Robert D. Putnam e il "Capitale Sociale"

 

CAPITALE SOCIALE

La nozione di capitale fisico si riferisce agli strumenti materiali che aumentano la produttività (di qualunque cosa si tratti, da un cacciavite a un motore). Parecchie decine d'anni or sono, gli economisti ci hanno insegnato a pensare alle abilità e all'istruzione come ad un'altra forma di capitale che può anch'essa aumentare la produttività - il capitale umano. Più recentemente, gli scienziati sociali in molti paesi hanno osservato che le reti sociali (e le regole connesse di reciprocità e fiducia) possono anch'esse avere forti effetti sulla produttività, in senso ampio, e hanno usato il termine capitale sociale per riferirsi a tali effetti.

L'idea centrale è molto semplice: le reti sociali hanno un valore. Hanno un valore per le persone che fanno parte delle reti - è ad esempio dimostrato che il “far rete” è una buona strategia per fare carriera. Fitte reti sociali nei quartieri - grigliate in compagnia o associazioni di vicinato o altro - possono essere un deterrente per la criminalità, recando vantaggio anche a quei vicini che non partecipano alle grigliate o non fanno parte delle associazioni.

I sostenitori dell'interpretazione del “capitale sociale” hanno parlato dell'esistenza di forti correlazioni, in vari paesi, tra vivaci reti sociali e importanti risultati sul piano sociale, quali più bassi tassi di criminalità, maggior benessere infantile, migliore salute pubblica, un'amministrazione più efficiente, riduzione della corruzione politica e dell’evasione fiscale, migliori prestazioni dell'economia di mercato, e così via. Per esempio, diversi sofisticati studi econometrici, effettuati di recente in Italia, hanno mostrato che, tenendo sotto controllo tutti gli altri fattori che si potrebbero ipotizzare come rilevanti, i luoghi caratterizzati da un elevato capitale sociale hanno anche mercati del capitale e del lavoro più efficienti, proprio come predice la teoria. E come io sottolineerò in breve, studi in vari paesi dell'OCSE suggeriscono che il capitale sociale è un importante fattore dei risultati ottenuti sul piano educativo.

Non tutte le esternalità del capitale sociale sono positive. Alcune reti sono state usate per finanziare e servir da tramite al terrorismo, per esempio. Proprio come un'aeronave fisica o la conoscenza della chimica, ad esempio, possono esser usate per scopi distruttivi, così può esserlo anche il capitale sociale. Inoltre, come il capitale fisico e quello umano, il capitale sociale si presenta in molte forme, non tutte fungibili (vale a dire, utili per gli stessi scopi). Un trapano da dentista e una piattaforma per l'estrazione del petrolio non sono interscambiabili, sebbene tutt'e due rappresentino un capitale fisico.

Similmente, è necessario distinguere tra differenti tipi di capitale sociale, come la differenza tra il capitale sociale della “coesione interna” (bonding social capital), costituito dai legami tra persone che sono simili per etnia, età, classe sociale, ecc., e il capitale sociale “che getta ponti” (bridging social capital), costituito dai legami che passano attraverso varie linee di diversità sociale(nota2) . (Ritornerò a questa distinzione fra poco). Ma il punto essenziale è che le reti sociali possono essere un bene di grande valore, sia per gli individui che per le comunità.

Nel mio libro Bowling alone, ho sostenuto che molte forme di legami con la famiglia e gli amici, le associazioni civiche, i partiti politici, i sindacati, i gruppi religiosi, e così via sono in declino negli Stati Uniti già da 30-40 anni a questa parte. Molte persone in altri paesi ritengono che un analogo declino nei legami comunitari si sia verificato anche da loro. Tuttavia, il capitale sociale non è sincronizzato con un singolo metronomo globale, e non so se le tendenze a questo riguardo siano sfavorevoli o no fuori dagli Stati Uniti. Ma qualunque siano le tendenze, è bene prestare attenzione alle reti sociali e alle regole di reciprocità e fiducia, poiché esse sono intimamente collegate alle cose di cui ci preoccupiamo, compresa la coesione sociale.

Per evitare di essere frainteso, vorrei aggiungere, per concludere, che il capitale sociale non è il sostituto di un'efficace politica pubblica, ma piuttosto un suo prerequisito e, in parte, una sua conseguenza. Parlando sul piano ideologico, quella di capitale sociale è un'idea che non appartiene né alla destra né alla sinistra.

In che modo il capitale sociale, nel senso limitativo ed essenziale in cui uso qui il termine - reti e regole di reciprocità e fiducia - è in relazione con la coesione sociale? Dal mio punto di vista, quello di capitale sociale è un concetto più ristretto e più chiaramente definito, che richiama l'attenzione su una componente cruciale della coesione sociale, nel senso di una società giusta, equa, tollerante e ben integrata. Naturalmente, altri fattori oltre al capitale sociale, sono rilevanti per la coesione sociale; ad esempio, un welfare efficiente e politiche antidiscriminatorie sono altrettanto importanti. Così, secondo me un capitale sociale ricco e del giusto tipo può esser considerato come un obiettivo politico intermedio che, se raggiunto, potrebbe aiutare governi e società a progredire verso il più ampio obiettivo della coesione sociale.

nota2.
La distinzione fra due tipi di capitale sociale, cui fa qui riferimento Putnam, risale al sociologo americano Mark Granovetter, il quale però parla a tale proposito di "legami forti", cioè le relazioni che si hanno con i famigliari e con gli amici più stretti, in una parola con tutti coloro che ci sono vicini per parentela o sono a noi sociologicamente simili (per razza, età, sesso, classe sociale, religione, ecc.), e di "legami deboli", cioé le relazioni che si hanno con gli altri in generale, con quelli che sono diversi da noi. Mentre il primo tipo di legami tendono a chiudere le persone all'interno della famiglia e della comunità d'appartenenza, i secondi le mettono in contatto col mondo più ampio, al di là delle differenze (M. Granovetter, "The strenght of weak ties", American Journal of Sociology 78, 1973, pp. 1360-80) (NdT)

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