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RAV INTEGRATO E RAV INFANZIA: FORMAZIONE CONGIUNTA PER IL TRIENNIO 2025-2028 DEL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE

a cura di Antonella Portarapillo

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Condivisione della proposta di un RAV per le scuole del I ciclo d’istruzione, includendo gli aspetti specifici delle scuole dell’infanzia

Il 5 e 6 dicembre si è svolto a Roma il Seminario di formazione sul Rapporto di Autovalutazione (RAV) dal titolo “RAV INTEGRATO E RAV INFANZIA: FORMAZIONE CONGIUNTA PER IL TRIENNIO 2025-2028 DEL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE

Il Seminario, organizzato dall’Area Valutazione delle scuole INVALSI, in accordo con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, rivolta a Uffici Scolastici Regionali e Stakeholder delle scuole statali e paritarie, ha rappresentato un’importante occasione di dialogo e condivisione della proposta di un Rapporto di autovalutazione per le scuole del I ciclo d’istruzione che includa gli aspetti specifici delle scuole dell’infanzia. Fin dall’inizio del seminario si è sottolineato il significato del RAV come strumento che facilita la riflessione delle scuole e permette di promuovere il miglioramento.

Paolo Mazzoli, già Direttore INVALSI, ha aperto i lavori sottolineando il valore della scuola dell’infanzia, come esempio di “scuola collettiva”, in rapporto con il territorio, caratterizzata da continua ricerca, responsabilità educativa e cura verso bambine e bambini.

Cinque esperti hanno contribuito a delineare il ruolo del RAV integrato e del RAV infanzia come strumenti di riflessione e miglioramento del sistema scolastico.

Michela Freddano, Responsabile Area Valutazione delle scuole INVALSI con l’intervento “Verso la messa a sistema del RAV integrato e del RAV Infanzia: la valutazione ex ante partecipata e stakeholder-based”, ha ripercorso le fasi del procedimento di valutazione nel Sistema Nazionale di Valutazione previste dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 80/2013.

In particolare con la nota DGOSVI prot. 13483 del 24.05.2022 relativa all’apertura delle funzioni per il Questionario scuola nella piattaforma RAV e censimento scuole paritarie, l’INVALSI, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, sta conducendo una valutazione ex ante partecipata e basata sul coinvolgimento degli stakeholder. L’obiettivo è esaminare le modalità per implementare un RAV integrato per le scuole del primo ciclo d’istruzione, includendo gli aspetti specifici delle scuole dell’infanzia, e un RAV dedicato alle scuole dell’infanzia, in vista del nuovo triennio 2025-2028 del Sistema Nazionale di Valutazione.

Il decreto DGOSVI prot. 1700 del 1 luglio 2024 ha istituito un Gruppo Interistituzionale con il compito di definire il RAV integrato e il RAV infanzia, anche attraverso il confronto con interlocutori qualificati.

Le finalità del RAV integrato e del RAV infanzia

È emersa con forza la necessità di progettare il RAV integrato, prestando particolare attenzione alle esigenze di autovalutazione delle scuole dell’infanzia all’interno di un istituto comprensivo. L’obiettivo è armonizzare il RAV, indipendentemente dalla tipologia di gestione, nelle sue diverse dimensioni: cura, benessere, sviluppo, apprendimento ed educazione.

Il Gruppo Interistituzionale per la definizione del RAV integrato e del RAV infanzia, incaricato di  accompagnare la predisposizione di un format guida per l’autovalutazione del RAV del I e II ciclo, integrato con indicatori e descrittori specifici per la scuola dell’infanzia, ha delineato quattro fasi di intervento:

  1. Valutazione ex ante, partecipata, con il coinvolgimento di diversi portatori di interesse (entro dicembre 2024)
  2. Implementazione
  3. Supporto e accompagnamento per le istituzioni scolastiche
  4. Valutazione ex post

I risultati preliminari evidenziano che il RAV infanzia rappresenta un’opportunità per rafforzare la continuità tra ordini scolastici e favorire momenti di confronto e riflessione condivisa.

L’importanza dell’autovalutazione nei sistemi Early Childhood Eduction and Care (ECEC) a livello internazionale

Cristina Stringher, primo ricercatore dell’Area Valutazione delle scuole INVALSI, ha analizzato le pratiche di autovalutazione e monitoraggio della qualità nei sistemi di Early Childhood Education and Care (ECEC). In questo contesto, l’Italia si appresta a estendere l’autovalutazione anche alle scuole dell’infanzia, grazie al coinvolgimento di 3778 scuole nella consultazione nazionale del 2016. Stringher ha presentato il quadro dei descrittori che fanno parte del RAV infanzia e ha riportato i risultati della consultazione delle scuole: le scuole dell’infanzia sono estremamente motivate nei confronti del RAV, ritenendo che l’autovalutazione offrirà loro una base utile per il miglioramento.

