MINISTERO ISTRUZIONE, PRESENTATO IL PIANO DI INTERVENTO
PER LA RIDUZIONE DEI DIVARI NORD-SUD IN ISTRUZIONE

image013Il 21gennaio la Vice Ministra Anna Ascani ha presentato un Piano di intervento rivolto alle scuole in difficoltà delle Regioni Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia per ridurre i divari territoriali tra Nord e Sud negli apprendimenti degli studenti.

Il piano parte da un’analisi, svolta dal Ministero dell’Istruzione con la collaborazione dell’INVALSI e integrata con i dati a disposizione degli Enti territoriali, sulle difficoltà di apprendimento degli studenti. Si rivolge a due categorie di scuole – a) in difficoltà e b) in forte difficoltà – individuate sulla base delle rilevazioni INVALSI e di ulteriori variabili legate ad altri indicatori, tra cui il livello di autovalutazione che la scuola si assegna, i risultati scolastici e le assenze degli studenti, l’entità dei finanziamenti PON e la quantità e tipologia di progetti, le caratteristiche principali della scuola dal punto di vista strutturale (spazi e infrastrutture).

Gli interventi nasceranno dalla stretta collaborazione tra gli Uffici Scolastici Regionali (USR), gli Enti territoriali e gli Enti di ricerca (INVALSI, INDIRE). Alle scuole individuate verrà messo a disposizione un Repertorio di interventi, cui le istituzioni scolastiche potranno rifarsi, in autonomia e con piena intraprendenza, per coniugare al meglio le misure da realizzare in relazione al contesto e alle risorse professionali, strutturali ed economiche. Inoltre, gli istituti scolastici potranno usufruire di un Cruscotto su piattaforma informatica contenente diversi strumenti di analisi e reso disponibile dall’impresa sociale “Con i Bambini” nell’ambito dell’Osservatorio sulla Povertà Educativa Minorile.

Il Piano

Il piano di intervento inizialmente sarà intrapreso solo con le regioni Campania e Sicilia.

La fase preliminare prevede un confronto con gli Uffici Scolastici Regionali e gli Assessori competenti delle regioni interessate per:

  • analizzare i dati e gli interventi ad oggi in campo;
  • approfondire l’analisi della situazione con i dati a disposizione dell’INVALSI;
  • integrare l’analisi con i dati a disposizione del Ministero dell’istruzione e degli Enti territoriali;
  • coordinare i progetti in atto e in sviluppo;
  • concordare alcuni obiettivi di processo e di risultato nel medio termine.

Obiettivi

l’attenzione è intenzionalmente posta su pochi obiettivi ed è orientata su quattro aree fondamentali:

  1. le competenze chiave (la cittadinanza);
  2. gli apprendimenti (l’alfabeto di base);
  3. la varianza dei risultati (le pari opportunità);
  4. l’effetto scuola (il valore aggiunto della scuola).

Individuazione delle scuole

L’elaborazione dei dati disponibili ha permesso di individuare due gruppi di scuole:

  1. scuole in forte difficoltà, in cui mediamente il 45% degli alunni di 3^ secondaria di 1° grado ( grado 8 INVALSI) in entrambi gli anni scolastici e in tutte le materie considerate non raggiungono livelli adeguati;
  2. scuole in difficoltà, in cui mediamente il 30% degli alunni di grado 8 in entrambi gli anni scolastici e in tutte le materie considerate non raggiungono livelli adeguati. Gli alunni non raggiungono livelli adeguati quando si posizionano al di sotto del livello 1 e 2 per Italiano e per Matematica, pre-A1 e A1 per Inglese-lettura e Inglese-ascolto.

 Prime analisi

Per ora si sono indirizzate le analisi su quattro aspetti fondamentali, che prefigurano ambiti di intervento:

  1. il contesto: la situazione socioeconomica e familiare degli studenti;
  2. l’autoanalisi: la percezione delle difficoltà da parte delle stesse scuole come base iniziale per intraprendere percorsi di miglioramento;
  3. gli studenti: la presenza a scuola e l’interesse alla frequenza;
  4. la comunità professionale: la composizione e la formazione dei docenti e dei dirigenti;
  5. le risorse: la disponibilità economica a disposizione delle scuole.

Gli interventi

Il Piano non segue una corrispondenza lineare e diretta fra analisi centrale (Ministero dell’istruzione) ed intervento locale (Scuola). Per valorizzare le scelte delle scuole, si presenterà un repertorio di interventi (in collaborazione con INDIRE) da cui le scuole intenzionalmente individueranno quelli più significativi rispetto alla loro realtà. Per ora gli interventi all’interno del repertorio sono i seguenti:

  1. Condivisione di buone pratiche
  2. Cura della didattica
  3. Miglioramento delle competenze ( cognitive e non cognitive)
  4. Sostegno all’autonomia e ai docenti
  5. Rimozione degli ostacoli
  6. Interventi strutturali ed infrastrutturali

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