(liberamente adattato dal blog Taught by Finland)
Diventare padri in Finlandia
Il 25 gennaio 2014 mia moglie ed io abbiamo dato il benvenuto alla nostra seconda figlia: Adalia Joy.
In quell’occasione ho scoperto che in Finlandia i padri godono di 18 giorni di permesso di paternità, cosa impensabile negli Stati Uniti.
Quando nacque il mio primo figlio in America, presi tre giorni delle mie ferie, e mi pareva già tanto.
Mia figlia, come tutti i neonati finlandesi, quando è nata è stata messa a dormire in uno scatolone di cartone.
Da 75 anni in Finlandia, tutte le madri che aspettano un figlio, indipendentemente dalle loro condizioni socio economiche, ricevono dallo Stato uno scatolone, una sorta di kit per l’avvio alla vita, fatto di vestiti, lenzuoli, pannolini, prodotti per il bagno, un piccolo sacco a pelo e attrezzatura per uscire, ecc… La scatola contiene anche un piccolo materasso che, posato sul fondo della scatola, diventa il lettino per il neonato. Qui si pensa che tutti i bambini devono avere un uguale inizio nella vita.
Alcuni dicono che anche questo ha contribuito a rendere la Finlandia il Paese con il più basso tasso di mortalità infantile nel mondo.
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La vita dei bambini finlandesi a scuola e dopo la scuola
“Noi pensiamo che bambini di 7 o 8 anni debbano poter giocare liberamente nel pomeriggio. Non devono avere scuola per otto ore”. Mi dice Juulia, una educatrice del club pomeridiano della mia scuola finlandese.
Il “Club del pomeriggio” è appena finito e lei sta per andare a casa. Sono le 16.
Juulia mi sta introducendo in uno strano nuovo mondo, dove i bambini di 7 o 8 anni dopo la scuola del mattino trascorrono ore a giocare liberamente, seguendo i loro interessi insieme ai loro amici. Questi bambini possono fare anche i compiti durante queste ore, ma non gli è richiesto. Scelgono quello che vogliono fare e quando lo vogliono fare. Quasi il 70% dei bambini di 1^ e 2^ elementare frequentano questo Club (IP-kerho in finlandese).
L’IP-kerho è finanziato dalla città di Helsinki e i genitori pagano solo 80 euro al mese per 5 ore di cura dei bambini e della merenda.
Questo modello è comune in tutta la Finlandia e sono i Comuni che quasi sempre li finanziano. Non tutti i club pomeridiani enfatizzano il gioco libero, ma molti lo fanno. Possono anche offrire programmi specializzati, come suonare il tamburo, l’astronomia, il teatro, con un piccolo contributo aggiuntivo. Esistono anche club privati in Finlandia.
Nella mia scuola il club IP-kerho comincia alle 12:15 ogni giorno. I bambini finlandesi in prima e seconda elementare hanno solo 4 ore di scuola al giorno, che finisce alle 12. Per capire meglio l’organizzazione finlandese sono andato a vedere il club pomeridiano della mia scuola.
Dentro all’ IP-kerho
Caos. Ecco cosa ho pensato quando ho messo piede in una delle sale da gioco . E’ rumorosa ed affollata. Sparsi in una saletta ci sono circa 20 alunni di prima e seconda , che si muovono e chiacchierano in libertà . Ma più li guardo più mi accorgo che c’è un certo tipo di ordine. Alcuni alunni di 1^ e 2^ sono attorno a un tavolo che giocano al videogame Angry Birds. Poi c’è un altro tavolo dove un gruppo di bambini sta disegnando e colorando. Un paio di bambini di seconda stanno accanto alla parete a guardare una carta geografica. Vicino due bambine fanno problemi di aritmetica su una piccola lavagna.
C’è poi una porta che conduce “alla stanza del silenzio”, un posto dove i bambini scelgono da soli di andare se hanno voglia di un posto tranquillo. Vi trovo tre bambine che bisbigliano mentre compongono il lego.
Il coordinatore del club li tiene d’occhio a distanza. I bambini esercitano la loro creatività, collaborando e sviluppando in modo naturale e libero il loro apprendimento scolastico.
Tempo, spazi, materiali e libera scelta degli alunni
La possibilità di scelta è al centro di quello che ho visto in questo club pomeridiano. I bambini hanno l’opportunità di seguire i loro interessi.
Ma non si tratta solo di dare ai bambini tempo per il gioco, anche gli spazi hanno una grande importanza così come i materiali che ci sono dentro. Non si pensi che siano messi a giocare in una stanza vuota.
Nel club della mia scuola, i bambini hanno tre diversi spazi, e ciascun punto ha il suo set di materiali. Inoltre possono uscire in cortile e usufruire del campo da calcio. Un’altra opzione è data dalla palestra dove possono fare tiri al canestro, dondolarsi sugli anelli, e giocare a hokey sul pavimento.
Ci sono 8 coordinatori sparsi in questi diversi luoghi.
Quando ero a Boston non ho mai visto i bambini così rilassati e freschi a quell’ora del dopopranzo. Evidentemente l’equilibrio fra apprendimento scolastico al mattino e gioco al pomeriggio fa bene.
L’orario scolastico cresce con l’età
In Finlandia la scuola primaria comincia a 7 anni, e nei primi anni i bambini hanno un orario scolastico più ridotto rispetto a quello dei più grandi.
Quattro ore al giorno che, con gli intervalli obbligatori di 15 minuti ogni ora, diventano tre ore di insegnamento scolastico al giorno.
Qui appare del tutto naturale che i più piccoli abbiano meno ore di studio rispetto ai più grandi.
Orari inconcepibili per un americano. Proprio in questi tempi è in atto negli Stati Uniti una campagna per allungare ulteriormente la giornata scolastica, già fatta di mattino e pomeriggio.
[stextbox id=”download” caption=”Link”] – Lo shock di un insegnante americano, trasferitosi da Boston a Helsinki[/stextbox]