Lasse Leponiemi – Il potere della collaborazione: dall’esperienza del Covid e oltre

Atti del Seminario Internazionale ADi Online – Febbraio 2021

IL POTERE DELLA COLLABORAZIONE:
DALL’ESPERIENZA DEL COVID E OLTRE

Lasse Leponiemi
Amministratore delegato di HundrEd, Finlandia

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image022Buon giorno a tutti. Sono Lasse Leponiemi e sono il direttore esecutivo di Hundred.

Il titolo del mio intervento è Il potere della collaborazione: dall’esperienza del Covid e oltre. Quindi nei prossimi 15 minuti vi spiegherò ciò che abbiamo appreso dall’esperienza della pandemia nel 2020 e nel 2021 e come gli insegnamenti che abbiamo tratto e identificato come Hundred possono aiutare gli insegnanti e gli educatori e gli studenti in qualsiasi parte del mondo.

HUNDRED

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Prima di iniziare, voglio parlarvi un po’ di Hundred. Hundred è un’organizzazione No Profit che si occupa di educazione a livello globale. Abbiamo sede a Helsinki, in Finlandia, e durante gli ultimi sei anni abbiamo analizzato e dato voce a più di 5000 esperienze educative innovative a livello globale. Di queste innovazioni un po’ più di 1700 sono pubblicamente disponibili sul sito di Hundred. Quindi, se vi siete mai chiesti che tipo di soluzioni e pratiche educative ci sono in giro per il mondo, siete invitati a dare un’occhiata al nostro sito web e trovare da soli varie soluzioni. Dunque, quello che facciamo a Hundred è prima di individuare le innovazioni educative che possono avere un reale impatto sull’educazione e sono riproducibili, e poi di diffonderle.

Crediamo fermamente che i sistemi educativi e l’istruzione per gli studenti di tutto il mondo possa essere migliorata, attraverso innovazioni educative che siano davvero d’impatto e scalabili, ci riferiamo alle innovazioni che danno risultati positivi di apprendimento per gli studenti. Per quello che facciamo siamo oggi collocati come leader mondiali nella diffusione delle esperienze educative volte all’innovazione.  A questo fine, abbiamo creato un nostro database di innovazioni educative e di volta in volta selezioniamo le migliori da mettere in evidenza, a cui dare particolare risalto: ogni anno in novembre a Helsinki, qui in Finlandia, mettiamo in evidenza cento innovazioni, quelle che riteniamo migliori di quell’anno.

NEL 2020


Ora parliamo un po’ del 2020
. Comincio dicendovi ciò che di importante abbiamo scoperto attraverso una nostra ricerca nel 2019. Nel 2019, ci siamo proposti di analizzare più da vicino la questione del benessere digitale degli studenti, cioè come si trovano gli studenti negli ambienti online, nei diversi ambienti social, che usano con i loro coetanei. E quello che abbiamo scoperto è che negli ultimi tre – cinque anni, il benessere degli studenti, soprattutto nell’ambiente online, stava peggiorando in modo allarmante. Stavamo vedendo che c’era isolamento sociale, c’erano vari tipi di bullismo online o altre situazioni in cui l’uso dell’ambiente digitale veniva deviato rispetto al buon uso che se ne poteva fare.

Quindi, abbiamo individuato una molteplicità di fonti accademiche e non accademiche, e stavamo raccogliendo ciò che si trovava su questo argomento. Alcune cose sono visibili in questa diapositiva. Ma non sapevamo in quel momento che questa cultura online e da remoto sarebbe stata una delle questioni centrali del 2020.

Il 2019 terminava e si apriva il tempo della pandemia da covid-19 e le scuole cominciavano a chiudere in diversi paesi, in diverse città in tutto il mondo. E gli studenti sono stati messi necessariamente e in modo molto rapido in una situazione di apprendimento a distanza. E molti sistemi educativi lottavano per adattarsi a questa nuova situazione, per trovare i modi di affrontare questo nuovo tipo di ambiente.

