Gelmini, Aprea e Bruschi : nessuno slittamento della riforma del 2° ciclo
In questi ultimi giorni, il ministro Mariastella Gelmini, la presidente della Commissione Cultura della Camera Valentina Aprea e il presidente della cabina di regia per la riforma dei licei Max Bruschi, hanno affermato, in circostanze diverse ma con toni ugualmente risoluti, che la riforma del 2° ciclo sarà attuata a partire da settembre 2010, senza nessuna ulteriore proroga.
Quindi non sarebbero di impedimento né i chiarimenti richiesti dal Consiglio di Stato (9/12/09), che peraltro il MIUR ha già formulato e su cui il CdS dovrebbe pronunciarsi entro il 21/12/09, né il rifiuto del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (16/12/09) di esprimere il proprio parere sullo schema di regolamento per la revisione e l’accorpamento delle classi di concorso, in assenza della stesura definitiva dei regolamenti del secondo ciclo, né infine l’assenza a tutt’oggi dei pareri delle Commissioni di Camera e Senato, che dovrebbero comunque essere emessi entro il 14 gennaio 2010.
Ciò che ora pare assolutamente probabile, e confermato dalla Presidente Valentina Aprea (16/12/09), è il rinvio a fine marzo 2010 delle iscrizioni alle scuole secondarie di 2° grado. Ciò significa che si dovrebbe andare a uno scorporo delle date delle iscrizioni: il 28 febbraio rimarrebbe confermato per la scuola dell’infanzia e il 1° ciclo, fine marzo per il 2° ciclo.
Incontro del 16/12/09 fra Associazioni professionali e MIUR sui Licei
Mercoledì 16 dicembre le Associazioni professionali dei docenti e dei dirigenti scolastici sono state convocate presso il Ministero per un confronto sul regolamento dei Licei, approvato in prima lettura dal Consiglio dei Ministri il 9 giugno 2009; l’incontro è stato coordinato dal prof. Max Bruschi, Presidente della Cabina di regia (istituita dal Ministro con decreto n. 75 del 5 agosto 2009, con “il compito di coordinare e orientare i diversi provvedimenti collegati al nuovo ordinamento dei licei”).
Erano presenti gran parte delle Associazioni invitate (ADI, ANDIS, APEF, CIDI, DIESSE, DISAL, LEGAMBIENTE, MCE, UCIIM, IRASE).
Per l’ADi era presente il vicepresidente nazionale Giampaolo Sbarra.
L’incontro si è aperto con l’intervento del prof. Bruschi, che ha fornito alcuni aggiornamenti sull’iter della riforma dei licei.
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LE INDICAZIONI FORNITE DA MAX BRUSCHI
Dopo avere affermato che sul tappeto non ci sono assolutamente ipotesi di slittamento della riforma, il presidente della cabina di regia ha indicato i passaggi che si sono avuti dopo la 1^ approvazione del Regolamento da parte del Consiglio dei Ministri nel giugno scorso:
- sono stati espressi i pareri della Conferenza delle Regioni (negativo, ma senza motivazioni, ha aggiunto) e del CNPI;
- il Consiglio di Stato ha sospeso il parere con richiesta di chiarimenti. Il Ministero ha già inviato una corposa risposta (27 pagine, in cui sostanzialmente ribadisce la validità del Regolamento in discussione). La risposta però resterà riservata fino a quando il Consiglio di Stato avrà espresso il suo parere. Il CdS si riunirà nuovamente il 21 dicembre, e potrebbe in quell’occasione esprimere il parere;
- le competenti Commissioni Parlamentari di Camera e Senato hanno lavorato e fatto tutte le audizioni, il loro parere sarà espresso successivamente a quello del Consiglio di Stato, dopo le festività natalizie entro il 14 gennaio 2010;
- alla luce dei tempi sopra indicati l’apparato ministeriale sta valutando la possibilità e la sostenibilità di un ulteriore posticipo delle iscrizioni;
Le indicazioni emerse dal confronto
Dopo la prima approvazione del Regolamento si è aperta una fase di confronto con i sei seminari nazionali riservati ai dirigenti scolastici e con le conferenze di servizio; i risultati di tali confronti sono stati esaminati dal Ministro e trasmessi alla Cabina di regia.
