Le competenze nella scuola italiana
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In Italia, come altrove, l'ingresso delle “competenze” nella scuola è successivo a quello nella formazione professionale. E non vi è dubbio che lo sviluppo delle competenze nei curricoli scolastici sia molto più arretrato rispetto a quanto avvenuto nella formazione professionale.
Le competenze fanno il loro ingresso ufficiale nella scuola italiana nel 1998 con il nuovo esame di stato.
Regolamento del nuovo esame di stato
D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323 (Regolamento del nuovo esame di stato)
Art. 1 ( Finalità dell'esame di stato)
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3. L'analisi e la verifica della preparazione di ciascun candidato tendono ad accertare le conoscenze generali e specifiche, le competenze in quanto possesso di abilità, anche di carattere applicativo, e le capacità elaborative, logiche e critiche acquisite. |
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Le “competenze” ricompaiono nei Regolamenti dell'autonomia
Regolamento dell'autonomia
DPR 275/99 (Regolamento dell'autonomia)
Art. 13 Ricerca metodologica |
1. Fino alla definizione dei curricoli di cui all'articolo 8 si applicano gli attuali ordinamenti degli studi e relative sperimentazioni, nel cui ambito le istituzioni scolastiche possono contribuire a definire gli obiettivi specifici di apprendimento di cui all'articolo 8 riorganizzando i propri percorsi didattici secondo modalità fondate su obiettivi formativi e competenze. |
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Regolamento dei curricoli nell'autonomia
DM 234/00 (Regolamento dei curricoli nell'autonomia)
Art. 2 |
Nell'ambito dei curricoli di cui all'articolo 1 ciascuna istituzione scolastica può riorganizzare, in sede di elaborazione del piano dell'offerta formativa, i propri percorsi didattici secondo modalità fondate su obiettivi formativi specifici di apprendimento e competenze degli alunni, valorizzando l'introduzione di nuove metodologie didattiche, anche attraverso il ricorso alle tecnologie multimediali |
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Le competenze
si insediano infine formalmente nelle 2 leggi di riforma Berlinguer/De Mauro e Moratti, in termini pressochè identici:
Le 2 leggi di Riforma
Legge 30/2000 Berlinguer-DeMauro |
Legge 53/03 Moratti |
Art. 1 (Sistema educativo di istruzione e di formazione )
1. Il sistema educativo di istruzione e di formazione è finalizzato alla crescita e alla valorizzazione della persona umana, nel rispetto dei ritmi dell'età evolutiva, delle differenze e dell'identità di ciascuno, nel quadro della cooperazione tra scuola e genitori, in coerenza con le disposizioni in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche e secondo i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. La Repubblica assicura a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le conoscenze, le capacità e le competenze, generali e di settore, coerenti con le attitudini e le scelte personali, adeguate all'inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro anche con riguardo alle specifiche realtà territoriali. |
Art. 2 ( Sistema educativo di istruzione e di formazione)
1a). E' promosso l'apprendimento in tutto l'arco della vita e sono assicurate a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità, generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte personali, adeguate all'inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, anche con riguardo alle dimensioni locali, nazionale ed europea;
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Le competenze si ripresentano poi con dovizia di spiegazioni in uno degli allegati al Dlgs. 59/04, applicativo della riforma del primo ciclo di istruzione:
Allegato D al Decreto Legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, attuativo del 1° ciclo
Il Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del Primo Ciclo di istruzione (6-14 anni) |
" Il profilo educativo, culturale e professionale che segue rappresenta ciò che un ragazzo di 14 anni dovrebbe sapere e fare per essere l'uomo e il cittadino che è giusto attendersi da lui al termine del Primo Ciclo di istruzione.Il traguardo può ritenersi raggiunto se le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere ) e le abilità operative (il fare ) apprese ed esercitate nel sistema formale (la scuola), non formale (le altre istituzioni formative) e informale (la vita sociale nel suo complesso) sono diventate competenze personali di ciascuno. Un ragazzo è riconosciuto "competente" quando , facendo ricorso a tutte le capacità di cui dispone, utilizza le conoscenze e le abilità apprese per: |
esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri; |
interagire con l'ambiente naturale e sociale che lo circonda, e influenzarlo positivamente; |
risolvere i problemi che di volta in volta incontra; |
riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita, anche chiedendo aiuto, quando occorre; |
comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali; |
maturare il senso del bello; |
conferire senso alla vita. |
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