EI E OCSE LANCIANO 10 PRINCIPI PER UNA RIPRESA DELL’ISTRUZIONE

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INTRODUZIONE

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Preoccupazione  per il calo dei budget per l’istruzione

È piuttosto raro vedere un documento programmatico stilato insieme da un sindacato internazionale e dall’OCSE. Eppure è ciò che è accaduto con  Effective and Equitable Educational Recovery. 10 Principles, “10 Principi per una ripresa efficace ed equa dell’istruzione”,  pubblicato a firma congiunta  da OCSE e da Education International il 28 aprile 2021.

image014E’ facile immaginare che se l’OCSE ha trovato un’alleanza con il Sindacato Internazionale dell’istruzione è perché è preoccupata  di un calo generalizzato della spesa per l’istruzione nel quadro del rilancio dell’economia post-pandemica.

E’ da settembre 2020 che  Angel Gurria, Segretario generale dell’OCSE, insiste sull’importanza  di affrontare la crisi economica che accompagna la crisi sanitaria mantenendo la spesa per l’istruzione e rafforzando i sistemi educativi:Il rafforzamento dei sistemi educativi deve essere al centro dei piani dei governi per uscire da questa crisi e fornire ai giovani le competenze e le qualifiche di cui hanno bisogno per avere successo“, ha detto  Gurria. 

Equità nella distribuzione delle risorse

image016I 10 principi per una ripresa efficace ed equa dell’istruzione sono il frutto di quelle preoccupazioni.

OCSE ed Education International chiedono equità nella distribuzione delle risorse e l’allineamento con i bisogni dei giovani: “I bisogni degli studenti svantaggiati e di quelli più colpiti dalla crisi devono ricevere un aiuto aggiuntivo… È importante dare priorità ai più piccoli e a quelli svantaggiati modificando l’allocazione delle risorse”.

Le due organizzazioni richiedono che le scuole rimangano aperte il più a lungo possibile e che le infrastrutture per l’istruzione a distanza siano accessibili a tutti gli studenti.

Si sottolinea inoltre l’importanza di fondare ogni intervento sulla conoscenza puntuale dei dati: “Tutte le parti interessate all’interno dei sistemi educativi dovrebbero utilizzare le prove nazionali e internazionali come mezzo per migliorare continuamente l’istruzione e l’apprendimento”

Migliorare la condizione degli insegnanti, valorizzare la diversità dei ruoli

image018Ci si occupa, ovviamente, anche degli insegnanti e si afferma la necessità di rivedere le condizioni dell’insegnamento: “Insieme agli insegnanti e ai loro sindacati, le autorità educative devono rivedere le condizioni di lavoro degli insegnanti per identificare le aree di miglioramento

E si aggiunge che la lezione della pandemia  ha messo in risalto  implicazioni più ampie per la professione docente: “ Si  dovrebbe prendere in considerazione la creazione di una strategia sistemica per la formazione degli insegnanti e il loro sviluppo professionale attingendo dalle lezioni della pandemia. Ciò dovrebbe portare al pieno riconoscimento, ricompensa e approvazione dei molteplici ruoli professionali degli insegnanti , come istruttori, allenatori, mentori e facilitatori. In quanto agenti chiave e attivi del cambiamento, sono gli stessi insegnanti e dirigenti scolastici che possono creare l’ambiente di lavoro in cui è possibile esercitare l’autonomia, la collaborazione con i pari e lo sviluppo professionale continuo.”

E’ il caso di dire che finalmente vediamo riconosciuto ciò che  ADi afferma da anni, attraverso precise proposte e approfondimenti: il riconoscimento della differenziazione dei ruoli e uno sviluppo di carriera che porti alla creazione di una leadership intermedia a sostegno dell’autonomia e dell’innovazione,  un’esigenza che oggi appare in tutta  la sua evidenza.

I 10 PRINCIPI

Di seguito la sintesi dei 10 Principi, divisi in 5 Principi durante la pandemia e 5 Principi per una Ripresa efficace ed equa. 