Così all’improvviso tutti noi ora lavoriamo nei nostri uffici da remoto come sto facendo io oggi, inviandovi questa mia relazione dal mio ufficio tanto lontano da voi. Così a Hundred, abbiamo pensato che si trattava di qualcosa a cui dovevamo essere in grado di reagire rapidamente. In collaborazione con l’OCSE, abbiamo iniziato a creare una cassetta degli attrezzi per affrontare il Covid-19 per insegnanti, educatori sparsi in tutto il mondo. Una delle più grandi sfide di questo lavoro era vedere e capire davvero come i diversi contesti educativi si comportavano in tutto il mondo. Per esempio, nel contesto finlandese, le scuole continuavano abbastanza normalmente. Ci si è semplicemente trasferiti sull’apprendimento a distanza, e la maggior parte dello studio avveniva tramite servizi che usavano già prima.

Ma allo stesso tempo, in alcuni paesi dell’Africa, per esempio, in Malawi, c’erano scuole che davano i compiti a casa agli alunni con istruzioni per i loro genitori su come aiutarli a svolgerli.

Tuttavia, in entrambi i casi, il ruolo della famiglia o dei tutor era diventato molto, molto più importante di quanto non fosse prima, e allo stesso tempo, gli studenti si trovavano isolati dal loro normale contesto sociale e allora quegli aspetti del loro benessere che stavamo indagando sono diventati ancora più importanti.

Allora, in collaborazione con l’OCSE, abbiamo deciso che le soluzioni e le pratiche erano così importanti che dovevano essere messe a disposizione dei diversi Paesi e dei diversi gruppi linguistici del mondo. Ora la nostra cassetta degli attrezzi Covid-19 è disponibile anche in parte in italiano, quindi se volete saperne di più sui risultati e le diverse soluzioni che abbiamo fornito, siete i benvenuti nel nostro sito web e potete vedere da soli le diverse pratiche didattiche. Ce ne sono molte. E penso che uno degli aspetti chiave di queste innovazioni o di queste soluzioni che siamo stati in grado di presentare rapidamente sono in realtà molto simili rispetto alla nostra precedente raccolta delle innovazioni in materia di educazione.

 Quando la situazione di crisi ci ha colpito, ci sono state moltissime aziende e organizzazioni che si sono messe ad offrire i loro strumenti agli insegnanti e agli studenti per rendere più facile la transizione.

Ma nondimeno, la maggior parte delle risorse sono arrivate da fonti senza scopo di lucro e tantissime soluzioni e pratiche educative sono state condivise da un paese all’altro, forse più che mai.

Diapositiva12E penso che tutto questo stia dimostrando in modo assolutamente chiaro quanto sia globale anche il mondo dell’educazione, e come si stia aprendo quel mondo che è stato a lungo delimitato dai confini nazionali, dal curricolo nazionale.  Ora, si parla sempre più di competenze del 21° secolo, di apprendimento sociale ed emozionale, di collaborazione, di pensiero critico.  Si stanno aprendo nuove strade, nuovi modi di collaborare oltre i confini della propria patria, con i pari, con i colleghi e con i diversi attori dell’educazione. E noi sosteniamo fortemente questo tipo di movimento qui a Hundred.

NEL 2021

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E veniamo al 2021. Alcune delle cose di cui siamo stati testimoni già nel 2019 sono andate avanti nel corso del 2020. Così, per esempio, la solitudine e la depressione è apparsa in aumento in tutte le età. Ma soprattutto tra i giovani. E non c’è da meravigliarsi considerato che hanno studiato per la maggior parte del 2020 in isolamento, lontani fisicamente dai loro coetanei e hanno usato strumentazioni digitali per apprendere anziché essere dentro al loro mondo, al mondo dell’educazione di cui sono parte.

Allo stesso tempo, quando guardiamo al grande quadro globale nei paesi in via di sviluppo, stiamo anche vedendo che la povertà educativa, le carenze nell’apprendimento stanno aumentando in modo allarmante in questo momento. E cosa intendiamo con povertà di apprendimento. Significa che gli alunni o i ragazzini che dovrebbero essere in grado di leggere non lo sono più perché sono stati lasciati a casa da scuola, le scuole sono state chiuse e loro ora non sono in grado di capire nemmeno testi semplici, storie semplici che invece dovrebbero essere in grado di leggere.

E questo è un problema che non è sarà risolto dopo che le vaccinazioni contro il covid saranno state fatte a tutti. Questa è in realtà una crisi molto più profonda anche correlata alla mancanza di insegnanti, alla mancanza di risorse, mancanze che noi dovremmo essere più che mai in grado di colmare nei prossimi anni.

