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2023 – ANNO EUROPEO DELLE COMPETENZE

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Per raggiungere gli obiettivi stabiliti, l’UE intende contare sulle numerose iniziative già in atto per sostenere lo sviluppo delle competenze

E’ in atto l’Anno europeo delle competenze, European Year of Skills, che ha avuto il via il 9 maggio scorso. L’iniziativa ha l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni europee, gli Stati membri, le parti sociali, le imprese, le scuole e le università  a investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze per superare la carenza di lavoratori specializzati e sviluppare la formazione continua.

“Dobbiamo investire molto di più nella formazione e nello sviluppo delle competenze. Dobbiamo farlo lavorando fianco a fianco con le imprese. Nessuno meglio di loro conosce i profili professionali di cui hanno bisogno. Dobbiamo conciliare meglio queste esigenze con gli obiettivi e le aspirazioni di chi cerca un lavoro. Ma vogliamo anche attrarre verso il nostro continente le  competenze necessarie per aiutare le imprese e rafforzare la crescita dell’Europa.” – Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea

Il coordinamento nazionale per l’Italia è affidato all’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP), ente pubblico di ricerca.

Sul sito dell’UE dedicato all’Anno europeo delle competenze,  si trovano tutti gli approfondimenti sul tema, tutte le attività e gli eventi  organizzati in Europa.  Vi si trova anche l’accesso alla piattaforma per l’iscrizione alla formazione gratuita.

Perchè l’Anno europeo delle competenze

E’ noto che la padronanza  di un ricco bagaglio di competenze rappresenta un elemento decisivo per cogliere le opportunità offerte dalla transizione verde e digitale. Tuttavia, attualmente oltre tre quarti delle imprese dell’UE incontrano difficoltà a trovare lavoratori qualificati e i dati Eurostat più recenti indicano che solo il 37% degli adulti ha l’abitudine di seguire corsi di formazione. Inoltre, 1 lavoratore su 3 non dispone delle competenze digitali di base. Già nel 2021, in ben 28 attività, dall’edilizia all’assistenza sanitaria, dall’ingegneria all’informatica, si registravano carenze in termine di competenze.

Da anni si  afferma che l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita è un aspetto decisivo per la crescita delle competenze individuali e per l’economia in generale. Per questo motivo, gli Stati UE hanno  approvato gli obiettivi sociali dell’UE per il 2030 https://commission.europa.eu/publications/sustainable-europe-2030_it , in base ai quali almeno il 60% degli adulti dovrebbe partecipare ogni anno ad attività di formazione, contribuendo in tal modo a raggiungere entro il 2030 l’obiettivo di un tasso di occupazione di almeno il 78%. In base alla bussola per il digitale 2030, entro tale anno nell’UE almeno l’80% degli adulti dovrebbe possedere per lo meno le competenze digitali di base e dovrebbero essere impiegati 20 milioni di specialisti delle TIC, mentre un numero maggiore di donne dovrebbe essere incoraggiato a svolgere tali attività professionali.

I quattro principali obiettivi

Con l’Anno europeo delle competenze, l’UE intende perseguire quattro obiettivi principali:

  1. promuovere investimenti maggiori, più efficaci e inclusivi nella formazione e nel miglioramento del livello delle competenze per  sfruttare appieno il potenziale della forza lavoro europea e sostenere le persone nel passaggio da un posto di lavoro a un altro;
  2. garantire che le competenze siano adeguate alle esigenze del mercato del lavoro;
  3. abbinare le aspirazioni e le competenze delle persone,  in particolare donne e giovani,  alle opportunità offerte dal mercato del lavoro, in particolare per la transizione verde e digitale e la ripresa economica.
  4. attrarre persone provenienti da paesi terzi con le competenze necessarie all’UE, anche rafforzando le opportunità di apprendimento e la mobilità e agevolando il riconoscimento delle qualifiche.

Iniziative e finanziamenti per lo sviluppo delle competenze

Per raggiungere gli obiettivi stabiliti, l’UE intende contare sulle numerose iniziative già in atto per sostenere lo sviluppo delle competenze. Tra queste, ad esempio, l’agenda per le competenze per l’Europa, la nuova agenda europea per l’innovazione e la strategia europea per le università.

Sono, inoltre, disponibili notevoli finanziamenti dell’UE che possono sostenere i progetti per migliorare il livello delle competenze e la riqualificazione. Tra questi, i principali sono:

  • il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) che, con un bilancio di oltre 99 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, è il principale strumento dell’UE per investire nelle persone;
  • il dispositivo per la ripresa e la resilienza che può sostenere le riforme e gli investimenti degli Stati membri anche nel settore delle competenze e dell’occupazione;
  • Il programma Digital Europe prevede un budget di 580 milioni di euro per lo sviluppo di competenze digitali avanzate.
  • Il programma Horizon Europe sostiene le competenze dei ricercatori, degli imprenditori e degli innovatori, in particolare attraverso le sue azioni Marie Skłodowska-Curie, il Consiglio europeo per l’innovazione e l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia;
  • Erasmus+ che, con un bilancio di 26,2 miliardi di euro, sostiene tra l’altro lo sviluppo, sul piano personale e professionale, di studenti, corpo docente e istituti di istruzione e formazione professionale attraverso il finanziamento di attività di mobilità e partenariati per la cooperazione in tutta Europa.

Tra gli altri programmi che possono sostenere lo sviluppo delle competenze ci sono il programma InvestEU, il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro, il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo per una transizione giusta, il corpo europeo di solidarietà, il programma per l’ambiente e l’azione per il clima (LIFE), il Fondo per la modernizzazione, lo strumento di sostegno tecnico e lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale.

 

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