5 PRINCIPI  DURANTE LA PANDEMIA

Il principale obiettivo durante la pandemia è garantire la continuità dell’apprendimento e proteggere il benessere degli studenti. L’apprendimento e l’insegnamento non sono solo un servizio transazionale ma un’esperienza relazionale e sociale. La chiusura degli edifici scolastici ha evidenziato l’importanza della scuola come luogo che facilita l’interazione sociale. La pandemia ha limitato la dimensione sociale dell’apprendimento, che non può essere completamente riprodotta attraverso mezzi virtuali.

image024Principio 1. Mantenere le scuole aperte il più possibile e nel modo più sicuro possibile

La pandemia ha evidenziato il ruolo essenziale delle scuole nell’educazione dei bambini e dei giovani. Per quanto possibile, le scuole dovrebbero rimanere aperte, con misure sanitarie adeguate che riducano al minimo i rischi per gli studenti, per il personale scolastico e il resto della popolazione. L’apprendimento ibrido e remoto dovrebbe essere la seconda e la terza opzione ed essere utilizzato solo quando l’apertura delle scuole si rivela impossibile per  la sicurezza degli studenti e del personale. L’apprendimento ibrido può assumere diverse forme: turni, presenza ridotta della classe in aula, alcune attività a distanza e alcune in presenza ecc…. Laddove esistono limitazioni nei confronti dell’apprendimento, in particolare per quanto concerne il tempo  , i sistemi educativi devono stabilire priorità chiare rispetto a ciò che deve essere insegnato, in modo da tenere in equilibrio lo sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo degli studenti.

 L’apprendimento a scuola è particolarmente importante per i primi anni, durante i quali è fondamentale il contatto diretto con gli educatori e le alternative digitali sono meno efficaci.

image026Principio 2. Garantire l’equità e allineare le risorse alle esigenze

La crisi creata dalla pandemia deve portare a una ripresa che affronti le disuguaglianze. Le esigenze degli studenti provenienti da contesti socio-economici svantaggiati e di coloro che sono particolarmente colpiti dalla crisi, devono ricevere attenzione e sostegno ulteriori. Tale supporto potrebbe includere mentori e tutor. Questo sforzo dovrebbe essere basato su diagnosi e valutazioni a livello di sistema. Laddove la possibilità di frequenza  scolastica è limitata è importante dare  priorità alla frequenza dei bambini piccoli e degli studenti svantaggiati.

Le risorse dovrebbero essere allineate ai bisogni, mettendo in primo piano le condizioni sociali ed economiche degli studenti e delle scuole.

image028Principio 3. Creare un’infrastruttura per l’apprendimento remoto capace di raggiungere tutti gli studenti

In alcuni Paesi, l’accesso degli studenti all’offerta di apprendimento a distanza è stato irregolare e i dati iniziali indicano un aumento dei divari di apprendimento tra gli studenti in relazione al background sociale e geografico.

I Paesi dovrebbero sviluppare un’infrastruttura di apprendimento remoto multimodale capace di consentire molte e diverse opportunità di apprendimento, in particolare per quegli studenti che più ne hanno bisogno. Questa infrastruttura di apprendimento remoto dovrebbe consentire feedback efficaci tra insegnanti e studenti, tra insegnanti e dirigenti scolastici, tra scuole e famiglie, nonché la dimensione interattiva dell’apprendimento con gli insegnanti, i pari e la comunità.

Gli investimenti su questa infrastruttura di supporto potrebbero contribuire a creare un ambiente più coerente e inclusivo anche per l’apprendimento a lungo termine.

image030Principio 4. Sostenere gli insegnanti nella loro attività professionale

Soddisfazione lavorativa, benessere, convinzioni e  professionalità  degli insegnanti sono correlati e hanno un effetto sui risultati degli studenti.

 La soddisfazione sul lavoro ha un impatto positivo sugli insegnanti, sulla cultura scolastica e, in ultima analisi, sugli studenti.

Il benessere degli insegnanti e quello degli studenti sono correlati. La pandemia ha messo le comunità scolastiche sotto pressione.

 Molti insegnanti hanno avviato continue microinnovazione , affrontando situazioni in rapido mutamento,  adattando via via le strategie di insegnamento/apprendimento, facendosi carico dell’educazione sociale ed emozionale dei loro studenti e  partecipando al proprio aggiornamento professionale.

