BENESSERE E APPRENDIMENTO NELLE SCUOLE DANESI

Lene Jensby Lange

1^ Sessione 1^ Istantanea

LA SCUOLA NEL PAESE PIU’ FELICE DEL MONDO

 

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Buongiorno gentile pubblico! Stamani vi porteremo a conoscere … tutta un’altra scuola…..  s14a_marco_fumetto80
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Una scuola dove si sta bene… Eh si, perché  secondo le classifiche internazionali  in Italia non solo alleviamo asini, ma anche… asini infelici s14a_anda_testo80
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Secondo l’indagine OCSE Pisa per il 38% dei quindicenni italiani  la scuola è un luogo in cui non si ha voglia di andare. s14a_marco_fumetto80
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e secondo il rapporto 2016 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, 72% delle ragazze di  quindici anni soffre di stress da scuola, e i maschi seguono con il 51%  s14a_anda_testo80
 s14a_marco_testo80 Oh Signor, asini… infelici e… stressati  s14a_marco_fumetto80
 s14a_anda_fumetto80 Bisogna cambiare registro, andiamo a vedere come se la passano nel Paese più felice del mondo s14a_anda_testo80
 s14a_marco_testo80 Il Paese più felice del mondo?? Abbiamo anche i test sulla felicità a risposta multipla, computer based?  s14a_marco_fumetto80
 s14a_anda_fumetto80 Non  sai che  dal 2012 abbiamo ogni anno un Rapporto mondiale sulla felicità? E immagina dove è stato presentato quello del 2016!  s14a_anda_testo80
 s14a_marco_testo80 Dove?  s14a_marco_fumetto80
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In Italia! s14a_anda_testo80
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Davvero? Beh questo è giusto, fa ragione della nostra storia  s14a_marco_fumetto80
 s14a_anda_fumetto80 In che senso?  s14a_anda_testo80
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Riandiamo al 1700. In quell’epoca  in Inghilterra l’economia  nasceva come “Scienza della ricchezza“,   in Italia invece la nuova scienza economica prendeva il nome di “Scienza della pubblica felicità  s14a_marco_fumetto80
 s14a_anda_fumetto80 Ma che bravi gli italiani…. nel 1700.. …Eh sì allora avevano capito che non si può misurare il benessere di una nazione solo con il PIL!  s14a_anda_testo80
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Ma è sacrosanto ora più di allora. Oltre alla crescita economica, ci si deve preoccupare della equità, della solidarietà e della sostenibilità ambientale… s14a_marco_fumetto80
 s14a_anda_fumetto80 Già ……..andiamo a dirlo a Trump!……  s14a_anda_testo80
 s14a_marco_testo80 …. Ma torniamo a noi, allora mi dici qual è il paese più felice del mondo ?  s14a_marco_fumetto80
 s14a_anda_fumetto80 La Danimarca! E mantiene questo primato da quattro anni!  s14a_anda_testo80
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Però  ‘sti danesi…., e quali sono i  motivi?  La regina Margherita II?  s14a_marco_fumetto80
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Se fosse per la regina o il re, dovrebbero essere altrettanto felici gli spagnoli, gli inglesi, i norvegesi, gli svedesi, gli olandesi, i belgi, i lussemburghesi … s14a_anda_testo80
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Mamma mia,  è pazzesco, quante regine e re ci sono ancora in carne ed ossa nel 2000! s14a_marco_fumetto80
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Lascia perdere, torniamo a noi, ti dico almeno cinque motivi del primato danese della felicità :

