Chiara Tamanini, formatrice, ricercatrice e Presidente regionale ADi Trentino Alto Adige, ha curato per ADi la partecipazione al programma scientifico di Didacta Trento. La sezione regionale ADi Trentino Alto Adige propone due appuntamenti nell’ambito di Fiera Didacta ottobre 2025 con due temi centrali per la scuola di oggi: il riconoscimento dell’alto potenziale cognitivo (22 ottobre) e la gestione della complessità in classe (24 ottobre).
Talenti in azione: individuare e valorizzare l’eccellenza cognitiva
Gli studenti cognitivamente forti (gifted) sono stati a lungo un tema marginale; tuttavia, in tempi recenti si è approdati a un concetto multidimensionale di equità. Accanto al dovere istituzionale, e costituzionale, di aiutare gli studenti più deboli in situazione di disagio e difficoltà, si è affiancato il “diritto all’eccellenza” al fine di valorizzare il potenziale degli studenti più talentuosi e di non sprecarne le risorse, utili per l’intera collettività. Nell’intervento si cercherà di fornire alcune risposte alle domande: che differenza c’è tra studente eccellente, studente ad alto potenziale e studente top performer? È possibile indagare le caratteristiche di questo gruppo di studenti attraverso indagini quali le prove INVALSI e OCSE-PISA? Verranno inoltre presentate alcune strategie spendibili in classe per coinvolgere e motivare gli studenti ad alto potenziale cognitivo, anche attraverso l’utilizzo di materiali e risorse messi a punto da ADi.
Relatori
- Paolo Barabanti – Ricercatore INVALSI
- Romina Papa – VicePresidente ADi – Associazione Docenti e Dirigenti scolastici italiani
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La polifonia delle diversità: Philosophy for Children per la gestione di classi ad alta complessità
Il workshop propone una sessione di Philosophy for Children dedicata alla “polifonia delle diversità”, con l’obiettivo di esplorare il valore delle differenze nei contesti scolastici ad alta complessità e, talvolta, conflittualità. I partecipanti vivranno un’esperienza immersiva e riflessiva, sperimentando in prima persona una comunità di ricerca come metodologia per stimolare il pensiero critico e la convivenza democratica in classe. L’attività fornirà strumenti innovativi per affrontare le sfide educative connesse alla pluralità di linguaggi, tra cui i social e l’IA, culture, abilità e vissuti, favorendo pratiche inclusive ed empatiche.
Relatori
- Paolo Bonafede – Ricercatore in Pedagogia Generale e sociale dell’Università di Trento
- Sabrina Madeddu – Teacher in Philosophy for Children
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Un invito alla riflessione professionale
Entrambi gli eventi si collocano nella prospettiva della ricerca educativa contemporanea, che considera la diversità e il talento come risorse per l’innovazione didattica. Partecipare significa aggiornare le proprie competenze e confrontarsi con pratiche fondate sulle evidenze. I docenti interessati possono consultare il programma completo e le modalità di iscrizione sul sito ufficiale di Fiera Didacta Trentino 2025 ai link indicati sotto ai rispettivi workshop.
PER SAPERNE DI PIU’ SULLA PLUSDOTAZIONE
L’Associazione ADi da qualche anno studia le sfide e le opportunità legate all’educazione degli studenti plusdotati, dall’inglese gifted, ossia degli alunni con un alto potenziale cognitivo.
Di sfida si tratta, se pensiamo che il tema degli studenti plusdotati potrebbe essere percepito come un tema di nicchia, che riguarda un’élite di piccole dimensioni, che non ha bisogno di particolare attenzione. Crediamo, al contrario, che sia fondamentale formare uno sguardo attento nei loro confronti, da parte di insegnanti e genitori, per riuscire a vedere e valorizzare il potenziale dietro bambine/i e ad adolescenti che possono essere in difficoltà proprio perché più rapidi e/o più esigenti rispetto alla qualità e ai tempi dei percorsi scolastici. È triste registrare che in molti casi, oggi, nel nostro sistema-scuola questi studenti e studentesse non riescono a mostrare le proprie potenzialità, o le manifestano attraverso comportamenti ritenuti inadeguati da una istituzione spesso incapace di valorizzare il loro “dono particolare”.
Non stupisce quindi che gli studenti ad alto potenziale siano talvolta anche a rischio di dispersione scolastica, poiché non trovano nell’ambiente educativo tradizionale gli stimoli necessari per esprimere e sviluppare le proprie capacità. Disporre degli strumenti adeguati per riconoscerli e permettere loro di realizzare il proprio potenziale, adattando contenuti e percorsi, significa anche prevenire questo rischio.
Andare incontro ai bisogni educativi dei plusdotati rappresenta un’opportunità per rendere la scuola più inclusiva e arricchente per tutti stimolando l’innovazione didattica, riconoscendo la ricchezza insita nella diversità, ed evidenziando modelli positivi per i loro coetanei.
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PER SAPERNE DI PIU’ SULLA PHILOSOPHY FOR CHILDREN
La Philosophy for Children intende stimolare la capacità riflessiva nei discenti. Si tratta di un invito alla partecipazione attraverso la pratica filosofica, per promuovere abilità argomentative, critiche, cooperative e capacità di caring all’interno del gruppo classe.
Non si tratta di compiere un percorso all’interno della storia della filosofia, ma di praticare filosofia, cioè di fare esperienza del filosofare. Con ciò, essa diventa uno spazio nel quale è possibile mettere in discussione, generare domande e pensieri divergenti, creare concetti o riproporre – argomentando –quanto già pensato, compiendo quindi una serie di operazioni critiche che consentono una rimozione di quei pregiudizi che possono opacizzare le capacità di analisi e scelta.
L’intento è sviluppare l’autonomia di pensiero, addentrandosi nell’educazione al senso civico e morale. Per fare questo la metodologia P4C intende trasformare il gruppo classe in una comunità di ricerca grazie all’aiuto del facilitatore (P4C Teacher)
Il progetto sostiene quindi l’espressione del singolo all’interno del gruppo, invita all’ascolto attivo nel percorso dialogico e al pensare autonomamente, pone l’attenzione su problemi e domande, sulla costruzione di concetti intesi come processo creativo, valorizzando la relazione e conoscenza dell’altro. Schematizzando gli obiettivi principali, troviamo:
- Educazione all’ascolto attivo;
- Trasformazione del gruppo classe in una comunità di ricerca;
- Attivazione e incremento di abilità cognitive complesse;
- Sviluppo di competenze comunicative;
- Educazione alla prassi democratica;
- Educazione al pensiero critico.