Al termine del VII Congresso ADi, dopo 25 anni di dedizione e passione, Alessandra Cenerini ancora una volta ci mostra come si fa.
Stavolta le parole d’ordine sono gioia e consapevolezza. Queste le parole che hanno inaugurato il Congresso sottolineando, da un lato, come accogliere la ventata di ottimismo che i bambini e le bambine della Generazione Alfa portano con sé e come prenderle/i per mano (con la gioia, parola di etimologia sanscrita che indica l’unione dell’anima individuale con lo spirito universale, il dentro con il fuori e il benessere che ne consegue) e, dall’altro, come abbracciare la più fragile Generazione Z, segnata da insicurezza e ansia (attraverso la consapevolezza che, come dice Harari, è capacità di soffrire, opposto al porsi come osservatori neutrali, la consapevolezza fa sentire e soffrire e voler cambiare).
Stavolta le parole d’ordine sono gioia e consapevolezza. Queste le parole che hanno inaugurato il Congresso sottolineando, da un lato, come accogliere la ventata di ottimismo che i bambini e le bambine della Generazione Alfa portano con sé e come prenderle/i per mano (con la gioia, parola di etimologia sanscrita che indica l’unione dell’anima individuale con lo spirito universale, il dentro con il fuori e il benessere che ne consegue) e, dall’altro, come abbracciare la più fragile Generazione Z, segnata da insicurezza e ansia (attraverso la consapevolezza che, come dice Harari, è capacità di soffrire, opposto al porsi come osservatori neutrali, la consapevolezza fa sentire e soffrire e voler cambiare).
Al termine del Congresso, Alessandra fa una carezza affettuosa alla neoeletta presidente ADi, Maria Teresa (Mimma) Siniscalco: un’immagine tangibile del NOI, del cooperare, dell’essere connessi, che entrambe hanno sottolineato con i loro interventi e che l’assemblea ha applaudito. Alle loro spalle la Mozione finale, proposta dalla nuova Presidente nazionale ADi Maria Teresa Siniscalco, che presto pubblicheremo sul sito ADi e che, come si può notare, inizia dalla società per entrare nella scuola e non viceversa. Un cambiamento di prospettiva in continuità con la storia di ADi che dà vita e concretezza all’intento dell’Associazione, quello di fare fiorire l’humanitas e promuovere l’autonomia connessa e collaborativa delle istituzioni scolastiche. Grazie Sandra e benvenuta Mimma!