  1. L’assistenza e la cura dell’infanzia sono gratuite,
  2. l’assistenza sanitaria è gratuita,
  3. l’università è gratuita,
  4. è garantito un minimo salariale di 20 dollari all’ora, l’orario di lavoro settimanale è di 33 ore
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 s14a_marco_testo80  E poi ….vanno in bicicletta!! Guarda la meraviglia  di questo serpente ciclabile…  s14a_marco_fumetto80
 s14a_anda_fumetto80 Dai basta, parliamo della scuola  s14a_anda_testo80
 s14a_marco_testo80 Ti dico qualcosa io. La scuola dai 6 ai 16 anni è unica, collocata in uno stesso edificio, con un insegnante prevalente che segue i ragazzi per tutto il percorso. Si chiama Folkeskole. E’ gestita dai Comuni. Nella Folkestone la promozione è di fatto assicurata. L’eventuale bocciatura avviene solo in casi eccezionali  s14a_marco_fumetto80
 s14a_anda_fumetto80 Un tratto interessante della Folkeskole è l’organizzazione del tempo e dello spazio. La settimana è di 5 giorni , le lezioni sono di 45 minuti. E un momento prezioso dell’orario è la pausa didattica, che dura mezz’ora e ce ne sono due in una mattinata , per esempio dalle 9:30 alle 10 e dalle 11:30 alle 12  s14a_anda_testo80
 s14a_marco_testo80 Bello il nome “pausa didattica”. Proprio come da noi, dove  per fare la settimana corta c’è chi ha addirittura abolito l’intervallo o lo ha ridotto a 5 minuti.  s14a_marco_fumetto80
 s14a_anda_fumetto80 La ricreazione è invece un momento molto importante in Danimarca. I docenti sono organizzati in turni di sorveglianza e chi non è di turno utilizza questo tempo per confrontarsi con i colleghi, preparare una lezione o rilassarsi.  s14a_anda_testo80
 s14a_marco_testo80 E sì perché hanno  spazi ampi e belli in cui stare,  dove ci sono non solo computer ma anche materiale di cancelleria…..Insomma come da noi  s14a_marco_fumetto80
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Le discipline di studio sono suddivise in tre ambiti: umanistico (incluse le lingue straniere e il cristianesimo), scientifico e pratico/creativo come economia domestica,  lavorazione del legno e del metallo eccetera. s14a_anda_testo80
 s14a_marco_testo80 E poi moltissima  attività sportiva. Insomma non si cura solo la mente , ma tutto il corpo e le relazioni sociali  s14a_marco_fumetto80
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Diciamo anche che il sistema danese non educa all’obbedienza, ma alla libertà e alla responsabilità s14a_anda_testo80
 s14a_marco_testo80 Un piccolo esempio? Al termine delle lezioni gli studenti, a turno, sono responsabili della  pulizia dell’aula.  s14a_marco_fumetto80
 s14a_marco_testo80 Detta così la scuola danese sembra El Dorado, ma non è tutto oro quello che luccica, per esempio in PISA….  s14a_marco_fumetto80
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Già in PISA non sono tra i top ten, comunque sono al di sopra della media OCSE, i secondi fra i Paesi nordici europei, dopo la Finlandia. s14a_anda_testo80
 s14a_anda_fumetto80 Ad ogni modo per migliorare i risultati il governo ha varato una riforma che ha preso avvio nel 2014, sotto il governo di centrosinistra, che ha perso le elezioni nel 2015  s14a_anda_testo80
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La riforma  si è posta tre obiettivi:

  1. una giornata scolastica più lunga e varia per aumentare gli apprendimenti,
  2. miglioramento della docenza, dell’equipe pedagogica e  dei presidi,

pochi chiari obiettivi e la semplificazione delle regole

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 s14a_anda_fumetto80 Ma va! … Pochi obiettivi, regole chiare, sembra la nostra buona scuola, o no?  s14a_anda_testo80
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Lasciamo perdere e presentiamo la nostra bravissima relatrice danese s14a_marco_fumetto80
 s14a_anda_fumetto80 Please Mrs  Lene Lange!  s14a_marco_fumetto80

INTRODUZIONE
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Mi presento.

Da 15 anni  lavoro per re-immaginare l’apprendimento e gli spazi scolastici per l’educazione del futuro. Nel 2005 ho fondato Autens, Il coraggio di sognare, la sfida di cambiare, di cui sono tuttora responsabile.

