Amna Habiba – Dal Pakistan al mondo, il mio viaggio virtuale

Atti del Seminario Internazionale ADi Online – Febbraio 2021

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DAL PAKISTAN AL MONDO, IL MIO VIAGGIO VIRTUALE

Amna Habiba
Studentessa pakistana di 15 anni

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Ciao a tutti e grazie mille per essere qui ad ascoltare anche me in questa Conferenza internazionale dell’ADi, Rinascita dell’istruzione. Io invece ho chiamato il mio intervento Ri-immaginare l’istruzione, un titolo che rispecchia la mia voglia che la scuola cambi e diventi un luogo in cui si possa essere creativi.

 Mi presento. Mi chiamo   Amnah Habiba, ho 15 anni e frequento il secondo anno della scuola secondaria superiore.  Oltre alla scuola, mi dedico a varie altre attività, ho fondato alcune cose di cui vi parlerò, e difendo la causa delle ragazze pakistane. Quando avevo 10 anni ho ricevuto un premio come la più giovane pakistana in una competizione digitale e un riconoscimento simile l’ho ricevuto dal nostro ministero delle Politiche Sociali.

Oggi vi parlerò di cosa ha cambiato la mia vita nel periodo pre covid e nel corso del covid. È stato un bel viaggio.

PRE COVID

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Comincerò da come era la scuola pre-covid, da come la vivevo io entro la nostra cultura, entro la mia comunità e nel mio paese.

Non vi ho ancora detto che vivo in Pakistan, un Paese in cui la maggioranza delle scuole usa un metodo di studio meccanico che impedisce di essere creativi e limita la possibilità di pensare con la propria testa. È una scuola dove   non vi danno mai la possibilità di applicare ciò che vi hanno insegnato. E siccome io mi sono arrangiata da sola a mettere in pratica quello che avevo imparato, so bene cosa voglia dire non avere la possibilità di farlo in una scuola dove ti chiedono solo di ripetere quello che ti dicono, mai di applicarlo.

Così nel periodo pre-covid lo studio a scuola per me è sempre stato imparare qualcosa e dimenticarlo dopo il test.

Quindi poca possibilità di pensare con la mia testa e ben poca creatività.  Una situazione comune a tutti gli studenti in Pakistan.

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E ora vengo ai social media e agli adolescenti. I social media sono un altro elemento molto limitante quando non sono bilanciati da nient’altro, da nessuna attività nel curricolo scolastico.  Se guardo ai ragazzi che conosco usano tutti piattaforme social come Tik ToK, Snapchat, Youtube, Instagram e molte altre fra quelle più popolari e dove si ritrova la maggior parte dei ragazzi. Quando non c’è nulla a scuola che li interessi si rifugiano tutti lì.

 Oggi invece sarebbe importante che la scuola creasse interesse per ciò che servirà a ciascuno di noi per la nostra futura carriera, invece siamo costretti a studiare cose che dimentichiamo il giorno dopo

 Quindi, in Pakistan se uno fa tutto il percorso scolastico prima di andare all’Università, esce senza avere idee chiare, perché non ha mai avuto possibilità di sperimentare e applicare quello che gli avevano insegnato, non ha mia avuto strumenti per capire cosa gli potesse accadere in futuro.

DURANTE IL COVID

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Questa era la situazione pre-Covid. Ora come ha influito su di me e sul mio apprendimento il Covid-19? E come mi ha aiutato a ri-immaginare l’istruzione, a capire cosa significa imparare.

Allora a marzo 2020, quando le scuole chiudevano per la pandemia mia madre mi ha presentato Coursera, una piattaforma online che offre corsi online. È stata una scoperta. Il primo corso di Coursera mi ha aiutato a capire cosa significa studiare e apprendere. Prima per me era solo studiare qualcosa e poi dimenticarlo dopo averlo scritto su un quaderno.

Ma quando ho preso parte a quel corso online mi si è aperta una prospettiva molto diversa, ho cominciato a capire cosa significa studiare e apprendere, e come devo applicare ciò che ho appreso.  Ed è stato molto utile applicare nuove conoscenze, metterle in pratica!

Gli istruttori di quel corso usavano metodi completamente diversi da quelli di scuola, e mi hanno dato la possibilità di autorealizzarmi. Questa opportunità di apprendimento mi ha davvero cambiato la vita, mi ha dato l’opportunità di capire come potevo utilizzare nella mia vita quotidiana le competenze acquisite, e mi ha dato una marcia in più rispetto ai miei compagni, è stato un corso praticamente a livello universitario.

E questo mi ha portato a capire come si può continuare ad imparare per tutta la vita.

Quindi ho svolto diversi corsi ITI, ITI sta per Industrial Training Institutes, e sono stata selezionata per la più prestigiosa Stem School del Pakistan per uno stage e ho anche avuto una borsa di studio. Così ho fatto corsi su argomenti che vanno dal web design all’intelligenza artificiale all’imprenditorialità e tutti questi corsi e tutte le competenze che ho acquisito da questi corsi mi hanno dato la voglia di continuare a sperimentare cose nuove, di continuare a imparare, e acquisire nuove competenze.

