E’ con grande piacere che do il benvenuto a Bologna ad Anantha Duraiappah, Direttore generale dell’UNESCO MGIEP di Nuova Delhi.
Bologna è la città con l’ateneo più antico del mondo, un’università che ci ha trasmesso la convinzione di quanto sia fondamentale l’istruzione per l’umanità. In questa Regione abbiamo sempre lavorato per un’istruzione finalizzata allo sviluppo umano coniugato con la cultura di pace, alla crescita nella solidarietà, un obiettivo cruciale in questa epoca di globalizzazione e insieme di nazionalismi.
Mi piace qui ricordare l’indiano Amartya Sen, premio Nobel per l’economia, che ho avuto il piacere di incontrare. Secondo Sen lo sviluppo economico deve essere conciliato con la libertà, la cultura, i diritti umani, la democrazia e la partecipazione. La ricchezza economica deve essere analizzata insieme ad altre dimensioni come la qualità dell’istruzione, la sanità pubblica, la presenza di diseguaglianze economiche e sociali, la qualità dell’ambiente. Ed è quindi necessario affiancare alla misurazione della ricchezza economica anche la valutazione di queste ulteriori dimensioni del benessere, come noi abbiamo sempre cercato di fare in Emilia Romagna. Le politiche ambientali e quelle dello sviluppo si devono integrare e rafforzare a vicenda. Quello che serve è dunque una comprensione chiara delle due grandi sfide che l’umanità si trova ad affrontare oggi e cioè la sostenibilità e la povertà.
Il futuro è ora! Dobbiamo alimentare nei giovani l’idea che devono investire nell’istruzione, e con l’istruzione fare crescere la pace e la sostenibilità.
Questi principi hanno sempre guidato la nostra politica regionale, e sull’istruzione abbiamo fatto grandi investimenti, fra cui le risorse per la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale. Strumenti non solo per la prosperità, ma anche per la libertà, perché i giovani possano padroneggiare tutte le competenze necessarie per gestire in autonomia la propria vita.
E’ una sfida su cui mi sono molto impegnato come Assessore regionale, consolidando il ruolo dell’Emilia Romagna di hub europeo dell’innovazione e del digitale, in virtù degli investimenti fatti per il Big Data Technopole di Bologna e per la grande dotazione tecnologica, scientifica e di supercalcolo che presto sarà disponibile, unica in Italia. Nella progettazione e nella docenza di alcuni percorsi formativi collegati al Big Data sono state coinvolte anche alcune università. Un traguardo che considero molto importante.
Con oggi ho concluso il mio incarico di Assessore regionale, mentre sono stato da poco onorato della nomina di Ambasciatore dell’Unesco in Education, Growth and Equality ( Educazione, Crescita ed Uguaglianza), un incarico importante a cui mi dedicherò con passione per i prossimi 4 anni.
Infine, prima di dare la parola ad Anantha Duraiappah, voglio ringraziare l’ADi a nome del governo regionale e di tutte le persone impegnate nel campo dell’istruzione, per il lavoro straordinario compiuto per la costruzione di questo seminario internazionale, delle sue tre sessioni ricchissime e altamente innovative. Un seminario che è solo rimandato per essere poi condiviso da quelle tante persone del mondo della scuola che oggi avrebbero dovuto essere qui, ma che sono state impedite dal coronavirus.
Grazie