Autens è un’agenzia di consulenza  che si adopera con passione per un apprendimento centrato sugli studenti, per reinventare  le scuole del futuro, facilitandone la trasformazione, fornendo consigli in tema di architettura scolastica e di progettazione degli spazi di apprendimento. Ci inoltriamo in progetti visionari di scuole in cui abbiano cittadinanza tutti i bambini che crescono in questo mondo globalizzato.

Sono personalmente stata coinvolta nella progettazione e costruzione di nuove scuole il cui costo è stato finora di oltre 500.000.000 di euro.

Dal 2015 coordino la Global School’s Alliance   un’associazione che vuole dischiudere il mondo dell’educazione, collegando globalmente  le scuole più innovative, attraverso partner con impostazioni educative affini. Sono anche  mentore della Vega School  a Gurgaon in India, nello stato federato dell’Haryan.

Ora veniamo alla mia relazione.

Alessandra  mi ha chiesto di illustrarvi  come il mio Paese, la Danimarca, che ha conquistato il primato mondiale della felicità, affronta e realizza nella scuola il benessere dei bambini e dei ragazzi.

Così oggi  non vi parlerò tanto dei cambiamenti introdotti nell’istruzione danese con la riforma del 2014, quanto piuttosto delle caratteristiche dell’istruzione danese, in cui io credo e di cui sono fiera. Caratteristiche  che mi auguro sapremo mantenere anche con  i cambiamenti che stiamo attraversando.

Gli educatori stranieri che visitano le nostre scuole rimangono colpiti, spesso con le lacrime agli occhi, dalla fiducialibertà,  mutuo rispetto e  positive relazioni che pervadono le nostre scuole. Sono questi i fattori che maggiormente contribuiscono a creare un ambiente favorevole al benessere e a un apprendimento centrato sullo studente.

 Non pensate che noi non abbiamo sfide da affrontare e ancora da vincere – le abbiamo eccome – ma siamo indubbiamente  riusciti a incanalare parecchie cose per il verso giusto. Proverò dunque a condividere con voi ciò che sta dietro a tutto questo e insieme vi illustrerò come abbiamo messo in pratica la nostra visione dell’educazione e quali risultati stiamo ottenendo.

UN VIAGGIO NELLE SCUOLE DANESI

A)missione

Missione della scuola

Nell’accompagnarvi nel viaggio attraverso le scuole danesi, la prima cosa che dovete sapere è che da noi il benessere è  importante quanto l’apprendimento.

Ciò premesso, la “missione” delle scuole danesi può essere così sintetizzata:

  1. fornire agli studenti gli strumenti, le conoscenze e le competenze necessarie per affrontare i  livelli successivi dell’ istruzione e formazione ;
  2. infondere in loro il desiderio di continuare ad apprendere e familiarizzare con la cultura e la storia danese;
  3. far conoscere e comprendere la cultura di altri Paesi;
  4. contribuire alla comprensione delle interrelazioni tra gli esseri umani e l’ambiente;
  5. promuovere lo sviluppo integrale del singolo studente;
  6. offrire attraverso lo studio varie opportunità ed esperienze;
  7. stimolare curiosità e desiderio di apprendere in modo che gli studenti sviluppino consapevolezza, immaginazione e fiducia nelle proprie possibilità  e siano in grado di formare proprie opinioni e di agire autonomamente.

La Folkeskole, la scuola dell’obbligo, ha l’obiettivo di preparare gli studenti ad agire responsabilmente- verso sé e gli altri- nella vita  sociale, ad esercitare i propri diritti e doveri in una società libera e democratica. Le attività quotidiane della scuola devono, quindi, svilupparsi in uno clima di libertà, uguaglianza e  democratica.

Apprendimento emotivo e sociale fin dalla nascita

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Empatia,  emozioni, comunicazione  sono fondamentali.
Educhiamo i nostri figli fin dalla nascita ad acquisire:

  • competenze socio-emotive
  • autonomia
  • capacità di esplorare e capire.

