UN CHIARIMENTO PRELIMINARE INDISPENSABILE
Quando si parla di valutazione è molto facile fare confusione e prendere lucciole per lanterne: ci sono infatti diversi tipi di valutazioni ed ognuna ha una propria finalità oltre che specifiche tecniche e metodologie.
Questa premessa mi sembra necessaria per quanto dovremo dire tra poco a proposito della missione dell'INValSI e degli Istituti che l' hanno preceduto. Solo il vecchio CEDE aveva una missione chiara e precisa limitata alle valutazioni di massa internazionali. Scomparso il CEDE, sono iniziate le confusioni.
Per semplificare, precisiamo che si possono distinguere tre tipi di valutazione, molto diversi tra loro, per quel che riguarda sia gli scopi sia le modalità d'esecuzione:
- le valutazioni di massa, che si fanno all'inizio di un ciclo e che hanno uno scopo diagnostico ;
- le valutazioni in classe, che hanno uno scopo formativo ;
- le valutazioni certificative , che sono valutazioni finali, che hanno un carattere sommativo: al termine di un ciclo di studio certificano quel che si è imparato o si sa e sono formalizzate con un diploma di stato o meno.
Si riconosce pure che la valutazione ha in genere un duplice scopo:
- una funzione esterna , ossia rendere trasparente il sistema scolastico e rendere conto ai partners del sistema e ai suoi attori ( enti locali, famiglie, studenti, responsabili politici, media, ecc.) di quel che avviene nel sistema e di quel che produce, per suscitare un dibattito pubblico pertinente sull'istruzione e sulla scuola, fondato su informazioni attendibili e in una certa misura oggettive;
- una funzione interna , ossia aiutare gli attori a riflettere sul loro operato rispetto allo stato del sistema entro il quale lavorano e ciò facendo migliorare quel che fanno.
Questi due scopi non sono in contraddizione tra loro ma esigono procedure, modi di fare, pratiche diverse.
Questi richiami mi sembrano indispensabili perché nel dibattito italiano si tende ancora a mescolare "capra e cavoli" in materia di valutazione, come lo dimostra, per altro in maniera eloquente, il decreto legge che istituisce l'INValSI.