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Concorso a cattedre: l’ira dei candidati per la presunta assenza delle risposte corrette nei test

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Secondo indiscrezioni, la batteria di 3500 test che saranno pubblicati il 27 novembre non porterà le risposte corrette. Questa notizia ha scatenato l’ira dei candidati. Se questa informazione dovesse essere vera, e con essa lo stravolgimento delle regole, il MIUR starebbe davvero facendo di tutto per esasperare gli animi.

Un’indiscrezione scatena l’ira dei candidati

Concorso a cattedre: l’ira dei candidatiLa batteria di 3500 test che saranno pubblicati il 27 novembre non sarà corredata dalle risposte corrette.

Questa notizia apparsa su La Tecnica della Scuola ha scatenato l’ira dei candidati sui siti dedicati, sui blog, un po’ ovunque.

Alla tensione di doversi preparare per un concorso con pochissime opportunità di avere un posto (321.210 aspiranti per 11.542 posti!), si è aggiunta ora la notizia che l’attesa batteria di test per la prova preselettiva non conterrà le risposte corrette e i candidati dovranno cercarsele per tentativi ed errori.

Se questa informazione trapelata sulla stampa dovesse essere vera, se cioè venissero all’ultimo momento stravolte le regole utilizzate fino ad oggi per la pubblicizzazione dei test, bisogna proprio dire che il MIUR sta facendo di tutto per esasperare gli animi.

La presunta  procedura  in dettaglio

La presunta procedura in dettaglioSecondo La Tecnica della Scuola, il 27 novembre il MIUR pubblicherà 70 pacchetti da 50 domande l’uno su cui fare le simulazioni di esame. Come si ricorderà 50 sono le domande della prova d’esame mentre 3500 saranno complessivamente i test da cui verranno estratte a random le 50 domande per ciascun candidato.

Per accedere a questi pacchetti di quesiti  si dovrà fare il log in utilizzando il proprio codice fiscale. In questo modo si attiverà uno spazio personale, dove saranno registrate le simulazioni fatte e quelle da fare. Non ci sarà limitazione al numero di simulazioni che ciascuno potrà fare. Alla fine di ogni simulazione si potrà vedere la votazione ottenuta, con segnalazione delle risposte errate, ma senza indicazione della risposta corretta. In breve, conosciuto l’errore, per conoscere la risposta esatta, si dovrà procedere per tentativi ed errori finchè non ci si imbatterrà nella risposta giusta.

E’ evidente che analizzare 3500 domande in 20 giorni andando anche alla ricerca degli errori è improponibile.

Ammesso che una persona che lavora possa dedicare allo studio (uno studio che richiede concentrazione) 3 ore al giorno, ci vorrebbero quasi 20 giorni solo per fare una sola simulazione per ognuna delle 70 batterie, dedicando un solo minuto a domanda come all’esame.

Ma non basta.

Durante la fase dell’iscrizione al concorso il server rimaneva bloccato per ore per il traffico che si generava. Ci si può immaginare la quantità di rallentamenti che saranno provocati dalle migliaia di persone che ripeteranno la stessa simulazione più e più volte per ottenere la risposta giusta.

Se verranno confermate queste indiscrezioni la pubblicazione verrà ad assumere quasi il sapore della provocazione, travolgendo il presunto intento del MIUR di non privilegiare i “memorizzatori”.

Ci auguriamo che il MIUR ci ripensi ed eviti di innescare questa ennesima miccia.

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