QUALE EDUCAZIONE PER LA GENERAZIONE ALPHA – ATTI

VII Congresso nazionale ADi - 25-26 febbraio 2023, presso Opera Don Orione, Via della Camilluccia, 120, Roma

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MOZIONE APPROVATA A CONCLUSIONE DEL 7° CONGRESSO DELL’ADI

Il 7° Congresso dell’ADI convocato a Roma nelle giornate del 25 e 26 febbraio 2023, a conclusione dei lavori ha votato il seguente ordine del giorno:

In un mondo che

  • da un lato è sempre più instabile, incerto, complesso e caratterizzato da molteplici fratture, tra cui la frattura ecologica dimostrata dall’uso non sostenibile delle risorse della terra, la frattura economica e sociale evidenziata da disparità macroscopiche nella distribuzione delle ricchezze ancora aggravate dalla pandemia, la frattura politica e civile che appare nel crescere di populismi, polarizzazione e disinformazione di massa, la frattura relazionale che si esplica nelle molteplici forme di intolleranza, di odio, di indifferenza, e la frattura dell’uomo con sé stesso, di cui sono segni il numero crescente di persone che soffrono di disturbi mentali e l’alto numero di suicidi
  • e d’altro lato mostra – negli sviluppi degli ultimi 20-30 anni –segnali tangibili di speranza nella riduzione della povertà estrema, nella riduzione del numero di persone che soffrono di fame o malnutrizione, nella riduzione della mortalità materna e infantile, nella riduzione del numero di bambini non scolarizzati, nella riduzione della produzione di sostanze che distruggono lo strato di ozono, nell’aumento della speranza di vita media, nella prontezza con cui non solo gli Stati ma anche i singoli danno concretamente prova di solidarietà di fronte alle emergenze e nell’impegno delle giovani generazioni per la difesa dell’ambiente, per un’economia e per una società più giuste

noi, insegnanti e dirigenti scolastici dell’ADI, ci impegniamo a dar vita a una nuova narrazione della scuola, basata sul fiorire dell’humanitas. 

Un’humanitas che può fiorire in un clima scolastico positivo, che persegua congiuntamente risultati elevati e il benessere di tutti.

Un’humanitas che può fiorire dando voce e agency agli studenti, alle nuove generazioni che dovranno uscire dalla scuola preparati ad apprendere e preparati per la vita.

Un’humanitas che può fiorire se si stabiliscono priorità e si snelliscono curricoli troppo estesi, puntando a un approfondimento che – negli obiettivi e negli approcci – integri lo sviluppo di traguardi accademico-disciplinari con lo sviluppo di competenze globali e socio-emozionali.

Per questo ci facciamo promotori in Italia di una scuola che persegua congiuntamente gli Obiettivi N 3 (benessere) e N 4 (istruzione di qualità) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, allargando l’attenzione al benessere di tutti gli attori della comunità scolastica. 

Per creare le condizioni che diano vita e concretezza alla nuova narrazione dell’istruzione, l’ADI porterà avanti le priorità a cui ha lavorato in questi anni:

  • promuovere l’autonomia di tutte le istituzioni scolastiche, un’autonomia “connessa” e collaborativa
  • sostenere in particolare la proposta di legge che ADI ha elaborato sugli Istituti Autonomi a Statuto Speciale, ISAS. Gli ISAS vogliono essere “istituti diversamente pubblici” che, dotati di una maggiore autonomia, dispongono delle condizioni per il miglioramento e l’innovazione. La proposta di legge prevede che lo statuto di ISAS possa essere riconosciuto alle scuole pubbliche di tutti i livelli scolastici, con particolare attenzione all’istruzione tecnica e professionale, ai Licei quadriennali, alla riuscita degli studenti delle zone più deprivate e alla valorizzazione dei talenti.
  • continuare a lavorare per istituire, a diversi livelli, una leadership di sistema con il duplice obiettivo a) di sostenere gli istituti scolastici autonomi in una prospettiva ecosistemica, b) di creare una carriera dei docenti che dia loro riconoscimento e nuove prospettive professionali.

Si impegna infine a elaborare e condividere una Carta della “Scuola del Noi” che delinei l’educazione per le generazioni nate in questo secolo.

Il Congresso e le ragioni di un titolo

Il 7° Congresso nazionale dell’ADi, che si terrà a Roma il 25 e 26 febbraio p.v., ha un compito molto impegnativo:  tentare di immaginare e narrare l’educazione di quella che è stata definita la generazione Alpha.

La generazione Alpha (prima lettera dell’alfabeto greco), che segue la generazione Z (ultima lettera dell’alfabeto latino), indica i nati dal 2010 al 2025.  Una generazione diversissima dalle precedenti,  che nasce quando  “app”  diviene la parola dell’anno e iPad e Instagram fanno la loro dirompente comparsa.

