L’ADi partecipa alla tragedia della popolazione colpita dal terremoto e al lutto di quanti hanno perso i propri affetti.
Questi eventi richiedono ingenti e tempestive risorse per i primi soccorsi e per la ricostruzione. Di fronte a queste drammatiche e ineludibili necessità l’ADi fa propria la proposta di chi chiede che il Governo decida senza indugi di unificare le tre scadenze elettorali di giugno, devolvendo subito alle aree colpite dal sisma i risparmi derivanti dal loro accorpamento in un unico election day.
Si tratta, secondo il ministro Maroni, di 172 milioni di euro.
Non si può inoltre non riproporre con forza e determinazione il problema dell’edilizia nelle zone sismiche, tra cui e in primo luogo la questione della sicurezza degli edifici scolastici.
Non è più tollerabile che costruzioni anche recenti, come l’ospedale dell’Aquila, crollino come giocattoli di cartapesta. Allora bisognerà innanzitutto avere l’onestà politica e civile di rivedere il “piano casa”, che riduce i controlli formali ex ante e non riconsidera assolutamente il sistema dei controlli sulle opere in costruzione e completate. Un appello va fatto anche alle Regioni perchè nel recepire il piano abbiano una cura ed un’attenzione particolare al rispetto dei requisiti antisismici, imponendo controlli sui cantieri e ad opere completate.
L’ADi sostiene la raccolta fondi Caritas
Chiediamo a tutti i nostri associati e ai lettori del nostro sito di sostenere gli interventi per le zone terremotate inviando offerte a Caritas italiana tramite il conto corrente postale 347013, causale “Terremoto Abruzzo”