La rete europea per lo sviluppo delle competenze di base EBSN (https://basicskills.eu/) sta pubblicando una nuova serie di risorse, progettate per sostenere i responsabili politici e gli educatori che lavorano nel campo dell’educazione degli adulti e sono coinvolti nell’iniziativa Upskilling Pathways (raccomandazione europea sui Percorsi di miglioramento del livello di competenze).
Le “Capacity Building Series” costruite da EBSN su EPALE intendono contribuire ad aumentare il livello di conoscenza e comprensione delle parti interessate in quei paesi dell’UE che stanno pianificando l’implementazione di percorsi di riqualificazione all’interno dei loro sistemi nazionali. Consisteranno in una serie di unità costruite come risorse educative aperte (OER) che sosterranno principalmente i responsabili politici nel settore dell’apprendimento degli adulti, a livello locale, regionale e nazionale, nonché coloro che lavorano nelle istituzioni europee attive nel settore.
La prima unità pilota ha titolo “Competenze di base e IFP”. L’elenco preliminare delle unità OER da lanciare durante il 2018 include i seguenti temi:
- Alfabetizzazione numerica: come e perchè
- Alfabetizzazione e abilità digitali
- Apprendimento sul posto di lavoro
- Apprendimento della famiglia
- Competenze di base per i migranti
- Competenze di base nell’educazione carceraria.
Sulla base di queste OER, EBSN svilupperà successivamente la struttura di un corso, con sistemi di valutazione e qualifiche virtuali (badge).
EBSN desidera sentire i vostri commenti sui loro piani di lavoro. Avete suggerimenti per temi aggiuntivi? Che tipo di corsi MOOC vorreste che creassero? Chi dovrebbe essere il gruppo target? Avete suggerimenti per risorse di buona qualità che dovrebbero essere incluse nelle future unità OER? Contiamo sulla vostra collaborazione!
Speriamo anche che trascorrerete un po’ di tempo a studiare la prima unità pilota e che completerete anche il breve sondaggio seguendo il link sottostante: https://ec.europa.eu/eusurvey/runner/EBSN_Capacity_Building_Series
E, naturalmente, non esitate a aggiungere commenti a questo blog: https://ec.europa.eu/epale/en/content/ebsn-launch-open-educational-resources-stakeholders-upskilling-pathways-initiative
LA PRIMA UNITA’ PILOTA
La prima unità delle Capacity Building Series, come detto, si concentra sulle competenze di base e sull’IFP. Illustriamo di seguito una delle tante risorse che si trovano in questa ricca prima unità pilota.
COSA È NECESSARIO CHE LE PARTI IN GIOCO CONOSCANO RIGUARDO ALLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI BASE NELL’EDUCAZIONE PROFESSIONALE
18/12/2017 Di Helen Casey
LINK: https://ec.europa.eu/epale/en/blog/what-do-all-stakeholders-need-know-about-basic-skills-within-vet
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Contesto politico
Migliorare le competenze di base all’interno dell’istruzione e formazione professionale (VET)[1] è utile per raggiungere più obiettivi politici in un colpo solo. Il quadro generale, all’interno del quale muoversi, viene fornito dalla nuova agenda delle competenze per l’Europa (giugno 2016), all’interno dell’agenda, si trova la raccomandazione Upskilling Pathways: New Opportunities for Adults (dicembre 2016)[2]. Questa iniziativa mira a riqualificare gli adulti, consentendo loro di raggiungere livelli maggiori di istruzione e formazione e permettendo il raggiungimento di nuove qualifiche. Riuscire a integrare le competenze di base nell’ambito dell’IFP[3] può migliorare contemporaneamente i risultati sia nella formazione professionale sia nei livelli di competenze di base. Questo documento introduce alcuni degli elementi necessari per ottenere un’integrazione di successo delle competenze di base nell’educazione e formazione professionale e illustra alcuni dei problemi correlati.