Da sfondo alla generazione Alpha c’è la generazione Z,  a volte chiamata post Millennials.  Sono nati poco prima dell’inizio del millennio, in un ambiente che li ha resi insicuri.  Una generazione, insieme a quella Y, per la prima volta più povera dei genitori, che ha vissuto situazioni molto problematiche:  ha dovuto fare  debiti per pagare le tasse universitarie,  è pressata dalla difficoltà di trovare un lavoro. Una generazione che ha sofferto probabilmente più di altre di problemi legati alla salute mentale (aumento di depressione, ansia, suicidi tra i giovani  e giovanissimi).

E ora abbiamo la generazione Alpha, la prima interamente nata nel 21° secolo, in un mondo totalmente digitale, che non sa immaginare come fosse la vita senza iPhone, iPad e App .  Ci sono più di 2,5 milioni di nati Gen Alpha ogni settimana nel mondo, molto meno rispetto alle generazioni precedenti. Entro il 2025 ci saranno quasi 2 miliardi di soggetti Gen Alpha.

Afferma Joe Nellis, Professor of Global Economy alla Cranfield School of Management in Inghilterra,  che sarà una generazione più istruita e più dinamica, più intelligente delle generazioni passate, capace di abbracciare la complessità.

Crede anche  nella loro volontà di avere un impatto sulla società,  sui problemi del mondo di oggi: l’ambiente, la sostenibilità, gli squilibri, la povertà, le disuguaglianze. E’ convinto  che questa generazione, come nessun’altra, si interesserà e vorrà avere un peso sul benessere degli altri.

Di idee simili è Isabella Fumagalli, Head of Territory for Insurance in Italy di BNP Paribas Cardif  che sostiene :”I nati dal 2010 in poi riescono a rompere completamente gli schemi, regalandoci una vera e propria ‘ri-generazione’ umana che sovverte gli stereotipi di genere, supera le diversità culturali e difende il pianeta. Non sono solo semplici “nativi digitali” ma soprattutto “nativi social”, costantemente immersi tra vita reale e vita virtuale, esattamente la dimensione della nuova normalità.”

Joe Nellis , continuando nella sua analisi, sostiene  inoltre che i soggetti Gen Alpha    potenzialmente   staranno meglio della generazione precedente.  Nati in famiglie più piccole, impiegheranno più tempo ad assumersi le responsabilità degli adulti, rimarranno nell’istruzione per periodi più lunghi, entreranno a far parte della forza lavoro più tardi,  avranno figli più tardiMolti vivranno fin oltre 100 anni.

Per quanto riguarda l’istruzione,  gli Alfa  eviteranno un’istruzione ampia, un eccesso di nozioni, preferendo lo specialismo e   la profondità  su argomenti e nicchie. Prendere un master sarà la norma.

E conclude Nellis chi gestisce l’istruzione dovrà adattarsi!

Le poche ricerche sui Gen Alpha sono di norma concordi nel proporre questa visione sostanzialmente ottimistica e totalmente diversa rispetto alle generazioni che l’hanno preceduta.

Come la scuola saprà adattarsi alle esigenze, aspirazioni e nuovi modelli di questa generazione è  impresa  non semplice. Un salto culturale che dovrà mettere, volente o nolente,  davvero l’agency degli studenti al centro. Forme innovative di auto apprendimento e modalità totalmente diverse di valutazione. Diventerà insostenibile, ad esempio, pretendere che non si usi internet negli esami, sarebbe come chiedere l’ora senza fare usare l’orologio, afferma Sugata Mitra.

 

Il 25° anniversario di ADi e la conclusione della lunga presidenza di Alessandra Cenerini

Questo 7° Congresso celebrerà un’altra importante tappa: il 25° anniversario di ADi e la conclusione della lunga presidenza di Alessandra Cenerini.

Alessandra Cenerini, una delle fondatrici di ADi,  ha guidato l’Associazione dalla sua creazione ad oggi, attraverso fasi  molto impegnative, che hanno delineato  il carattere  assolutamente originale  di ADi nel panorama culturale italiano. Un’associazione  proiettata da subito  in una visione globale dell’educazione,  che ha anticipato ed elaborato proposte ancora oggi visionarie.

Guardando agli inizi, si possono tracciare 4 fasi di ADi lungo questi 25 anni, cadenzate dai suoi  Congressi.

La prima fase (1998-2003) è stata caratterizzata soprattutto  da una riflessione/ricerca  sugli elementi fondanti la professione docente al fine di restituirle dignità e prestigio sociale. Ha perseguito una nuova professionalizzazione attraverso: a) la rivendicazione ed elaborazione  di un nuovo stato giuridico  ; b) la formulazione del codice etico-deontologico  e degli standard professionali della docenza.

