Brevi News

LA FIERA INTERNAZIONALE BETT 2025

di Silvia Faggioli

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Molti i temi globali affrontati, dalla diversità e inclusione all’innovazione, dalla sostenibilità al benessere, ma su tutti ha dominato l’intelligenza artificiale

La fiera internazionale BETT (British Educational Training and Technology) svoltasi a Londra dal 22 al 24 Gennaio 2025, dal titolo LEARNING today LEADING tomorrow, ha offerto, come sempre, numerose opportunità per aggiornarsi, imparare e farsi ispirare. Molti i temi globali affrontati, dalla diversità e inclusione all’innovazione, dalla sostenibilità al benessere, ma su tutti ha dominato l’intelligenza artificiale, con le sue luci e ombre, opportunità e rischi.

In questo breve resoconto ci si soffermerà in particolare sul tema dell’intelligenza artificiale, anche se il numero e la qualità degli oratori non permetteranno di descrivere ogni singolo intervento, ma solo di fornire alcune delle tante ispirazioni ricevute.

L’approccio umano all’intelligenza artificiale

Sir Stephen Fry, con l’intervento dal titolo The human approach to AI, ha aperto la prima sessione della mostra, illustrando le sfide che ci attendono. Ha ricordato come nella prima decade degli anni duemila, le aziende legate ai social media fossero a caccia di strategie per rendere le persone sempre più legate ai social network e come questo abbia portato anche alla formazione di reti di “haters”. Chissà cosa sarebbe accaduto se le stesse aziende avessero invece investito in strategie per aumentare la felicità dell’uomo. Quanto accaduto in passato deve essere di monito per il futuro, per questo motivo il tema della sicurezza è stato centrale nel corso di tutte le sessioni. Alcune scuole, sebbene siano una minoranza, si sono già mosse per creare politiche di sicurezza riguardanti l’integrazione dell’intelligenza artificiale negli apprendimenti. Le scuole che si sono occupate della sicurezza prima di introdurre l’intelligenza artificiale hanno avuto risultati applicativi migliori. Al di là di tutto, resta innegabile l’aiuto che l’intelligenza artificiale può fornire ai docenti nella pianificazione e presentazione delle lezioni, nelle valutazioni degli apprendimenti, e in molti altri campi.

Il Taskmaster Education Club

Non sono mancati momenti di intrattenimento e divertimento, ad esempio durante l’esposizione di Taskmaster education (https://taskmastereducation.com). Dottor Ali Struthers e James Blake-Lobb hanno illustrato come il Taskmaster Education Club aiuti ad affinare competenze chiave importanti, quali il lavoro di squadra, il pensiero laterale, la resilienza, la creatività, la comunicazione e il ragionamento. Lavorare in squadra migliora nei bambini il senso di appartenenza, favorendone il benessere. La natura diversificata dei compiti, inoltre, migliora l’inclusione, poiché non sono sempre gli stessi bambini (nello sport o nelle discipline scolastiche) ad eccellere. Ognuno ha la possibilità di svolgere la propria parte, sentirsi coinvolto e avere successo. La platea è stata sfidata a ricercare la cosa migliore con le ali. Le risposte finaliste sono state il golden snitch o boccino d’oro di Henry Potter, le api, il volo dell’immaginazione. Il vincitore è stato il boccino d’oro.

Il framework delle competenze sull’IA dell’UNESCO

È stato sottolineato come esista già un framework delle competenze sull’intelligenza artificiale, creato da UNESCO. https://www.unesco.org/en/articles/ai-competency-framework-teachers. Esso mira ad aiutare gli insegnanti ad integrarla nelle scuole.

Afferma il documento UNESCO del 2024: Nell’istruzione, l’intelligenza artificiale ha trasformato la tradizionale relazione insegnante-studente in una dinamica insegnante-intelligenza artificiale-studente.

Questo cambiamento richiede un riesame dei ruoli degli insegnanti e delle competenze di cui hanno bisogno. Tuttavia, pochi Paesi hanno definito queste competenze o sviluppato programmi nazionali per formare gli insegnanti sull’intelligenza artificiale, lasciando molti educatori senza una guida adeguata. Il quadro delle competenze per gli insegnanti affronta questo divario definendo le conoscenze, le abilità e i valori che gli insegnanti devono padroneggiare nell’era dell’intelligenza artificiale. Esso è stato sviluppato seguendo come principi base: la tutela dei diritti degli insegnanti, il rafforzamento dell’azione umana e della promozione della sostenibilità.

