IL DISSENSO NELLA PERIZIA INTERNAZIONALE DELL'OCSE
Nell'autunno del 1997, il Ministero della pubblica Istruzione sottopone dunque per un parere i suoi progetti di riforma della scuola ad un gruppo di esperti internazionali designati dall'OCSE, l'organizzazione di cooperazione e sviluppo economici con sede a Parigi che è specializzata nella valutazione comparata delle politiche nazionali, in primo luogo la politica economica, ma anche quella sociale, della scienza e della ricerca, dell'ambiente e quindi anche dell'educazione.
Per la seconda volta, in un anno, il Ministro sollecita il parere di esperti internazionali: la prima, nel settembre del 1996 per raccogliere informazioni di prima mano sull'organizzazione dei servizi di valutazione nazionali; la seconda, nell'autunno del 1997 per un esame completo della riforma in cantiere.
Alla fine dell'esame, il gruppo di esperti presenta una propria relazione che contiene una serie di raccomandazioni rivolte al ministro (OCSE: Esami delle politiche nazionali dell'istruzione: Italia . Armando Editore, Roma 1998).
Giocando di rimando con il documento ufficiale italiano, gli esperti internazionali dedicano a loro volta una sezione intera della loro perizia al sistema nazionale per la qualità dell'istruzione.
Gli esperti non sono affatto convinti della validità dell'impostazione del servizio e lo fanno sapere in cinque raccomandazioni che delineano un compito diverso per la valutazione di sistema.
Vale la pena, in primo luogo, citare il passaggio chiave della perizia e riprendere poi in dettaglio le cinque raccomandazioni riguardanti la valutazione. Con questo materiale potremo poi più facilmente commentare e valutare il decreto 2004.
Il passaggio chiave della relazione degli esperti OCSE
Gli esperti rilevano che:
" per il momento la struttura disegnata nella direttiva ( n.d.r. la direttiva 307/1997) non ha una precisa corrispondenza in altri Paesi europei, che hanno seguito diversi approcci nello stabilire i rapporti tra autorità e sistema di valutazione. In alcuni paesi, il compito della valutazione dell'istruzione è affidato ad agenzie collegate al Parlamento o al Governo, ma che sono indipendenti nel determinare i programmi di intervento. E' il caso , per quanto riguarda la Gran Bretagna del Qualifications and Curriculum Authority ( QCA, precedentemente SCAA), e dell'OFSTED ( Office for Standards in Education) o dello Skolverket ( Agenzia Nazionale) in Svezia. Altrove, la valutazione viene affidata a servizi governativi interni al Ministero o, in alcuni casi, a un corpo di professionisti incaricati di un'attività di monitoraggio continuo degli standard educativi e del funzionamento del sistema. Esistono anche modelli intermedi, come l'Instituto Nacional de la Calidad y Evaluacion (INCE) spagnolo, che dipende dal Ministero dell'educazione, ma il cui comitato direttivo è costituito in maggioranza dai rappresentanti delle comunità autonome, o come il Comitato di Valutazione all'interno dello SOED( Scottish Office of Educacion) scozzese, dove sono rappresentati i vari attori del sistema educativo.
Noi riteniamo che il Ministero potrebbe avere maggior forza se il sistema di valutazione fosse indipendente. Vorremmo, per questa ragione, raccomandare che al sistema di valutazione sia accordata una maggiore indipendenza rispetto a quella che ora vediamo nei documenti che abbiamo citato, e ciò specialmente per garantire un flusso continuo di valutazione oggettiva."
Le 5 raccomandazioni degli esperti OCSE
Riassumiamo ora le cinque raccomandazioni del gruppo di esperti internazionali:
Raccomandazione 1:
- Noi raccomandiamo che sia istituito un sistema di valutazione indipendente, che incentri la sua attività sulla definizione di parametri di valutazione, per mettere le scuole nella condizione di autovalutarsi ( n.d.r.: questa era una concessione al decreto 307/1997) con riferimento a tali parametri, sviluppi test, svolga verifiche ai vari livelli scolastici e fornisca consulenza su come devono essere allocate le risorse perché si ottengano risultati più equi e migliori.
Raccomandazione 2:
- Raccomandiamo altresì che il Governo consideri l'opportunità di istituire un ente indipendente incaricato di svolgere ricerche indipendenti in materia di istruzione, utilizzando sia fondi pubblici che fondi provenienti da altre fonti, se c'è interesse ad avere un parere indipendente sul funzionamento del sistema formativo.
Raccomandazione 3:
- Raccomandiamo che il Governo riesamini il ruolo dell'ispettorato alla luce delle mutate condizioni delle scuole in relazione alle riforme. Gli ispettori dovrebbero, in particolare, essere coinvolti nel programmadi miglioramento delle scuole e valutare i risultati.
Raccomandazione 4:
- Raccomandiamo la creazione di un sistema di testing per valutare gli alunni in determinati momenti del corso di studi o in determinate classi, specialmente al termine della scuola dell'obbligo. Spetta al governo decidere quale tipo di estensione debba avere la valutazione: se a campione o per l'intera coorte, in modo che ogni allievo e la sua famiglia possano conoscere il livello medio di rendimento della scuola frequentata .
Raccomandazione 5:
- Raccomandiamo, inoltre, che i risultati di questa valutazione vengano messi a disposizione dei genitori e della comunità, in genere sotto forma di media delle scuole, in modo che si possa decidere come le singole scuole possono migliorare e come le pratiche che hanno successo posono essre disseminate a favore di un maggior numero di insegnanti.