Le indicazioni e i problemi emersi sono i seguenti:
- necessità di prevedere un’area comune dei saperi, soprattutto relativamente al biennio dell’obbligo;
- potenziamento di alcune discipline (99 h di matematica e 99 di lingua straniera, dove non sono previste);
- necessità di rivedere il quadro orario del liceo delle scienze umane;
- richiesta di rendere fattibile l’introduzione delle quote di flessibilità del curricolo intervenendo sull’organico;
- problema delle classi di concorso, che devono essere ridefinite, ma sulle quali si confrontano strategie diverse (flessibilità da un lato e specialismo dall’altro); per affrontare questo problema sono al lavoro due membri della Cabina di regia;
- problema Liceo musicale e CLIL. sono stati attivati due gruppi di lavoro per il Liceo musicale e per le CLIL (insegnamenti in lingua straniera di un insegnamento non linguistico);
Orientamento della Cabina di regia sul quadro orario
La Cabina di regia porterà una proposta di quadro orario definitivo che recepisca:
- le 99 h. di matematica e lingua straniera per tutti i piani di studio;
- le revisione del Liceo delle scienze umane (con discipline di indirizzo nel primo biennio)
- la definizione del liceo economico-sociale;
- un’ulteriore definizione del curricolo di scienze sperimentali
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Dopo l’introduzione del Prof. Bruschi, si è aperta la discussione. Le associazioni hanno portato i loro contributi, affrontando vari temi. Si deve purtroppo constatare la difficoltà, per non dire l’impossibilità da parte delle associazioni professionali di presentarsi con una posizione comune o quantomeno mediata su alcune questioni fondamentali.
Per quanto riguarda l’ADi, il vicepresidente Giampaolo Sbarra ha riportato le posizioni che da tempo l’Associazione esprime (si veda I licei del nuovo millennio , e Le osservazioni dell’ADi espresse nelle Commissioni parlamentari), con particolare riguardo alla valorizzazione dell’educazione matematica e scientifica, all’introduzione di un serio liceo economico al posto del liceo delle scienze umane, alla deleteria decisione di sopprimere gli istituti d’arte, all’esigenza di coerenza del primo biennio con le competenze essenziali del nuovo obbligo, alla necessità di un progressivo aumento nel secondo biennio e nel 5° anno delle materie specialistiche di indirizzo, e poi il tema che ci sta da sempre a cuore della decentralizzazione di tutto il sistema d’istruzione. Sbarra ha poi formulato alcunedomande, tra cui:
- Come si è risposto al Consiglio di Stato?
- A che punto è l’elaborazione delle Indicazioni riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento?
- Quando si conoscerà il destino delle cattedre e delle classi di concorso?
- Quali iniziative di formazione complessiva del personale si intendono assumere e quali passaggi per la formazione dei docenti relativamente all’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera?
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CONCLUSIONI DI MAX BRUSCHI
In conclusione il presidente della cabina di regia, Max Bruschi, ha fornito le seguenti risposte
- il Comitato tecnico-scientifico e i Dipartimenti, messi in discussione dal Consiglio di Stato, restano
- Dopo gli ultimi pareri saranno formulate le Indicazioni Nazionali, con la definizione delle competenze che non saranno declinate per singole discipline, ci sarà anche l’indicazione dei contenuti essenziali delle discipline, con una verticalizzazione del curricolo (indicazione di ciò che serve per progredire negli apprendimenti)
- Le Indicazioni nazionali non saranno una sorta di pedagogia di Stato, ma indicazioni “di buon senso”, dopo un dibattito serrato;
- a chi dice che si è diminuito l’orario scolastico va ricordato, ha detto Max Bruschi, che il “tempo-scuola” non corrisponde al “tempo a scuola”; la scuola non può farsi carico di esigenze sociali, che, per quanto importanti, vanno affrontate con altri strumenti;
- il biennio non sarà “unico-unitario”;
- l’esame di stato potrebbe essere rivisto;
- forse sarà superata la clausola del numero massimo dei licei musicali;
- sulla questione flessibilità, autonomia e opzioni: si sta valutando l’ipotesi organizzativa perché non si vuole che si produca un appesantimento dei curricoli;
- gli istituti d’arte saranno licealizzati: tutti i DS lo vogliono e in varie realtà c’è una crisi nelle iscrizioni; in ogni caso possono essere attivati corsi di formazione professionale dalle Regioni. Ma probabilmente le Commissioni parlamentari chiederanno “un canale preferenziale” per gli istituti d’arte.
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Che dire??
Sappiamo con quale pressapochismo fu emanato il 22 agosto 2007 il Decreto Fioroni sul Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione, non vorremmo trovarci le Indicazioni sui Licei in un altro 27 agosto e doverle applicare il primo di settembre.
Non abbiamo mai messo il freno alla riforma del 2° ciclo, è certo però che procedere in questo modo non fa bene né alla scuola né alla motivazione degli insegnanti.
Ma sarà davvero la volta buona? Sarà davvero finito il maleficio che pesa sulla riforma della scuola secondaria superiore, che dopo Gentile non ha mai più avuto una riforma organica (v. Una storia di fallimenti) ?
Non azzardiamo nessuna risposta, sappiamo solo che in questo Paese le sole riforme organiche della secondaria di 2° grado sono state attuate in condizioni non solo eccezionalmente gravi, ma con governi che avevano assunto pieni poteri: Riforma Casati 1859 (2^ guerra di indipendenza), Riforma Gentile 1923 (potere fascista).
Incrociamo le dita!