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Competenze e curricoli: DeSeCo e le tendenze internazionali – A. Cenerini

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L’analisi dei programmi scolastici degli ultimi 30 anni nei Paesi dell’OCSE dimostra che la gerarchia delle discipline è cambiata, che la loro rigida divisione è andata stemperandosi, a favore di un’organizzazione dei curricoli finalizzata all’acquisizione di competenze.

•  A partire dalla seconda metà del XX secolo si è assistito a una progressiva destrutturazione dei curricoli tradizionali

•  L’analisi dei programmi scolastici degli ultimi 30 anni nei Paesi dell’OCSE dimostra che la gerarchia delle discipline è cambiata, che la loro rigida divisione è andata stemperandosi, a favore di un’organizzazione dei curricoli finalizzata all’acquisizione di competenze.

•  Questo processo è stato analizzato e documentato fin dal 1971 da Basil Bernstein nel testo «Class, codes and control», nel quale opera una distinzione fra codici seriali , definiti da rigide classificazioni, e codici integrati, caratteristici di classificazioni flessibili, e indica la tendenza ad abbandonare i primi a favore dei secondi.

•  Tale trasformazione si è sviluppata , per quanto in modo differenziato, attraverso le seguenti tappe:

  1. all’inizio erano obiettivi educativi trasversali incorporati nei programmi di studio
  2. alcuni anni dopo sono apparsi come obiettivi trasversali autonomi
  3. negli ultimi 10 anni, il termine “competenze” ha fatto la sua apparizione nei documenti ufficiali
  4. infine recentemente alcuni Stati hanno adottato veri e propri “curricoli per competenze” (v. Belgio francofono 2002 istruzione primaria; Quebec Canada 2001 scuola dell’infanzia e primaria)

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