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NOTA ADi DI PRESENTAZIONE AL SEMINARIO 2013

di

In preparazione del seminario internazionale dell’1 e 2 marzo, Il tallone di Achille, produremo per ciascuna delle tre sessioni (1. decentralizzazione e autonomia, 2. Istruzione tecnica e professionale, 3. professione docente) materiale di approfondimento, poichè riteniamo che questi tre temi siano le questioni centrali, anche per prossimi progammi dei partiti. All’interno il recentissimo Rapporto McKinsey Education to Employment: Designing a System that Works.

[stextbox id=”grey” image=”null”]Il tallone di Achille - SEMINARIO 2013[/stextbox]

In preparazione del seminario internazionale dell’1 e 2 marzo, Il tallone di Achille; produrremo per ciascuna delle tre sessioni
(1. decentralizzazione e autonomia, 2. Istruzione tecnica e professionale, 3. professione docente)
materiale di approfondimento. E’ anche questo un modo per concorrere a spingere i partiti che si accingono alle elezioni, ad affrontare i temi della scuola in maniera più approfondita e seria, evitando facili e triti slogan.

Noi riteniamo che i tre temi che sono al centro del nostro seminario siano le vere questioni da affrontare.

Il primo materiale di approfondimento che vi proponiamo riguarda la 2^ sessione: l’istruzione tecnica e professionale. Si tratta di un importante rapporto, il  recentissimo  Education to Employment: Designing a System that Works, La transizione dall’istruzione al lavoro: Progettare un sistema che funziona, redatto da McKinsey & Company e pubblicato questo mese di dicembre 2012.

[stextbox id=”info” mright=”150″ image=”null”]Il rapporto McKinsey: la transizione dall’istruzione al lavoro[/stextbox]

Il rapporto, Education to Employment: Designing a System that Works, esplora la questione della disoccupazione giovanile coniugata con i  milioni di posti vacanti, un enorme mismatch di competenze e una grave carenza di informazioni.

Rapporto, Education to Employment: Designing a System that Works
Ci sono circa 75 milioni di giovani disoccupati nel mondo.Di questi la metà non è certa che la propria istruzione postsecondaria abbia migliorato le sue opportunità di lavoro.

Quasi il 40% dei datori di lavoro afferma che la mancanza di competenze è la principale ragione del permanere di posti vuoti per il primo impiego

Di seguito i punti messi in evidenza dal Rapporto a conclusione dell’indagine svolta:

  1. Datori di lavoro, istituzioni formative e giovani vivono in universi paralleli: hanno una comprensione e una visione delle richieste di lavoro completamente diverse.
  2. La transizione dall’istruzione al lavoro è irta di ostacoli in tre passaggi critici: a) l’iscrizione all’istruzione postsecondaria, b) la costruzione delle competenze, c) trovare il lavoro.
  3. Il sistema di transizione dall’istruzione al lavoro è fallimentare per la maggioranza dei datori di lavoro e dei giovani.
  4. I programmi innovativi ed efficaci nel mondo hanno importanti elementi in comune. I due più importanti sono: a) un impegno di conoscenza e di lavoro comune fra le istituzioni educative e i datori di lavoro (es. nella costruzione del curricolo e nell’alternanza scuola lavoro), b) l’impegno sia delle istituzioni educative sia dei datori di lavoro di impegnare subito gli studenti. Anzichè procedere in modo lineare con le 3 sequenze (iscrizione, acquisizione delle competenze, lavoro), il percorso si interseca in un continuum.
  5. Per creare un sistema efficace di transizione dall’istruzione al lavoro sono necessari nuovi incentivi e strutture. Tre sono i più importanti: a) tutti gli stakeholders devono disporre di dati migliori, b) le soluzioni per trasformare l’esistente hanno bisogno di grandi collaborazioni  fra più stakeholders (educatori,  datori di lavoro, e tirocinanti) per ottenere di più e ridurre i costi, e c) i paesi hanno bisogno di integratori di sistema  che abbiano un’ampia visione dell’intero, eterogeneo e frammentato sistema di transizione dall’istruzione al lavoro.
  6. Le soluzioni per la transizione dall’istruzione al lavoro esigono una crescita progressiva: combinare apprendimenti online, comprese le simulazioni, con un apprendistato specifico presso i datori di lavoro.

[stextbox id=”info” mright=”150″ image=”null”]Il commento di Tom Vander Ark, fondatore di GettingSmart[/stextbox]

Il fondatore di Getting Smart, Tom Vander Ark, ha commentato il Rapporto come segue.

Il rapporto di  McKinsey è sostenuto da un grosso lavoro di ricerca. Le soluzioni proposte sono fondate.  Comunque il rapporto manca di una sezione sulle nuove opportunità d’istruzione. Per esempio The Learning Design Opportunity of Our Time cerca di combinare vari interessi, di mescolare soluzioni innovative online e onsite (sul posto), di raccordare apprendimenti guidati dall’interesse con quelli fondati sugli standard.

Rispetto alle tradizionali soluzioni per l’occupazione, quelle che riguarderanno le prossime generazioni saranno spesso mobili, sociali,  gratuite o a buon mercato.

Il rapporto avrebbe dovuto focalizzarsi sulle categorie di lavori dinamici come lo sviluppo del web design dove le lauree hanno poco valore e dove gli innovatori- come  P2PU.org   e Udemy – stanno costruendo nuovi sistemi di acquisizione delle competenze e di modalità per la loro segnalazione al mercato, market signaling.

Nuovi strumenti di market signaling, che si aggiungeranno alle lauree o le sostituiranno (specialmente nei gruppi di lavoro dinamici), comprenderanno  certificazioni, portfolio e sistemi di raccomandazione/referenze.
Di seguito si indicano alcune compagnie, per la maggior parte startup, che stanno ripensando il market signaling:

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