Occorre rivedere le condizioni di lavoro degli insegnanti e identificare le aree che devono essere migliorate. Tali sforzi potrebbero, dovrebbero coinvolgere in primo luogo le scuole più svantaggiate, dove più facilmente gli insegnanti si trovano ad affrontare condizioni di lavoro pesanti e disagiate. Questa revisione delle condizioni degli insegnanti rimarrà essenziale anche nel corso della ripresa post-pandemica.

image031Principio 5. Mettere in grado insegnanti e genitori di sostenere gli studenti

Gli insegnanti dovrebbero supportare l’apprendimento a distanza degli studenti attraverso una comunicazione personale regolare con gli studenti (e le famiglie, se necessario) e dovrebbero, a loro volta, essere supportati a farlo in modo efficace. Se è vero che la professionalità degli insegnanti è la base dell’apprendimento e del benessere degli studenti, è altrettanto vero che i sistemi educativi dovrebbero supportare gli insegnanti in tutto questo.

I sistemi educativi e le scuole dovrebbero fornire mezzi e programmi di comunicazione con gli studenti e le famiglie, possibilità di formazione per gli insegnanti, opportunità per gli insegnanti di collegarsi tra loro e una varietà di risorse per interazioni bilaterali con gli studenti.

Gli insegnanti  dovrebbero avere il potere di adattare il curriculum alle esigenze e alle situazioni dei loro studenti.

 Gli insegnanti devono essere supportati anche da protocolli di sicurezza in linea.

5 PRINCIPI PER UNA RIPRESA EFFICACE ED EQUA

 Per la maggioranza degli studenti la crisi ha ridotto le opportunità di  progredire nell’apprendimento  e molte rilevazioni hanno evidenziato un aggravarsi delle differenze fra chi va bene e chi ha rendimenti scarsi.

 Allo stesso tempo, la pandemia ha portato a un gran numero di microinnovazioni guidate da scuole e insegnanti, sperimentazioni e sviluppo di nuove infrastrutture di apprendimento. Le scuole e gli insegnanti hanno appreso non poco da questi sviluppi e questo può aiutare i sistemi educativi a diventare più efficaci ed equi. In tutte le società, la pandemia ha dimostrato l’importanza delle competenze e della leadership per sostenere il cambiamento a ogni livello del sistema.

 Al centro dei programmi di recupero dell’istruzione dovrebbe essere posto l’accento sul sostegno alla  professione docente, allo sviluppo  della pratica professionale,  alla creazione di un’organizzazione del lavoro professionale più forte. Ciò richiederà la creazione di un’efficace leadership  che combini autonomia professionale, fiducia nella professionalità degli insegnanti, collaborazione, supporto appropriato e una cultura che promuova apprendimento e impegno.

image033Principio 6. Fornire supporto mirato per soddisfare le esigenze cognitive, sociali ed emotive degli studenti

I Paesi dovrebbero devolvere impegno e risorse per fornire ulteriore sostegno agli studenti e sopperire alle ridotte opportunità di apprendimento sperimentate dagli studenti di alcuni gruppi sociali. La ripresa scolastica offre ai Paesi l’opportunità di sviluppare strategie che assicurino che il background socioeconomico, il genere, l’etnia, lo status di immigrati, le capacità e le condizioni degli studenti non determinino il loro accesso a un’istruzione di qualità e i loro risultati di apprendimento. Tutti gli studenti dovrebbero poter ricevere un programma di studi ampio ed equilibrato adattato alle loro esigenze di apprendimento. Molti avranno bisogno di supporto psicologico.

Il sostegno mirato potrebbe assumere diverse forme:  tutoraggio in piccoli gruppi a scuola e dopo scuola, scuole estive, consulenza psicologica, una maggiore enfasi sull’apprendimento metacognitivo e collaborativo e sul linguaggio orale, ecc….

Nuovi interventi e approcci possono anche essere sperimentati con  nuovi collegamenti con le  comunità locali.

image034Principio 7. Co-progettare una solida infrastruttura di apprendimento digitale