La pubblicazione delinea 15 competenze in 5 dimensioni:

1) mentalità incentrata sull’uomo, 2) etica dell’intelligenza artificiale, 3) fondamenti e applicazioni dell’intelligenza artificiale, 4) pedagogia dell’intelligenza artificiale, 5) intelligenza artificiale per l’apprendimento professionale.

Queste competenze sono classificate in tre livelli di progressione: 1) Acquisire, 2) Approfondire, 3) Creare.

IBM tre predizioni sul futuro dell’IA

Justina Nixon-Saintil di IBM, speaker della sessione Future skills unlocked: AI&education for 2025, ha effettuato predizioni su ciò che ci attende. IBM ha calcolato che entro il 2030, 450 milioni di persone avranno bisogno di riqualificarsi, mettendo in luce ciò che oramai è noto, ossia che stiamo preparando i nostri ragazzi per lavori che ancora non esistono. Secondo IBM inoltre, entro il 2030, l’intelligenza artificiale influenzerà lo svolgimento dell’80% dei lavori, aumentando la produttività dell’1,5% e 729 milioni di persone la utilizzeranno. Justina Nixon-Saintil sottolinea ancora una volta l’importanza cruciale di avviare un’innovazione responsabile da parte di educatori e leaders e illustra tre predizioni effettuate da IBM.

  1. Predizione numero uno: l’AI e le sue ombre sono qui per rimanere. La costruzione di “barriere di sicurezza” per un utilizzo potente ma sicuro sarà il problema principale per coloro che erogano servizi educativi, questo richiederà nuove competenze. La “cyber sicurezza” diventerà ancora più cruciale.
  2. Predizione numero due: l’alfabetizzazione all’intelligenza artificiale mostra, oggi più che mai, come l’apprendimento permanente debba diventare la nuova normalità.
  3. Predizione numero tre: L’intelligenza artificiale e l’automazione rappresenteranno un vantaggio competitivo per le piattaforme e i sistemi educativi che la utilizzeranno. Justina predice che l’intelligenza artificiale permetterà quell’apprendimento personalizzato che finora è stato impossibile a causa delle classi troppo numerose. Sottolinea inoltre come resti fondamentale educare al pensiero critico, alla collaborazione, cosi come sia importante utilizzare nel proprio insegnamento elementi di design thinking. Emerge l’importanza sempre crescente delle STEM, i Paesi dove non si svilupperanno le STEM sono destinati a restare indietro, inoltre è fondamentale indirizzare sempre più donne verso tali studi.

Strumenti IA gratuiti di Microsoft

Bett è anche una fiera internazionale delle aziende che commerciano in strumenti per le scuole, pertanto la maggior parte dei workshops illustravano prodotti in vendita.

Un workshop in particolare è stato preso d’assalto. Avendo effettuato l’iscrizione per tempo ho avuto la fortuna di seguirlo. Era stato strategicamente posizionato in tardo orario, pensando cosi che meno gente avrebbe partecipato, invece la partecipazione è stata enorme, perché? Il titolo spiega tutto: “Come consentire agli educatori di migliorare l’insegnamento e l’apprendimento con strumenti IA gratuiti di Microsoft” Il laboratorio è diventato un parco giochi dove sono stati proposti numerosi strumenti, alcuni puramente ludici, altri utili a scopi educativi. Eccone una carrellata:

https://www.memecam.io/ È uno strumento ludico permette di generare meme a partire da una foto. Ci siamo divertiti moltissimo, ma ci siamo anche domandati se fosse opportuno introdurlo agli studenti.

https://copilot.microsoft.com/chats/zuaUXx7Xe3rS2Mt3B1Ugs Microsoft Copilot è simile a ChatGPT o a Gemini.

https://aka.ms/minecraftAI contiene risorse per educatori.

Dreamface È un’app scaricabile gratuitamente che crea avatar o anima foto, si tratta di uno strumento puramente ludico, anche in questo caso ci si è interrogati sull’opportunità di introdurlo in aula, soprattutto in assenza di una policy adeguata riguardante l’utilizzo dell’IA all’interno della scuola.

https://mizou.com/  Crea AI Chatbot in base alle tue istruzioni, risorse e rubriche, proteggendo al contempo i dati degli studenti.

https://schoolai.com/  Per implementare apprendimento personalizzato

https://www.humy.ai/  Il suo motto è “Inizia a insegnare con personaggi storici basati sull’intelligenza artificiale per vedere risultati immediati nella tua classe.”

https://www.playlab.ai/ Il suo motto “Unisciti a una community che demistifica l’IA mettendola in pratica”

 

Concludendo, BETT 2025 è stato come sempre denso di workshops e dissertazioni che inducono ad interrogarsi: ci stiamo preparando correttamente per le sfide che ci attendono? Il futuro è già qui.