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INValSI: Analisi dello schema di decreto legislativo 25/3/04

UN CHIARIMENTO PRELIMINARE INDISPENSABILE

•  Quando si parla di valutazione è molto facile fare confusione e prendere lucciole per lanterne: ci sono infatti diversi tipi di valutazioni ed ognuna ha una propria finalità oltre che specifiche tecniche e metodologie.

•  Questa premessa mi sembra necessaria per quanto dovremo dire tra poco a proposito della missione dell'INValSI e degli Istituti che l' hanno preceduto. Solo il vecchio CEDE aveva una missione chiara e precisa limitata alle valutazioni di massa internazionali. Scomparso il CEDE, sono iniziate le confusioni.

•  Per semplificare, precisiamo che si possono distinguere tre tipi di valutazione, molto diversi tra loro, per quel che riguarda sia gli scopi sia le modalità d'esecuzione:

•  Si riconosce pure che la valutazione ha in genere un duplice scopo:

•  Questi due scopi non sono in contraddizione tra loro ma esigono procedure, modi di fare, pratiche diverse.

•  Questi richiami mi sembrano indispensabili perché nel dibattito italiano si tende ancora a mescolare "capra e cavoli" in materia di valutazione, come lo dimostra, per altro in maniera eloquente, il decreto legge che istituisce l'INValSI.

©2004 ADi Associazione Docenti Italiani