Costruiamo comunità amicali nelle scuole dell’infanzia e in quelle successive e interveniamo quando un bambino incontra difficoltà.
Gli insegnanti nel loro percorso accademico integrano come disciplina di studio l’Apprendimento Socio-Emotivo (SEL – Social Emotional Learning).
Ed ora alcuni dati. Un confronto fra il complessivo benessere sociale e il benessere nelle scuole.

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Il benessere sociale, quello che fa dire ai rapporti internazionali che siamo il Paese più felice del mondo, supera quello scolastico, e ne è d’altra parte una componente.

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Il benessere sociale, quello che fa dire ai rapporti internazionali che siamo il Paese più felice del mondo, supera quello scolastico, e ne è d’altra parte una componente.

 Organizzazione delle scuole danesi

Uno degli elementi che rende possibile la creazione di un buon clima scolastico,  capace di accogliere gli studenti e rendere positivo l’apprendimento, è la organizzazione delle scuole danesi, che comprende diverse funzioni e figure oltre agli  insegnanti e che vede un ruolo molto importante e propositivo dei genitori. Nelle figura sotto potete vedere la struttura organizzativa portante delle nostre scuole

C)organizzazione

NOTA: SFO = per le classi da preprimaria alla 3^, attività  integrative e assistenza per ingresso anticipato e uscita posticipata

Il passaggio delle scuole dal XX al XXI secolo

Nella figura sotto ho schematizzato gli elementi di differenziazione, di passaggio dalle scuole del XX secolo a quelle del XXI secolo. Non sono certamente elementi specifici delle scuole danesi. Noi cerchiamo comunque di realizzarli, perché li consideriamo fondamentali.

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Un esempio: come è organizzato il Dipartimento scuola primaria

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Un dipartimento è costituito di norma da 3 classi  con complessivi  60-75 bambini. Ci sono 5/6 insegnanti, di cui 2 insegnanti prevalenti.
Ci sono poi 3 pedagogisti e gli educatori per le attività extra-parascolastiche (club).
Spesso i team si auto-gestiscono con un alto grado di flessibilità nella pianificazione delle lezioni e dell’intera settimana.
La vita sociale della classe e il benessere dei singoli studenti sono una priorità.

Gli elementi chiave per un positivo ambiente di apprendimento  

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Tre fondamentali risorse umane concorrono alla creazione di un ambiente positivo, in cui si impara bene in una situazione di benessere.  Sono:

  1. Gli insegnanti

Gli insegnanti  dedicano il massimo di attenzione sia all’apprendimento che al benessere degli alunni. La ricerca mostra infatti  una forte  correlazione di reciprocità tra benessere e apprendimento.
Esiste un rapporto socievole e informale tra insegnanti e alunni, che si danno del tu e si chiamano per nome. L’insegnante conosce molto bene ciascun alunno ed è in grado di soddisfare le loro diverse esigenze e necessità emotive.
Gli insegnanti hanno tempo a disposizione per programmare le riunioni di classe

  1. I pedagogisti

Nel pomeriggio gli studenti giocano fra di loro e/o con gli animatori sociali.
I pedagogisti lavorano con i bambini e con tutta classe per risolvere conflitti o contrasti e per costruire serene relazioni personali, di amicizia e di gruppo. Possono programmare incontri di classe.
Lavorano molte ore a scuola con gli insegnanti per sostenere gli alunni nell’apprendimento.
Spesso sono loro a prendere l’iniziativa e a organizzare attività mirate quando una classe ha bisogno di lavorare sugli aspetti relazionali.

  1. I genitori

Ogni classe ha un Consiglio dei genitori.
Per costruire una comunità di classe forte ed empatica, i genitori possono organizzare escursioni per la classe, feste, eventi, cene di classe, ecc..
I genitori giocano un importante ruolo, insieme agli insegnanti, nella creazione di un ambiente di apprendimento positivo e accogliente per ciascun bambino.
Svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione del bullismo e dell’esclusione.