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Il problema
Sappiamo che per quasi 70 milioni di adulti in Europa, le attività quotidiane collegate con le competenze di base possono essere problematiche[4]. Gli adulti hanno inoltre bisogno di sviluppare le abilità di base specifiche richieste per un determinato lavoro, nonché quelle necessarie a ottenere le qualifiche professionali. Sapere leggere e scrivere, spesso in forma digitale, è fondamentale per integrarsi nel mondo del lavoro. Non è sufficiente avere solo abilità tecnico pratiche, in quanto tali competenze devono essere applicate in un ambiente di lavoro all’interno del quale si utilizzano testi scritti. Questi stessi luoghi di lavoro offrono una gamma di strumenti per eseguire operazioni numeriche in modo digitale, ma l’uso di questi strumenti spesso richiede un livello più sofisticato di abilità di calcolo nell’operatore[5]. La maggior parte delle qualifiche professionali richiede ai discenti[6] di dimostrare il raggiungimento di determinati livelli nelle competenze di base, attraverso il completamento di compiti pratici e scritti, che presuppongono la comprensione di concetti teorici rilevanti. Pertanto, tutti i percorsi IFP richiedono competenze di base, mentre molte delle nostre comunità di discenti hanno livelli di competenze di base più bassi rispetto a quelli richiesti dall’IFP. In breve: bassi livelli di competenze di base possono essere un ostacolo alla partecipazione e al successo nell’istruzione e formazione professionale[7].
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Integrare le competenze di base e IFP: i vantaggi
Il problema è abbastanza semplice, ma la soluzione può essere piuttosto impegnativa. Una volta che siano messe in atto soluzioni efficaci, tuttavia, i benefici saranno duplici: è probabile che il tasso di successo diventi più elevato sia nella IFP sia nei livelli di competenze di base. In apparenza, la soluzione più semplice potrebbe essere quella di offrire un’istruzione relativa alle competenze di base separata, che si collochi prima o in parallelo rispetto al programma professionalizzante. Tuttavia, si è visto che questa soluzione è molto meno efficace rispetto ad un’offerta educativa che integri le competenze di base nell’istruzione IFP[8]. Trovare i modi migliori per integrare le due formazioni è fondamentale per ottenere successo.
I motivi per cui la separazione delle due istruzioni non funziona sono molteplici. Quando i corsi sono tenuti separati gli studenti hanno difficoltà a trasferire le competenze acquisite dalla classe al luogo di lavoro. Inoltre, i contenuti dei corsi di base, quando tenuti separati, non si focalizzano sulle competenze necessarie per il successo professionale. Esiste anche un problema motivazionale: le persone che desiderano acquisire nuove competenze professionali possono essere riluttanti se devono tornare allo studio della lingua o della matematica, perché tendono ad associare a tali studi ricordi negativi della loro pregressa vita scolastica. Ciò significa che qualora vengano invitati a studiare le competenze di base per poter ottenere l’accesso all’IFP, molti semplicemente rinunciano, piuttosto che affrontare l’imbarazzante “ritorno a scuola”. Oppure possono decidere di non frequentare i corsi sulle competenze di base. Queste sfide motivazionali possono essere superate presentando le competenze di base pertinenti in maniera integrata nei corsi professionalizzanti.
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L’integrazione delle competenze di base può aiutare i migranti
Le questioni motivazionali sono da considerare come uno dei fattori che ostacolano la partecipazione delle persone con basse competenze di base all’istruzione professionale. Altri ostacoli operano a livello del singolo adulto e altri ancora a livello dello stesso programma professionalizzante. Molti programmi di IFP richiedono requisiti minimi necessari di competenze di base. Un rifugiato o un migrante con esperienza professionale acquisita nel paese di origine, potrebbe non avere le competenze linguistiche per accedere a un programma di IFP nel nuovo paese. Questo crea un ostacolo al riconoscimento delle competenze professionali già acquisite e nega l’accesso all’istruzione necessaria per migliorare le competenze linguistiche e professionali. Chiedere a questa persona di imparare la lingua prima di intraprendere il corso professionalizzante richiederebbe tempo e potrebbe avere esiti insoddisfacenti. Se, invece, a questa stessa persona venisse offerta l’opportunità di seguire corsi IFP con competenze di base integrate, sarebbe probabilmente in grado di compiere rapidi progressi in termini di integrazione e occupazione. Gli studenti potrebbero dimostrare le proprie competenze professionali, aumentando l’autostima in sé stessi. Questo discorso ha evidenti implicazioni riguardanti la qualità e l’efficacia dei servizi di orientamento, nonché la necessità di rivedere i requisiti necessari per l’accesso ai programmi di IFP poiché verrebbe messa in atto un’educazione integrata delle competenze di base.
