendimento attraverso il quale ciascuno costruisce nel corso della vita il proprio progetto di apprendimento, che è solo in parte costituito dall'istruzione scolastica formale. E' necessario conoscere di più i modi attraverso i quali le persone apprendono in situazioni autentiche e naturali. Non dimentichiamo per esempio che gli insegnanti hanno attinto molte decisive informazioni per migliorare l'insegnamento/apprendimento nei primi anni di scuola dagli studi relativi all'apprendimento dei bambini nei primi tre anni di vita. Allo stesso modo noi abbiamo bisogno di capire come apprendono le persone sul luogo di lavoro. Sappiamo per esempio che molti studenti, che a scuola si annoiano, sono disimpegnati e disturbano, nel lavoro dimostrano soddisfazione, impegno ed equilibrio. Occorre quindi capire i meccanismi dell'apprendimento sul lavoro e poi cercare di trasferirli nella scuola."

 

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