 LA RIFORMA SCOLASTICA DEL 2014

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Abbiamo visto che la scuola pubblica danese forma studenti che sono cittadini attivi, autonomi e responsabili, ma deve ancora vincere alcune sfide sul versante “accademico”. Gli studenti danesi hanno risultati nella media OCSE in lingua, matematica e scienze naturali, ma non sono migliorati né i livelli bassi né quelli alti, vale a dire che la scuola non è stata in grado di dispiegare tutte le potenzialità né degli studenti più deboli né di quelli più dotati.

Queste considerazioni sono state alla base della riforma del 2014

La riforma si è posta tre obiettivi:

  1. Ogni studente deve apprendere al massimo delle proprie potenzialità
  2. L’influenza del contesto socio economico sull’apprendimento deve diminuire
  3. Occorre migliorare la fiducia dei cittadini nella scuola  e il benessere degli alunni a scuola

Per conseguire questi tre obiettivi la riforma si è basata su tre aree fondamentali, interrelate e che insieme dovrebbero contribuire al miglioramento degli standard accademici degli studenti. Esse sono:

  • Una giornata scolastica più lunga e variata con maggiore e migliore insegnamento/apprendimento.
  • Uno sviluppo professionale che valorizzi gli insegnanti, lo staff pedagogico e i presidi
  • Pochi e chiari obiettivi, una semplificazione delle regole e dei regolamenti

L’enfasi è stata posta su questi aspetti:

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1. Movimento ed esercizio

2. Innovazione e imprenditorialità

3. Giornata scolastica varia

4. Apprendimento assistito

5. Scuola aperta

 

1. Movimento ed esercizio Il maggior tempo trascorso a scuola rende possibile assicurare a tutti gli alunni attività fisica quotidianamente  per almeno 45 minuti.  L’attività fisica può essere una corsa al mattino, giochi a palla, ma anche attività più impegnative in collaborazione con i club sportivi locali.

2. Innovazione e imprenditorialità Si tratta di un campo complesso che vede impegnata la ricerca e l’attività scolastica ai vari livelli.

3. Giornata scolastica varia La riforma ha introdotto una giornata scolastica più lunga e varia con 30 ore settimanali  fino alla 3^ primaria, 33 ore in 4^, 5^, 6^, e 35 ore in 7^, 8^ e 9^ .

4. Apprendimento assistito L’allungamento della giornata scolastica ha reso possibile assicurare a tutti gli alunni assistenza nei compiti

5. Scuola aperta La scuola si apre alla comunità, attraverso il coinvolgimento dei centri sportivi e culturali e con il collegamento a varie associazioni. E’ compito dei Comuni assicurare che tutti questi rapporti fra scuola e territorio abbiano luogo.

AUTONOMIA DEGLI STUDENTI E SPAZI DI APPRENDIMENTO

 Come si conquista l’autonomia

Un apprendimento che renda gli studenti autonomi e responsabili, in ultima analisi competenti, deve avere a nostro avviso queste caratteristiche:

  • L’apprendimento è interagire con il mondo fisico
  • L’apprendimento è un’attività sociale
  • La natura dell’apprendere è significativa, coinvolgente, gioiosa
  • Vi sono tanti modi di apprendere, attivo ed esperienziale

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L’organizzazione degli spazi scolastici

L’organizzazione degli spazi scolastici ha una grandissima influenza sul benessere degli alunni e sull’apprendimento. C’è un grande movimento in Danimarca per rendere le scuole attraenti e confortevoli . Scuole nuove, ma anche ristrutturazioni di scuole più vecchie, a volte senza costi eccessivi.
Più delle parole servono le immagini.
Di seguito una sequenza di foto che vi mostrano  spazi di scuole danesi  per apprendere nel benessere
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Il benessere è importante non solo per gli alunni, ma anche per i docenti. Credetemi, creare spazi confortevoli anche per il personale scolastico non è un problema di costi, ma di cultura e di mentalità.

Ecco una sala insegnanti. E’ della scuola Hellerup a Copenhagen

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 Spero di avervi dato alcune idee per rendere anche le vostre scuole luoghi in cui l’apprendimento possa coniugarsi con il benessere.

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