Era stata l’ambizione più grande dell’ex ministro dell’istruzione francese Xavier Darcos: fare una profonda riforma dei licei sul modello dei licei finlandesi con moduli comuni a tutte le filiere.
Annunciata in grande stile all’inizio dell’a.s. 2008-2009 e programmata per l’inizio dell’a.s. 2009-2010, a gennaio 2009 X. Darcos ne comunicò il rinvio.
Il fuoco delle proteste si era rivolto principalmente alla diminuzione di orario e alla penalizzazione di alcune discipline.
Di quel rinvio così scrisse il sociologo F. Dubet:
“A ben riflettere, non c’è nulla di che gioire per il fatto che Xavier Darcos sia stato costretto a ritirare la riforma del liceo. Anche se quella riforma non era perfetta, il suo rigetto non è affatto di buon auspicio. La riforma del liceo era senza dubbio la migliore delle iniziative di X. Darcos. C’era uno sforzo per superare filiere troppo rigidamente distinte e diplomi di peso troppo diverso. C’era uno sforzo per dare più autonomia agli studenti nella costruzione del loro curricolo. Ma singole filiere e singole discipline si sono sentite minacciate e si è considerato del tutto inaccettabile che gli studenti potessero scegliere una parte della loro formazione. Così, checchè se ne dica, si è preferito mantenere un sistema profondamente ingiusto e assolutamente inefficace. E’ vero che è difficile convincere il mondo degli insegnanti quando nello stesso tempo si parla solo di soppressione di posti e di restrizioni dei finanziamenti, alla fine però si è prodotto il peggio. Le riforme più conservatrici e più autoritarie sono passate con qualche baratto mentre le riforme più innovative sono state uccise prima di nascere. C’è qualcosa di tragico in questa storia: dover assistere a un sistema che lavora ostinatamente per il proprio indebolimento”.
Poco prima dello spostamento di Darcos ad altro ministero sono stati presentati, quasi contemporaneamente, due nuovi Rapporti:
1) Benoist Apparu – Rapport sur le lycee en France (27-05-09),
Rapporto redatto dalla commissione degli Affari culturali, familiari e sociali dell’Assemblea Nazionale, coordinata dal deputato UMP Benoist Apparu
2) Richard Descoings – Preconisations sur la reforme du lycee en France (02-06- 2009),
Rapporto coordinato da Richard Descoings, su incarico del presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy
Il 24 giugno 2009 Darcos veniva spostato ad altro ministero e gli subentrava Luc Chatel.
Il 13 ottobre 2009 il presidente della Repubblica N. Sarkozy ha tenuto all’Eliseo un discorso di presentazione della nuova riforma del liceo a un pubblico di liceali e di responsabili dell’istruzione (rettori, ispettori, capi d’istituto).
Di questa riforma ha detto Philippe Meirieu: “On n’a pas de réforme. On a un lifting du lycée et la mise en place de quelques prothèses”. (“Non è una riforma, è un lifting e la sistemazione di qualche protesi”).
Prima di vedere che cosa ci si propone di fare del liceo è bene chiarire come è costruito il sistema scolastico francese.
ATTUALE SISTEMA SCOLASTICO FRANCESE. |
1) 5 ANNI DI SCUOLA ELEMENTARE (ECOLE ELEMENTAIRE) da 6 a 11 anni |
2) 4 ANNI DI SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO (COLLEGE) da 11 a 15 anni |
3) 3 ANNI DI LICEO (LYCEE) da 15 a 18 anni. Il liceo si divide in:
a) lycée d’enseignement général, che comprende 3 indirizzi:1) L (lettere), b) lycée technologique, che comprende 7 indirizzi:1) S.T.L.: sciences et technologies de laboratoire, c) lycée professionnel con 75 specializzazioni
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Per liceo, come indicato nello schema, si intendono solo gli ultimi 3 anni di scolarizzazione, dai 15 ai 18 anni
La prima liceo (in francese classe de seconde) è unitaria per il liceo generalista e tecnologico.
La riforma interessa solo il liceo generalista e il liceo tecnologico, è escluso il professiomale che era già stato riformato.
Cosa si intende fare
1) Prima liceo: si vuole aumentare la dimensione di orientamento, aggiungendo la Lingua2 nel tronco comune e dando la possibilità di scegliere due materie di orientamento
2) Seconda liceo: sarà più indifferenziata con un tronco comune di 15 ore che comprenderà 1) francese, 2) lingue straniere, 3) educazione fisica e sportiva, 4) educazione civica giuridica e sociale, 5) storia-geografia. L’esame di stato per tutte le materie comuni sarà anticipato in 2^ liceo. In caso di cambiamento di filiera lo studente dovrà sostenere solo gli esami specialistici
3) La filiera letteraria: sarà quella che avrà le maggiori modifiche nei programmi, con l’introduzione di un nuovo insegnamento di cultura generale sulle grandi questioni del mondo contemporaneo (diritto, economia, scienze sociali)
4) Il liceo tecnologico: non ci sono ancora indicazioni, è al lavoro un’apposita commissione
5) L’accompagnamento personalizzato: sono previste 2 ore settimanali, sarà svolto da insegnanti che si rendano disponibili. E’ un insegnamento che si colloca fra quello curricolare e i compiti a casa, un aiuto dato agli studenti ad acquisire una propria autonomia
6) Il tutorato: sarà proposto agli allievi, ma non sarà obbligatorio. Il tutor seguirà da 12 a 15 studenti per tutto il corso del liceo. Questo impegno sarà remunerato con un’indennità e non rientrerà nei normali compiti di insegnamento
E in Italia?
Se la Francia piange, l’Italia non ride. La vicenda kafkiana della riforma del 2° ciclo non si è ancora conlusa. La Regione Toscana ha chiesto un nuovo rinvio di un anno, mentre il ministro Gelmini ha posticipato le iscrizioni a fine febbraio, nutrendo la convinzione che dal prossimo anno la riforma possa essere avviata.
Intanto si è ristabilito il dialogo Stato Regioni, da mesi bloccato, e il 29-10-09 riprenderà il confronto in sede di Conferenza unificata.
Se son rose …