Chiediamo al Comune di Bologna di mantenere e valorizzare la gestione diretta dei propri nidi e scuole dell’infanzia e di non consegnarli ad un’Istituzione, ente che lo stato ha deciso di liquidare
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I nidi e le scuole dell’infanzia del Comune di Bologna sono stati per decenni l’orgoglio di questa città, un modello a cui aspirare a livello nazionale e internazionale.
Da quasi tre anni le scuole e nidi comunali sono tenuti in uno stato di perenne tensione e instabilità con la minaccia prima di farne un’Azienda di Servizi alla Persona a domanda individuale (ASP), stravolgendone finalità e impostazione, ed ora un’Istituzione.
L’intento dichiarato, ma non veritiero, è quello di aggirare i vincoli dello Stato per le assunzioni. La prospettiva però è oscura e inquietante tenuto conto dell’art. 23 (Riordino e riduzione della spesa di aziende, istituzioni e società controllate dalle amministrazioni locali) del DL 66, operativo dal 24 aprile 2014. Questo articolo prevede infatti che entro il 31 ottobre p.v. le Istituzioni, le Aziende Speciali e le Società controllate dalle amministrazioni locali siano liquidate o fuse o cedute ai privati. Ed è già in atto l’esternalizzazione ai privati della gestione dei musei e delle biblioteche comunali di Bologna attualmente gestiti, per l’appunto, da un’Istituzione. Quali interessi copre dunque questa tardiva creazione di un’Istituzione a cui affidare nidi e scuole dell’infanzia proprio quando a livello nazionale le Istituzioni sono messe in discussione e liquidate?
Le scuole e i nidi sono un bene comune che va salvaguardato e valorizzato. Sono i luoghi educativi più belli di questa città, dove sono cresciute intere generazioni di bambine e bambini.
Noi chiediamo che questo patrimonio di scuole e nidi non sia dissipato, sia mantenuto a gestione diretta, e non sia affidato ad un nuovo carrozzone, l’Istituzione, un ente che a livello nazionale è in via di liquidazione.
Firma anche tu la petizione per chiedere al Sindaco di Bologna Virginio Merola di mantenere e valorizzare la gestione diretta delle scuole dell’infanzia e dei nidi comunali e di desistere dalla creazione di una apposita Istituzione, le cui finalità nulla hanno a che vedere con l’interesse dell’educazione dei bambini e delle bambine.
Aiutateci a diffondere questa petizione