CONCLUSIONE
|
Se si analizza, in casa nostra, ciò che avviene nelle scuole, nei corsi di formazione, entro i vari POF, NOS, NOF, IFTS, e nei programmi per l'apprendistato, si assiste ad una frammentarietà nell'uso di questa nozione, con la tendenza alla banalizzazione , esattamente come sta avvenedo con il sistema dei "debiti" e dei "crediti" , la cui gestione, anziché favorire, pare compromettere sul nascere la possibilità di rendere davvero flessibili i percorsi, tali da consentire passaggi e rientri.
Sul versante legislativo la situazione non è migliore, basti analizzare "Il Profilo educativo,culturale e professionale dello studente alla fine del Primo Ciclo di istruzione (6-14 anni") Allegato D al Decreto Legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, attuativo del 1° ciclo. Un testo ricco, come abbiamo visto, di spiegazioni preliminari sul termine "competenze", ma assolutamente incapace, insieme alle " Indicazioni", di darne coerente attuazione. Senza contare che già l'idea di "profilo professionale" nel primo ciclo lascia sconcertati.
Per quanto concerne il dibattito culturale fra gli insegnanti, soprattutto nelle loro organizzazioni, non è infrequente l'utilizzo delle competenze come occasione di scontro ideologico. (8) Cosa pretendere d'altra parte quando i curricoli sono abbandonati nelle mani di qualche pedagogista “di stato” o a demagogiche commissioni di 200 persone? Cosa pretendere quando non c'è nessun serio e “autonomo” istituto preposto alla ricerca e alla formulazione dei curricoli, come invece avviene altrove, ad esempio in Inghilterra con il QCA (Qualifications and Curriculum Authority)?
Noi crediamo che la questione della costruzione dei curricoli, sia del ciclo primario che secondario, sia di importanza fondamentale e che occorra avere grande onestà intellettuale e una visione meno provinciale nell'affrontare questi problemi, consapevoli che la scuola, rimasta ovunque immutata per secoli, ha esaurtito la sua spinta propulsiva, ed è ora assolutamente inadeguata ad assolvere al compito dell'educazione di tutti. Occorre dunque indagare e accettare la sfida di sperimentare nuovi percorsi. Per parte nostra cercheremo di offrire squarci sul panorama internazionale per conoscere le strade che altri stanno tentando di imboccare per risolvere problemi che sono identici in tutti i Paesi sviluppati.
_______________________