Il RAV Infanzia s’inserisce nelle iniziative sulla qualità promosse dal Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) e dal Sistema integrato infanzia, istituito dalla Legge 107/2015.

Lo schema* che segue sintetizza la visione di qualità proposta nel RAV Infanzia, al cui centro ci sono gli effetti positivi per i bambini in termini di sviluppo, benessere e apprendimento.

*Fonte Invalsi (https://www.invalsi.it/infanzia/index.php?action=rav)

L’elaborazione di un RAV Infanzia integrato rafforza l’unitarietà del sistema di istruzione e rispetto al sistema integrato 0-6, la scuola dell’infanzia svolge il compito di “ponte” tra segmento 0-3 e scuola primaria.

Promuovere la riflessività attraverso il RAV per migliorare la scuola

Nel suo intervento Anna Maria Ajello, Professoressa ordinaria di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione, già Presidente INVALSI, ha sottolineato la valenza del RAV come strumento cruciale di riflessione professionale, ispirandosi al concetto di pratica riflessiva (Schon, 1983), e il potenziale che ha di fare emergere le concezioni implicite alla base delle pratiche. Ajello ha anche sottolineato come una delle aree al centro del RAV della scuola dell’infanzia sia quella del benessere e di come il farne oggetto di riflessione permetta di analizzare percezioni, comportamenti e “indizi”, fornendo piste di intervento per il miglioramento scolastico.

Le priorità strategiche del Sistema Nazione di Valutazione a dieci anni dalla Direttiva 11/2014

Damiano Previtali,  già responsabile dell’ufficio valutazione del sistema scolastico del Ministero e attuale Presidente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione presso il MIM, ha presentato i numeri della scuola dell’infanzia, tra le quali vi è un numero consistente di situazioni non censite, senza codice meccanografico, che non saranno quindi coinvolte dal nuovo RAV, , evidenziando la necessità di colmare questa lacuna.

Ha evidenziato la necessità di superare la concezione dell’autovalutazione come un semplice “adempimento burocratico”. Al contrario, ha proposto di adottare una “valutazione di senso”, in grado di promuovere un autentico cambiamento culturale e pratico nel modo di intendere la valutazione.

Gli altri strumenti strategici per l’avvio della nuova triennalità: Rendicontazione sociale e PTOF

Monica Logozzo, dirigente scolastico presso l’Ufficio VI della Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la formazione del personale scolastico e la valutazione del sistema nazionale di istruzione (MIM), ha messo in luce l’interconnessione tra i principali documenti strategici delle scuole, quali il PTOF, il Piano di Miglioramento e la Rendicontazione Sociale. Ha sottolineato come questi documenti condividano obiettivi, metodologie e strumenti, evidenziando inoltre la loro stretta relazione con il RAV e le priorità individuate dalle istituzioni scolastiche.

Una parte del seminario è stata dedicata ad attività laboratoriali, nelle quali i presenti hanno sviluppato idee di progetti di formazione sul RAV, con la successiva condivisione in plenaria di quanto emerso.

Renata Maria Viganò, professoressa presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e vicepresidente INVALSI, ha moderato la tavola rotonda della seconda giornata, a cui hanno partecipato Roberto Ricci, Presidente INVALSI, Maria Rosa Silvestro Rappresentante Contingente Ispettivo MIM e Paola Ottolini Responsabile dei progetti formativi I.S.R.E. Istituto Superiore Internazionale Salesiano di Ricerca Educativa.

La nuova piattaforma di restituzione dati prove INVALSI: un approccio partecipato e stakeholder-based

di Paolo Barabanti, Michele Marsili, Servizio Statistico INVALSI

Il seminario si è concluso con la presentazione della nuova piattaforma di restituzione dei risultati delle prove INVALSI, operativa dal 7 ottobre 2024.

Progettata specificamente per le scuole (dirigenti scolastici, docenti e funzioni strumentali), la piattaforma è dinamica, intuitiva e facile da utilizzare. Consente di visualizzare ed esportare i risultati in tempo reale e di scaricare presentazioni già pronte per essere condivise con i dipartimenti disciplinari, il collegio dei docenti e il consiglio di istituto.

Durante l’anno scolastico 2024/2025, le due piattaforme attualmente disponibili continueranno a funzionare parallelamente; a partire dall’a.s. 2025/2026, la nuova piattaforma andrà a pieno regime.

Particolarmente apprezzati i tutorial scaricabili direttamente dalla piattaforma, che offrono un valido supporto operativo alle istituzioni scolastiche.

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