Eccellenza e Plusdotazione (giftedness): dai presupposti teorici alle realtà operative

Premessa

Il tema della Plusdotazione sta conoscendo un rinnovato interesse nella pubblicistica specializzata e non e tra i formatori, anche a seguito dell’attenzione data alla questione del merito dei singoli studenti e alle modalità per poterlo realizzare. Già prima della pandemia, alcune Agenzie private e Ong avevano avviato attività in questo campo rivolgendo la propria attenzione alle famiglie dei ragazzi interessati: le famiglie rappresentano, del resto, la parte di società civile fin qui più reattiva al problema.

Numerose ricerche infatti hanno messo in luce come una Plusdotazione non si accompagni necessariamente ad elevate prestazioni scolastiche e che, anzi, quando i docenti non hanno strategie per riconoscerla e valorizzarla in modo opportuno, è accresciuto il rischio di disattenzione in classe nella scuola dell’infanzia e primaria, ma anche di dispersione e drop-out nel caso della scuola secondaria di primo e secondo grado. Diventa quindi cruciale poter contare su strumenti per riconoscere gli alunni e le alunne con Plusdotazione e mettere a fuoco strategie per valorizzare questa tipologia di studenti all’interno del contesto di classe.

Pertanto anche la ricerca guarda con crescente interesse alla questione: in particolare, l’ambito sociologico-psicologico vede nel nostro Paese attivi 4-5 centri che coinvolgono giovani ricercatori e accademici.

Il mondo interno alla scuola è invece prevalentemente assente, con l’eccezione delle poche scuole legate in reti ai centri accademici e in misura minore alle agenzie private attive in questo campo. Risultano assenti, in particolare, i movimenti legati alle organizzazioni della dirigenza scolastica e, soprattutto, degli insegnanti, che peraltro in alcuni casi esprimono perplessità se non ostilità.

Dal punto di vista del quadro normativo – decisivo per incrementare significativamente le attività nel campo – si sono registrati accenni al tema nelle circolari sulla inclusione dal 2012 al 2018, fino ad arrivare alla costituzione di un CTS con l’ipotesi del rilascio di Linee Guida. Tutto fermo però al momento dopo il Covid.

ADi ha avviato una ampia ricognizione delle esperienze internazionali, con specifica attenzione a quanto proposto da OCSE con una innovativa ricerca del  2022 sul tema della Plusdotazione (Giftedness). Gli esiti di questa rassegna della letteratura internazionale evidenziano come le esperienze in diversi Paesi si stiano progressivamente incrementando, differenziando e articolando: in particolare, nell’Est Asia si sta realizzando un deciso e significativo investimento. Non mancano alcune importanti esperienze anche in Europa, sebbene all’interno di contesti spesso più reticenti e che tendono a ricondurre la Plusdotazione all’interno dell’ambito dell’inclusione e dei diritti. In particolare gli studi dell’associazione ECHA (European Council for High Ability ) con sede nei Paesi Bassi, indica l’espansione di questo tema anche in Europa: I Paesi Bassi e le Fiandre sono stati e rimangono all’avanguardia delle ricerche accademiche e delle pratiche, ma anche il Centro e l’Est Europa mostra una significativa vivacità e interesse in una chiave simile a quella dell’Est Asia. L’Italia però sembra particolarmente assente e in ritardo su questo tema.

Una ampia rassegna di materiale in proposito è stata collocata nel sito elearning dell’ADi in preparazione alle due mobilità Erasmus svoltesi rispettivamente a Dublino e Bruges nella primavera 2023.

Il corso di formazione ADi

Obiettivo del corso è riprendere, rilanciare e proporre il tema della Plusdotazione al fine di sensibilizzare le componenti del mondo interno alla scuola con una logica prevalente di informazione e motivazione. Il corso si rivolge in particolare agli operatori della scuola (insegnanti, dirigenti scolastici, rappresentanti delle reti di scuole) con una preliminare informazione sulla definizione del tema e delle esperienze nazionali e internazionali.

La proposta formativa vuole innanzitutto chiarire cosa si intenda per Plusdotazione ed eccellenza. Il corso intende presentare alcuni degli strumenti di identificazione ad oggi disponibili, evidenziare alcune caratteristiche di contesto che possono facilitarne l’individuazione e presentare i principali modelli didattici di valorizzazione della Plusdotazione per studentesse e studenti all’interno delle classi. Nella prima parte del corso verrà svolto un excursus sulle scelte in questo ambito compiute dai sistemi di istruzione italiano, di alcuni Paesi europei ed extra-europei. Poi, verranno proposti alcuni modelli operativi da utilizzare all’interno delle scuole dei singoli partecipanti ai corsi.

Le scuole o reti di scuole potranno scegliere il numero e il tipo di incontri da richiedere in relazione alle finalità da perseguire e al loro livello di interesse e potenziali capacità ad intervenire su questo tema.

Programma 

  • Introduzione al tema ed esperienza ADi Erasmus con B.Fiore ricercatrice ADI-Univ Bicocca
  • Presupposti teorici e individuazione soggetti plusdotati – M.A. Zanetti  professoressa Univ. Pavia  
  • Eccellenza e Plusdotazione – P.Barabanti ricercatore ADI-Invalsi
  • Possibilità di organizzazione nella scuola con attività mirate alla valorizzazione della Plusdotazione – O.Castellano, dirigente Istituto Comprensivo Falcone Copertino (Lecce)
  • Il ruolo insegnante di gestione del tema – resp. Plusdotazione ITC Gadda Paderno Dugnano (Milano)
  • Un esempio pratico di articolazione dell’insegnamento – A.Novello prof.ssa Univ. Padova, esperta Plusdotazione in lingue straniere

Per informazioni e per un progetto formativo personalizzato con allegato preventivo:

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