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Integrazione in diversi contesti
Come si può pianificare un’integrazione efficace? Le strategie efficaci per integrare le abilità di base all’interno dell’IFP variano a seconda dei contesti. La formazione sul posto di lavoro[9] necessiterà di soluzioni diverse rispetto all’IFP in un college o in un ente di formazione. La formazione dei dirigenti e dei docenti che lavorano nel campo delle competenze di base e professionalizzanti dovrà essere diversa a seconda dei diversi contesti nei quali si offre la formazione. Tuttavia, la necessità degli studenti di poter accedere all’insegnamento integrato delle competenze professionali e di base si può considerare una costante in tutti i contesti.
6. Implicazioni per i responsabili delle organizzazioni IFP
La sfida per raggiungere l’integrazione è trovare modi per organizzare l’apprendimento che consentano lo sviluppo delle competenze di base in maniera congiunta con l’apprendimento professionale; è necessario intrecciare i due apprendimenti insieme in modo da consentire agli studenti di sviluppare le competenze di base di cui hanno bisogno mentre stanno imparando i diversi compiti professionali. Ciò ha forti implicazioni per i sistemi e le strutture che forniscono IFP. Gli studenti devono poter disporre di due tipi di esperti: quelli con le competenze professionali pertinenti e quelli con esperienza nell’insegnamento delle competenze di base degli adulti. L’orario del programma integrato di IFP è fondamentale per consentire agli insegnanti di formazione professionale e di base di lavorare in modi complementari per soddisfare le duali esigenze degli studenti. I sistemi all’interno dei quali lavorano e i manager responsabili dei loro programmi di lavoro devono facilitare questo incontro. Non si devono richiedere ore aggiuntive di lavoro ai docenti, i professionisti delle competenze professionali e di base hanno bisogno di lavorare in copresenza e questo deve essere consentito nei normali orari di lavoro.
Cosa devono fare i responsabili dei programmi integrati di IFP?
- Pianificare gli orari dei programmi per garantire che gli studenti vengano seguiti sia dagli insegnanti delle competenze di base sia fagli insegnanti delle materie professionalizzanti.
- Garantire che gli insegnanti dei due ambiti abbiano regolari opportunità all’interno dell’orario settimanale di condividere il lavoro che stanno portando avanti con gli studenti.
- Garantire che il progresso dei singoli discenti sia la tematica centrale degli incontri tra insegnanti, e che si lavori insieme per sostenere gli obiettivi di apprendimento delle competenze professionali / di base
- Assicurarsi che, attraverso una serie di attività di sviluppo del personale, gli insegnanti delle competenze professionali e di base sviluppino una comprensione approfondita del lavoro dei colleghi al fine di sostenersi reciprocamente e massimizzare il rendimento degli studenti
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La formazione degli insegnanti nella formazione professionale
Elementi chiave nella formazione degli insegnanti sono una serie di fattori attitudinali che possono influire sia sul successo dell’integrazione delle competenze di base con quelle professionali sia sui risultati conseguiti dagli studenti. Gli insegnanti di competenze professionali e di base hanno bisogno di comprendere e valorizzare le rispettive competenze e i rispettivi contributi che portano al successo dei loro studenti. Nei programmi integrati di IFP, il tema principale è l’apprendimento professionale. Gli insegnanti delle competenze di base devono seguire la struttura del programma professionale. Gli insegnanti professionali devono invece comprendere la necessità di organizzare l’insegnamento delle competenze di base e di conseguenza la necessità di condividere la loro pianificazione per facilitare il ruolo dell’insegnante di base. Il rispetto reciproco, la pianificazione condivisa e la collaborazione sono fattori chiave di successo. Questi punti devono essere affrontati nella formazione del personale.
Cosa devono fare gli insegnanti di formazione professionale nei programmi IFP?
- Sviluppare la comprensione dei requisiti relativi alle competenze di base necessari nella propria area professionale e sviluppare consapevolezza del proprio stile di insegnamento (probabilmente attraverso attività di formazione del personale facilitate)
- Approfondire la conoscenza del lavoro fatto colleghi delle competenze di base con gli studenti che si condividono
- Incontrarsi periodicamente con i colleghi delle competenze di base, condividere problemi e domande sui progressi dei singoli discenti, concordare in modo collaborativo soluzioni e strategie per garantire che tutti gli studenti abbiano successo
- Condividere, il prima possibile a inizio anno, i piani di insegnamento con i colleghi delle competenze di base, per consentire loro di preparare gli studenti ad avere le necessarie competenze per svolgere particolari compiti professionali
E cosa devono fare gli insegnanti delle competenze di base che lavorano nei programmi di IFP?
