Abbiamo voluto salutare il 2016 con “We shall overcome”. Ci sembra l’augurio più bello per superare questa fase di barbarie della storia umana.
La canzone deriva forse da uno spiritual dell’inizio del Novecento.
Dal 1963 è stata legata a Joan Baez che l’ha cantata in tantissime marce per i diritti civili.
We Shall Overcome è così diventata il manifesto musicale dei movimenti per i diritti civili e di chi protesta contro la guerra. Nel marzo del 1965 si udì lungo tutto il percorso della storica marcia di Selma, cantata da migliaia di persone di colore che sollevavano cartelli con scritto “I am a man”, io sono un uomo. Passati gli anni Sessanta e quella grande utopia, il brano ha guidato nuove marce, dall’opposizione all’apartheid in Sudafrica alla caduta del Muro di Berlino. E oggi ha un rinnovato potere evocativo, la capacità di accompagnare nuove lotte e speranze di un modo di pace e di fratellanza.
Di seguito il testo in inglese e in italiano
We shall overcome,
We shall overcome, Oh, deep in my heart, We’ll walk hand in hand, Oh, deep in my heart, We shall live in peace, Oh, deep in my heart, We shall all be free, Oh, deep in my heart, We are not afraid, Oh, deep in my heart, We shall overcome, Oh, deep in my heart, |
Noi ce la faremo
Noi ce la faremo Nel profondo del cuore, Cammineremo mano nella mano Nel profondo del cuore, io lo credo Vivremo in pace Nel profondo del cuore, io lo credo Saremo tutti liberi, Nel profondo del cuore, io lo credo Noi non abbiamo paura Nel profondo del mio cuore Ce la faremo, Nel profondo del mio cuore, |