E questo enorme cambio di prospettiva, questo guardare all’istruzione da un livello molto diverso – mi ha fatto capire l’importanza delle opportunità che avevo avuto. Altri ragazzi come me non l’hanno avuta. E soprattutto le ragazze della mia comunità non hanno avuto la possibilità di fare le cose che stavo facendo io.

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 E questo perché ci sono ancora molti stereotipi e impedimenti che le ragazze devono affrontare quando si tratta di apprendere e di apprendere competenze.  Ci sono molti stereotipi sull’istruzione femminile, secondo molti le ragazze non dovrebbero andare alla scuola superiore, dicono: “Non è per le ragazze” “Le ragazze devono stare a casa”.  E tutti questi stereotipi ci sono nella mia comunità e mi hanno fatto capire che dobbiamo cambiare queste cose, rompere questi schemi! Le ragazze devono avere le stesse opportunità e le stesse risorse dei ragazzi!

E dobbiamo educare e sensibilizzare maggiormente tutti sul fatto che l’istruzione delle ragazze è importante e che non ci dovrebbe essere differenza fra maschi e femmine, ragazze e ragazzi dovrebbero avere tutti le stesse opportunità e le stesse risorse.

E per provare a raggiungere questi obiettivi ho fatto la mia parte. Ho sostenuto ciò che contava davvero per me.  La nuova prospettiva che avevo acquisito durante il Covid mi ha fatto capire che abbiamo bisogno di educare e responsabilizzare di più le persone, che le famiglie devono dare alle loro figlie e alle loro sorelle tutti i livelli di istruzione.

 La difesa dei diritti delle ragazze non consiste solo nell’andare a raccontare cose alla gente, a leggere qualcosa sui poster o condividere poster per sensibilizzare sui social. È molto più di questo. Significa condividere la propria storia e l’impatto che ha avuto su sé stessi. Significa spiegare attivamente alle persone come possono cambiare e come diventare più coinvolti nella propria istruzione e nei campi scientifici e promuovere questa campagna fra le stesse ragazze.

LA MIA MISSIONE

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La mia missione è diventata quella di portare più opportunità e risorse globali gratuitamente alle ragazze in condizioni disagiate, di sostenerle e incoraggiarle.

E convincere le ragazze e le donne dell’importanza che anche le femmine frequentino gli studi superiori e l’università-

Diapositiva8E così ho creato il Global Creative Hub attraverso il quale cerco di promuovere le competenze per il 21° secolo. In questa missione sono sempre stata sostenuta da mia madre, che si è sposata molto giovane a 17 anni, io sono nata quando ne aveva 18 e lei ha sempre lottato per continuare a studiare anche dopo che si è sposata e ora insegna all’università.  E mi sostiene nell’impresa di aiutare i giovani a rischio a formarsi. In tutto questo mi aiuta anche la mia passione per le discipline STEM.  Con il nostro Global Creative Hub abbiamo l’ambizione di aiutare a cambiare la scuola in Pakistan, far sì che la scuola insegni le competenze del 21° secolo.

C’è un’altra cosa su cui vorrei tornare.

Come ho detto prima, i social media stanno avendo un impatto sulla salute mentale degli adolescenti. E questo accade principalmente perché gli studenti non sono consapevoli di cosa è giusto e cosa è sbagliato e quali sono le competenze necessarie per avventurarsi nel mondo digitale.  Per questo motivo ho creato un’app per la salute mentale che aiuta i ragazzi a identificare l’influenza di fattori esterni sul loro umore e l’obiettivo è principalmente quello di promuovere salute e benessere.

Ci preoccupiamo anche di aprire l’orizzonte dei ragazzi e delle ragazze qui in Pakistan   verso il mondo, così come l’orizzonte si è aperto a me con i corsi Coursera e con i collegamenti con altri Paesi.

Quando sei appassionato di qualcosa, sei in grado di ottenere di più. Per me è stato così.

IN CONCLUSIONE

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Ecco alcuni dei risultati che ho ottenuto:

  • Ho fondato il Global Creative Hub
  • Ho creato MoodUp – una app per la salute mentale
  • Ho lavorato con QuantumBlack (una compagnia di McKinsey)
  • Ho fatto relazioni a convegni
  • Ho collaborato con IBM Z,
  • Sono stata l’organizzatrice di #GirlsInAIPK Hackathon

 

 Un’altra cosa voglio dire, mi sto impegnando per contribuire a realizzare gli obiettivi dell’Unesco per uno sviluppo sostenibile. Io sono impegnata in particolare su 3 obiettivi:1) la riduzione delle disuguaglianze, 2) l’uguaglianza di genere, 3) un lavoro dignitoso per tutti e lo sviluppo economico.

Grazie a tutti per avermi ascoltato. Se volete collegarvi con me, io uso molto Linkedin perché è stato il mezzo attraverso cui ho avuto modo di scoprire circa il 50% delle opportunità che ho avuto, comunque ho anche la mail, sono su Twitter e siamo in grado di raggiungere la mia e-mail o visitare il mio sito sono anche su Twitter.

Di nuovo grazie a tutti, se avete domande sarò felice di rispondere.

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