L’anno scorso a Hundred, abbiamo visto aumentare la tendenza a condividere risorse e a ricercare soluzioni praticabili.  Ci sono state sottoposte quasi 2000 innovazioni ed era estremamente visibile l’interesse per l’innovazione nelle revisioni che hanno fatto i 150 membri della nostra organizzazione.

Per il 2021 sono state analizzate più di 3400 esperienze per selezionare la collezione globale 2021. I nostri membri di Hundred   hanno selezionato queste innovazioni seguendo il criterio del loro impatto e della loro scalabilità. Questa lista è ora disponibile sul sito di Hundred. Quando guardiamo alle diverse soluzioni e pratiche presenti in questa lista, vediamo che tantissime riguardano l’apprendimento socio-emozionale. Ma ci sono anche diverse soluzioni che forniscono indicazioni per un’educazione di buona qualità in diversi contesti, soprattutto nei paesi in via di sviluppo senza accesso a Internet. Quindi nella collezione di quest’anno è molto più presente di prima questo ibrido di ingredienti di apprendimento.

I NUOVI PROGETTI

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Nella nuvola con i tag delle parole relative alle innovazioni educative selezionate quest’anno l’apprendimento sociale è proprio nel mezzo. Vediamo anche menzionate tante risorse e anche molte iniziative sulla formazione degli insegnanti, e come questa formazione dovrebbe essere coerente con la nuova situazione creatasi, una pandemia che impatta sull’ecosistema educativo globale in questo momento.

Quindi, per essere in grado di rispondere a queste nuove esigenze noi di Hunderd stiamo attualmente lavorando con questi diversi progetti per fornire alcune risorse all’educazione di oggi, al mondo dell’educazione.

Al momento si parla molto di apprendimento sociale ed emozionale e di educazione olistica. Ma stiamo anche cercando di capire come l’impegno dei genitori possa essere migliorato e come la formazione degli insegnanti possa essere sostenuta nelle diverse parti del mondo e che tipo di nuove facilitazioni e competenze possano essere fornite agli insegnanti perché possano da subito utilizzarle nelle loro classi.

Ma all’inizio, stavo anche parlando di come l’innovazione, di come i sistemi educativi possano essere adattati rapidamente alla nuova situazione creatasi.

Tra il 2019 e il 2020, Hundred, in collaborazione con l’Agenzia Nazionale Finlandese per l’Educazione, ha portato avanti un progetto di ricerca in cui si stava cercando di capire come i sistemi educativi possono essere adattabili e come possono migliorare i modi in cui operano tradizionalmente.

Diapositiva36Uno dei risultati chiave è che l’impegno per lo sviluppo dovrebbe sempre essere caratterizzato dalla “collaborazione”. E per far sì che questa collaborazione avvenga, dobbiamo essere in grado di coinvolgere gli insegnanti e le altre parti interessate, chiamarle a far parte delle discussioni sullo sviluppo, perché capiscano di che tipo di richieste e di che tipo di cambiamenti c’è bisogno a livello scolastico, ma allo stesso tempo la comunità scolastica ha bisogno di essere ascoltata e quello che dice deve essere preso in seria considerazione. Solo in questo modo bidirezionale, siamo in grado di capire che tipo di soluzioni possono essere d’impatto nei diversi contesti. Così, per adattarsi a questa situazione di crisi pandemica o a qualsiasi altro cambiamento futuro, queste sono le tre raccomandazioni che stiamo dando ai vari stakeholders, ministeri, amministratori ecc.  per cominciare l’implementazione di qualcosa di nuovo.

  • Prima di tutto, è molto importante che si disponga di una cultura sperimentale così che tutti possano prendere parte allo sviluppo attraverso un lavoro collaborativo.
  • In secondo luogo, l’approccio non può essere top-down, dall’alto verso il basso, la motivazione deve venire dalla scuola.
  • E in terzo luogo, c’è bisogno di avere a disposizione delle risorse. C’è bisogno di risorse di tempo, e c’è bisogno di finanziamenti per implementare davvero queste nuove soluzioni ad un livello più profondo.

E dobbiamo dare tempo e fiducia ai nostri educatori per attuare le innovazioni.

Quindi grazie per il vostro tempo. Queste erano le mie osservazioni. E vi auguro il meglio per la conferenza e oltre. Grazie

 

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