La pandemia ha dimostrato che i sistemi educativi devono disporre di una forte infrastruttura per l’ apprendimento digitale. Questa infrastruttura deve essere sviluppata e implementata in collaborazione con gli insegnanti. Piattaforme digitali efficaci e inclusive dovrebbero offrire risorse preziose per le esperienze di apprendimento scolastico ed extrascolastico che possono, almeno in parte, affrontare le disuguaglianze. Questa infrastruttura può includere risorse digitali basate sui più recenti progressi della tecnologia digitale. Ad esempio, sistemi di tutoraggio intelligenti possono supportare l’individualizzazione dell’apprendimento in alcune discipline. Le risorse digitali potrebbero fornire agli insegnanti  feedback sul loro insegnamento e sull’apprendimento degli studenti e facilitare il coinvolgimento continuo degli studenti e le interazioni con colleghi . Importante la possibilità di attivare crowd-sourcing e crowd-curation.

image035Principio 8. Valorizzare la professionalità degli insegnanti e sostenere le opportunità di carriera professionale

Molti insegnanti hanno risposto alla pandemia sviluppando la propria professionalità just-in-time,  anche se già prima della pandemia  avevano identificato l’uso della tecnologia nell’insegnamento come un’alta priorità.  C’è stato un grande impegno nello sviluppo di competenze digitali , che ha evidenziato, molto più di prima, le potenzialità future degli approcci pedagogici basati sulle TIC.  L’uso della tecnologia è diventato parte integrante dell’insegnamento. Ciò comporta anche l’integrazione della tecnologia in tutti i corsi di formazione e la creazione di piattaforme più collaborative che consentano agli insegnanti di sviluppare le proprie competenze pedagogico-digitali attraverso un apprendimento tra pari.

La lezione appresa dalla pandemia è che si dovrebbe creare una strategia sistemica per  lo sviluppo professionale degli insegnanti.

Ciò dovrebbe portare al pieno riconoscimento, ricompensa e approvazione dei molteplici ruoli professionali degli insegnanti, come istruttori, allenatori, mentori, colleghi e facilitatori. In quanto agenti chiave del cambiamento, sono gli stessi insegnanti e dirigenti scolastici che possono creare l’ambiente di lavoro in cui è possibile esercitare l’autonomia, la collaborazione con i pari e l’apprendimento professionale continuo.

image037Principio 9. Incoraggiare una cultura collaborativa e dell’innovazione

Si può imparare molto da partenariati innovativi e collaborativi tra governi, con le organizzazioni degli insegnanti e altri soggetti interessati all’istruzione, partenariati che sono emersi durante la pandemia. Quello spirito dovrebbe rimanere  e dovrebbe evolvere in una cultura dell’innovazione come eredità della crisi, mantenendo lo stesso approccio aperto e costruttivo verso il miglioramento dei risultati educativi e l’equità per tutti.

Alcuni aspetti di questa cultura dell’innovazione, che potrebbero essere esplorati in modo collaborativo, a livello nazionale e internazionale, potrebbero concentrarsi su alcuni dei seguenti elementi: nuovi modi di combinare insegnamento e apprendimento a scuola e a distanza, nuovi approcci  nei confronti dell’organizzazione della scuola e nuovi ruoli degli insegnanti, nuovi modi di utilizzare la tecnologia per liberare il tempo degli insegnanti in modo che possano supportare meglio l’apprendimento cognitivo e socio-emotivo dei loro studenti, promuovere le interazioni sociali a distanza e nuovi modi per coinvolgere i genitori nel sostenere l’apprendimento dei propri figli.

image039Principio 10. Imparare dalle prove nazionali e internazionali

La ripresa educativa avrà successo  solo se ciò che abbiamo appreso durante la pandemia verrà applicato anche quando sarà finita. È fondamentale costruire su ciò che ha funzionato e non ripetere ciò che ha fallito.

La ripresa dovrebbe rispondere al nuovo contesto dell’educazione, basandosi su una buona comprensione delle opportunità e delle sfide della fase  post pandemica. Sarà necessario basarsi su prove provenienti da diverse fonti, inclusi studenti, genitori, insegnanti, responsabili politici, utilizzando metodologie sia quantitative che qualitative. La ripresa educativa dipende da molti fattori, ma al centro c’è la comprensione delle ragioni per cui alcune strategie hanno avuto successo e altre hanno fallito.

 Tutti i sistemi educativi dovrebbero utilizzare le prove nazionali e internazionali, dovrebbero rafforzare e diversificare i  processi di raccolta e analisi dei dati per avere  feedback più rapidi sugli apprendimenti, sul benessere degli studenti e degli insegnanti e una migliore informazione sugli studenti provenienti da contesti svantaggiati.

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