La School 21 di Londra è una free school ( da 6 a 18 anni) dichiarata eccellente (oustanding) dal servizio ispettivo inglese (Ofsted). Questa scuola cura in modo particolare la capacità degli allievi di comunicare verbalmente. A questo fine ha elaborato una serie di strategie che vanno dalla guida al dibattito alla definizione di ruoli nel colloquio strutturato.
La comunicazione orale
Sapersi esprimere verbalmente è una delle competenze fondamentali che gli allievi della Scuola 21 di Londra devono acquisire.
“Saper parlare è una priorità assoluta,” sottolinea Amy Gaunt, un’ insegnante della 3^ primaria. “È uno dei maggiori indicatori di successo nella vita. È importante in termini di occupabilità ed è importante in termini di benessere. Se i bambini non sono in grado di esprimersi e di comunicare come si sentono, non saranno in grado di riuscire nella vita e diventare membri attivi nella società .”
L’uso della lingua parlata viene insegnato e appreso non solo durante le assemblee di classe e nelle lezioni di benessere, ma è incorporato in ogni singola disciplina. Gli studenti utilizzano tecniche di comunicazione orale ogni giorno, in qualsiasi lezione. Li guida un apposito “quadro di riferimento”, che serve loro per parlare di qualsiasi cosa: per esprimere le loro idee sull’antica Grecia, per esporre ciò che hanno appreso in matematica, .ecc…
Il primo passo per realizzarla
Il primo passo per gli insegnanti è di accettare che la comunicazione verbale avviene già: gli studenti parlano moltissimo, e di lì bisogna partire. Imparare a comunicare e dibattere non è una cosa in più , avviene già quando i ragazzi discutono fra loro e giungono a delle conclusioni.
Ciò che l’insegnante deve fare è aggiungere l’intenzionalità nelle conversazioni degli alunni . Quando si riuniscono per lavorare in gruppo o per discutere, occorre dare loro strumenti, ruoli e linee guida.
Linee guida per la discussione, create con gli studenti
E’ molto importante definire con gli alunni delle linee guida per la discussione, mostrando loro anche esempi di modi corretti e di modi sbagliati di tenere un dibattito.
Per esempio è utile mostrare loro un video in cui possano distinguere una buona discussione da una brutta.
Di seguito alcuni principi guida creati dagli studenti della School 21:
- Rispettare sempre le idee degli altri
- Essere disposti a cambiare idea
- Ricercare un accordo condiviso
- Chiarire, sfidare, riassumere e costruire sulle idee degli uni e degli altri.
- Invitare qualcuno a contribuire alla discussione, ponendo una domanda.
- Mostrare attenzione a chi parla (se non si presta attenzione all’altro, significa fargli sentire che non lo si rispetta).
Guidare gli studenti a un accordo condiviso
È comune, specialmente nei bambini piccoli, rimanere attaccati alle proprie idee e voler far prevalere la propria opinione. Per questo è importante condurli a raggiungere un accordo, anche se non è facile. Trovare un accordo fa loro comprendere che si può anche cambiare idea attraverso il confronto.
Aiutare gli studenti ad analizzare le linee guida del dibattito
Una modalità è utilizzare i “detective” della discussione: uno o due studenti girano per l’aula e osservano i loro compagni che parlano in gruppo e prendono note. Questo serve non solo per rinforzare le linee guida, ma dà agli studenti l’opportunità di riflettere. I “detective” di solito hanno un foglio dove da una parte sono scritte le linee guida e dall’altra ci sono tre caselle dove i detective scrivono i nomi dei compagni dei tre gruppi e analizzano se la loro comunicazione rispetta le linee guida.
Come raggruppare gli studenti
Ogni tipo di raggruppamento produce un diverso tipo di conversazione.
La School 21 usa gruppi di 2, di 3, trasversali di 12 e per i più grandi raggruppamenti “a cipolla” di 6 o 12 ( v. figura).
Nella figura sotto i colori rappresentano i partner A e B, un punto blu è sempre accanto a un punto giallo.
