Ha Vin Tho ci ha lasciati ieri, vivendo fino all’ultimo con la capacità di accoglienza, la forza gentile e l’impegno per il mondo che lo hanno contraddistinto sempre.
Abbiamo avuto il privilegio di ascoltarlo al nostro seminario sull’audacia di volare alto e veramente con la sua vita e il suo lavoro ha incarnato questa audacia.
Vietnamita di origine, della generazione della guerra – anche se nato e cresciuto fuori da quel Paese – proprio dalla guerra del Vietnam e dalle altre guerre viste da vicino, lavorando come formatore per il centro internazionale della Croce Rossa, ha maturato la domanda su che cosa si possa imparare dalla sofferenza e su come la si possa alleviare: come alleviarla sul piano personale – Tho ha fondato ad esempio scuole di educazione speciale per i bambini vittime della guerra in Vietnam – ma anche a livello di sistema, prendendo coscienza della dimensione strutturale, sistemica, della violenza.
Dall’aspirazione di promuovere il benessere e la “felicità” a livello di sistemi è nata la straordinaria avventura professionale e umana che ha portato Tho a trasferirsi in Buthan, con Lisi, sua moglie, e la loro famiglia. Qui ha lavorato come direttore del Gross National Happiness Center contribuendo all’elaborazione di un nuovo paradigma di sviluppo, che andasse oltre la crescita economica – considerando che il PIL non può essere un fine in sé ma solo uno dei mezzi dello sviluppo – ed esprimesse la qualità della vita delle persone, di tutti i cittadini di un Paese. Il Gross National Happiness Index del Buthan – frutto di quel lavoro – è uno strumento per misurare e promuovere lo sviluppo della popolazione in modo olistico, a partire da una definizione rigorosa e comprensiva di che cosa sia il benessere/la felicità delle persone.
La passione per l’educazione, condivisa con Lisi, ha poi spinto Tho a portare questo paradigma nella scuola, contribuendo a mettere a punto un insieme di indicatori che permettono di misurare gli esiti dei sistemi scolastici in modo multidimensionale – dai risultati accademici, alle relazioni sociali, alla resilienza, all’apertura alla diversità – e dando vita al progetto delle Happy School, che dal Vietnam si sta diffondendo in diverse parti del mondo.
Il suo lavoro e la sua visione sono in profonda sintonia con la visione alta di scuola propria dell’ADi e continueranno ad essere di ispirazione e di sprone.
Mimma Siniscalco
27 settembre 2025
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Qui si può vedere la video-intervista fatta a Ha Vinh Tho da Lene Jensby Lange, alla conclusione del nostro seminario di Bologna, il 22 febbraio 2025
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