- interrogarsi sulle necessità relative alle competenze di base dell’area professionale che stanno supportando
- Familiarizzare con tutti gli aspetti del programma di formazione professionale all’interno del quale lavorano, comprese le esigenze dovute allo stile di insegnamento delle materie professionali
- Incontrarsi regolarmente con i colleghi di lavoro, condividere problemi e domande sui progressi dei singoli studenti, concordando soluzioni e strategie per garantire che tutti gli studenti abbiano successo
- Preparare materiali di apprendimento a supporto dello sviluppo delle competenze degli studenti in sincronia con le richieste del programma professionalizzante
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Formazione dei docenti per lo sviluppo delle competenze di base sul posto di lavoro
La formazione del personale sarà diversa qualora abbia luogo sul posto di lavoro. In queste sedi i processi aziendali e non il programma di formazione professionale sono la priorità. In questo contesto, la formazione deve adattarsi alle attività quotidiane dell’azienda. I direttori aziendali e i supervisori sul posto di lavoro dovranno capire cosa stiano facendo gli insegnati delle competenze di base. Un’efficace formazione integrata deve considerare il modo in cui l’azienda opera e di conseguenza, deve sviluppare le competenze di base adattandosi alle pratiche di lavoro quotidiane. I manager aziendali dovranno capire che si possono costruire metodologie efficaci per lo sviluppo delle competenze di base solo lavorando a stretto contatto con i supervisori sui luoghi di lavoro durante le attività quotidiane aziendali.
Sul posto di lavoro, cosa devono fare gli insegnanti di base?
Mantenere i contatti con tutto il personale sul luogo di lavoro per identificare e analizzare le competenze di base necessarie
Osservare l’azienda in azione
Pianificare il programma di apprendimento utilizzando materiali e processi specifici dell’azienda per quanto possibile
Collaborare con i supervisori dei luoghi di lavoro per discutere i progressi degli studenti e le esigenze individuali
Cosa devono sapere i direttori delle società?
Che lo sviluppo delle competenze di base sarà più efficace se avviene a partire da attività ritagliate su misura per lo specifico luogo di lavoro
Che è necessario assicurare all’insegnante delle competenze di base la possibilità di avere libero accesso al luogo di lavoro, per poter effettuare una programmazione efficace
Che l’utilizzo della documentazione e dei processi aziendali come materia prima per contestualizzare l’apprendimento delle competenze di base è un fattore estremamente positivo
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Materiali di supporto per l’integrazione delle competenze di base nell’IFP
Strumenti e materiali di supporto devono essere messi a disposizione degli insegnanti, alcuni di essi possono essere più generici per una particolare area professionale all’interno di un sistema nazionale; ma altri dovranno essere specifici per il contesto specifico in cui si svolge la formazione. A livello nazionale, ad esempio, possono essere messe a disposizione analisi delle esigenze relative alle competenze di base in particolari aree professionali. L’approccio norvegese all’apprendimento sul posto di lavoro è un esempio di questo[10]. Un progetto europeo, DILABS, sta sviluppando un approccio innovativo che tenga conto delle esigenze particolari dell’individuo in un particolare ruolo lavorativo all’interno di una determinata azienda[11]. Il progetto utilizza il video di persone al lavoro per analizzare le competenze di base necessarie a svolgere un particolare ruolo.
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Alcune domande da considerare a livello nazionale
- I servizi per l’orientamento sono consapevoli delle necessità dei diversi campi professionali per quanto concerne le competenze di base?
- È stata messa a disposizione un’analisi delle competenze di base necessarie nelle diverse aree di formazione professionale? Esse sono state adattate alle esigenze linguistiche e valutative delle qualifiche nazionali?
- L’ IFP è incentivata, tramite finanziamenti a integrare le competenze di base?
- È stata pianificata una formazione per i responsabili dell’IFP? Per gli insegnanti delle materie professionali? Per gli insegnanti delle competenze di base? Per le aziende interessate?
- Le parti interessate vengono incoraggiate a utilizzare le risorse offerte all’interno di EPALE?
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Note