All’inizio i bambini della scuola primaria non ascoltano il loro partner di conversazione e bisogna insegnare loro che un buon partner sa ascoltare. Così va sottolineato che bisogna:
- guardare il partner negli occhi
- moderare il volume della voce
- dare spazio al partner
Discutere in tre va bene quando si affrontano punti specifici ( per esempio affermazioni controverse). Gli alunni avviano il dibattito dichiarandosi d’accordo o in dissenso con l’affermazione proposta, poi la approfondiscono e cercano di arrivare a un punto condiviso. Quando si inoltrano a discutere in gruppi più grandi, cinque o sei, devono cominciare ad assumere dei ruoli per poter condurre correttamente il dibattito.
Creare dei ruoli entro il dibattito
Nella scuola primaria ci sono tre ruoli su cui School 21 si concentra: 1. l’alunno che chiarisce (“ che cosa intendi quando dici…” “Puoi darci un esempio” ), 2. l’alunno che. sfida (“hai detto x, ma…” “Se questo è vero, come puoi…”), 3) l’alunno che riassume (“Ho capito bene che” “Stai dicendo che….”Così questo significa che…”).
Per insegnare come assumere i diversi ruoli si può mostrare un video in cui gli insegnanti stessi in una discussione assumono quei ruoli.
Quando gli studenti sanno gestire da soli i tre ruoli prima indicati, se ne possono introdurre altri, come “l’alunno che stimola” ( Che ne pensi?” “ Cominciamo da..” “ Questo ci porta ad interrogarci su..”), “l’alunno che indaga “( “Che cos’è che ti fa dire…”Giustifica quello che hai detto” “ Dacci una prova..”), “l’alunno che costruisce”( “Vorrei aggiungere…” “OK, ma non pensi che…”)
Creare attività orali strutturate
a) Compiti discussi oralmente
Scuola 21 utilizza attività strutturate per aiutare gli studenti a discutere ciò che hanno appreso all’interno di una lezione. Spesso utilizzano immagini per esporre quanto appreso.
Per esempio in una lezione di matematica in una scuola primaria relativa alla misurazione del tempo, gli alunni hanno diviso un foglio in due colonne. Una colonna mostra sei immagini relative a diverse misurazioni di tempo, e l’altra riporta l’inizio di frasi che i partner A e B utilizzano per discutere tali misure. Le misurazioni del tempo si riferiscono a:
- Andare in Spagna in aereo per una vacanza
- Andare a piedi ai negozi con la famiglia
- Scrivere il proprio nome e cognome in bella scrittura
- Quanto tempo trascorri al giorno con i videogiochi
- Quanto tempo impiega una tua lettera ad arrivare in Nuova Zelanda
- Quanto tempo occorre per digerire il pasto del mezzogiorno
I due partner possono cominciare così la discussione:
Partner A: “Penso che questo lo si misuri in secondi/minuti/ore/giorni/settimane
Partner B: “Sono d’accordo/ non sono d’accordo con te perché…..
b) Spunti di discussione
Si può usare in qualsiasi disciplina una dichiarazione controversa per avviare una discussione. Gli spunti di discussione incoraggiano il dibattito a superare la fase delle risposte “Si o No”, conducendo gli studenti ad usare format più avanzati di dibattito. Gli studenti potranno iniziare dicendo “sono d’accordo con questa affermazione perché” o “Non sono d’accordo con questa affermazione perché.”
In una lezione di storia sull’antica Grecia, l’insegnante ha utilizzato questo spunto “ Le credenze non erano assolutamente importanti nell’antica Grecia,” e ha fatto parlare gli studenti in tre.
c) Ghost reading.
E’ uno strumento interdisciplinare per incoraggiare gli studenti a parlare. Devono leggere insieme ad alta voce un testo. Spetta loro determinare quanto tempo leggono e chi si alterna nella lettura
Mettere a proprio agio gli studenti timidi e dar loro fiducia
Con il tempo, l’acquisizione delle basi delle competenze comunicative – linee guida al dibattito, ruoli nel dibattito, la scelta del livello di partecipazione nelle conversazioni strutturate- danno agli studenti fiducia nelle loro capacità comunicative.
Per facilitare queste competenze si può assegnare agli studenti la parte iniziale delle frasi che devono usare come punto di partenza. Questa modalità riduce l’incertezza rispetto a ciò che devono dire, dà loro un riferimento su cosa focalizzare l’attenzione e su come utilizzare frasi complete.