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INDICAZIONI NAZIONALI E NUOVI SCENARI PER SCUOLA INFANZIA E 1°CICLO

di Giovanni Campana

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A distanza di 5 anni dalle Indicazioni 2012, è uscito il nuovo documento “Indicazioni nazionali e nuovi scenari”, per scuola infanzia e 1° ciclo

A cinque anni dalla emanazione delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo (del 2012) e dopo aver sostenuto per tre anni una specifica sperimentazione da parte di reti di scuole (“che hanno riflettuto sul curricolo, sugli strumenti didattici, sugli ambienti di apprendimento”), il comitato scientifico istituito con DM 537/17 “per l’attuazione delle Indicazioni nazionali e il miglioramento continuo dell’insegnamento” ha elaborato il documento “Indicazioni nazionali e nuovi scenari”, presentato il 22 febbraio 2018 presso la sala delle comunicazioni del MIUR dalla ministra Valeria Fedeli insieme a diversi membri del Comitato Scientifico estensore del documento.

Il documento, di 16 pagine, intende dare pregnanza alla dimensione della cittadinanza nella realizzazione dell’azione didattica in tutti gli ambiti di apprendimento e di esperienza scolastica, in coerenza con “le sollecitazioni presenti nei documenti dell’UE, del Consiglio d’Europa, dell’ONU” – e facendo valere in modo puntuale l’ispirazione già ben presente nelle stesse Indicazioni Nazionali del 2012 “a organizzare il curricolo e le proposte didattiche in modo da inquadrarle nella cornice di senso e significato della cittadinanza”. Sollecitazioni numerose e importanti: vengono ricordate la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’UE del 2006, con le otto Competenze chiave per l’apprendimento permanente, la Raccomandazione del 23 aprile 2008 relativa al Quadro Europeo delle Qualifiche, l’Agenda 2030 dell’ONU per lo Sviluppo Sostenibile (firmata nel 2015 da tutti e 193 i paesi aderenti), della quale in “Indicazioni nazionali e nuovi scenari” sono riportati tutti i 17 grandi “Obiettivi comuni”, che – come si dichiara nell’Agenda 2030 – “riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità.”).

Dopo aver considerato il ruolo dell’educazione nei nuovi scenari del mondo presente, il documento propone “una rilettura mirata ed approfondita delle Indicazioni 2012 nella prospettiva dello sviluppo di competenze per la cittadinanza attiva e la sostenibilità”. Data la brevità – molto preziosa, se si considera che le Indicazioni Nazionali del 2012 costituiscono un libretto di 110 pagine e richiedono notevole impegno per la lettura e l’acquisizione organica di fini, criteri, competenze e ispirazioni pedagogico-metodologiche – esso costituisce, da un punto di vista specifico ma gerarchicamente fondamentale, una sintesi preziosa dell’idea di scuola che anima le Indicazioni a partire dalla scuola dell’infanzia per poi considerare distintamente in modo puntuale tutti gli ambiti di apprendimento del primo ciclo: le lingue per la comunicazione e per la costruzione delle conoscenze, gli ambiti della storia e della geografia, il pensiero matematico, il pensiero computazionale, il pensiero scientifico, le arti per la cittadinanza, il corpo e il movimento, le competenze sociali, digitali, metacognitive e metodologiche.

Un’importante occasione di chiarificazione e approfondimento, insomma. Naturalmente, per come funziona la nostra scuola, non è dato sapere in quale misura le scuole, i dirigenti scolastici, i docenti prenderanno in considerazione – anche criticamente – il documento.

Torneremo sul documento in modo analitico

Documento MIUR

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