La seconda fase (2003-2013) ha visto l’apertura e l’allargamento di ADi a tutte le professioni che svolgono compiti specifici nell’istruzione: la dirigenza scolastica, la  funzione ispettiva, la docenza universitaria e la ricerca educativa. In questa periodo ADi abbraccia la decentralizzazione dell’istruzione varata nel 2001 dal nuovo Titolo V della Costituzione, e in relazione ad essa dedica particolare attenzione all’Istruzione e Formazione Professionale regionale e alla sua connessione all’Istruzione Professionale statale.  L’ADi intanto intreccia relazioni internazionali, avviando un’azione sistematica di ricerca comparata a cui viene data visibilità con l’annuale seminario internazionale, e una puntuale informazione sulle indagini internazionali PISA, PIRLS e TIMMS. Sarà questo carattere internazionale il tratto sempre più distintivo di ADi nel panorama culturale e dell’associazionismo professionale italiano

La terza fase (2013-2020)  accentua l’attenzione sull’autonomia scolastica, di fronte alla persistente burocratizzazione delle scuole, ed  elabora una vera e propria proposta di legge: gli ISAS, Istituti Scolastici ad Autonomia Speciale.  Sul versante della valutazione vengono seguiti con grande interesse gli sviluppi di PISA- con la traduzione italiana di tutti i Focus-  e dell’INVALSI.  Viene approfondita  la tematica della differenziazione della carriera docente e la creazione di figure  di leadership  oltre la dirigenza scolastica, a sostegno della valorizzazione della docenza e dell’autonomia delle scuole, anche con riferimenti   specifici ad altri Paesi, quali Singapore, Inghilterra, Australia. Prendono grande sviluppo i progetti europei  proposti da ADi o con la sua partecipazione.

La quarta fase  (dal 2020 ad oggi)   si apre nel 2020 con la pandemia, che sconvolge a livello globale il modo di fare scuola, aprendo nuovi scenari, tra cui l’accelerazione della digitalizzazione, insieme alla consapevolezza dell’importanza della scuola come luogo di socializzazione.

ADi, attraverso originali elaborazioni e i suoi seminari internazionali,  ha cercato di esaminare  in che modo la scuola possa e debba rapportarsi ai nuovi scenari,  e ha lanciato  una nuova narrazione dell’istruzione, che immagina:

  • ecosistemi di apprendimento;
  • scuole senza pareti;
  • un ‘autonomia scolastica connessa” a livello locale, nazionale  e globale,  fondata sulla collaborazione, e non la competizione, fra scuole;
  • la responsabilità condivisa fra le scuole nei confronti dell’istruzione di un intero territorio;
  • la sostenibilità dei curricoli vs la loro bulimia;
  • l’imprescindibile unione nella scuola di 2 obiettivi dell’Agenda 2030: il n.3 (salute/benessere) e il n. 4 ( educazione di qualità);
  • last but not least, la valorizzazione dell’”agency” degli studenti, del loro protagonismo nel proprio apprendimento, del potere di apprendere insieme.

Infine  l’esigenza che la scuola faccia i conti, in positivo e in negativo, con  l’accelerazione della digitalizzazione, che le sarà comunque, volente o nolente,  imposta dalla generazione Alpha.

 E si aprirà per ADi la 5^ fase

Il Congresso è chiamato ad eleggere il nuovo Presidente Nazionale. Il Direttivo ADi propone all’unanimità Maria Teresa Siniscalco

Il Consiglio Direttivo di ADi, preso atto della volontà irrevocabile di Alessandra Cenerini di non ricandidarsi in questo settimo Congresso, ha accolto con grandissimo apprezzamento la proposta di Maria Teresa Siniscalco come nuova Presidente nazionale e la sottoporrà come indicazione unanime alla votazione del Congresso.

Mimma Siniscalco collabora con ADi quasi dalla sua nascita, ed è stata presente nei vari seminari internazionali sia come relatrice che come coordinatrice di sessione.

Siniscalco si è occupata per anni di indagini internazionali  ed è  collaboratrice esterna dell’INVALSi e formatrice.

Con lei si manterrà e si accentuerà la caratteristica internazionale di ADi, per i suoi collegamenti  a livello globale e, non per ultimo, perché vive a Parigi!

A lei  vanno gli auguri più sinceri del Consiglio direttivo e in particolare della presidente storica Alessandra Cenerini che in lei vede con entusiasmo la possibilità per ADi  non solo e non tanto di continuare la strada intrapresa ma di ricevere una nuova vitale energia e creatività.

QUALE EDUCAZIONE PER LA GENERAZIONE ALPHA

VII Congresso nazionale ADi – Roma, 25-26 febbraio 2023
Presso Opera Don Orione, Via della Camilluccia, 120, 00135 Roma RM

PROGRAMMA

1^ Sessione, sabato pomeriggio 15-19 (in seduta pubblica dalle 15alle 18)

15:00 Inizio lavori, nomina del presidente del Congresso e del segretario del Congresso
15:15 Quale educazione per la generazione Alpha. Relazione congressuale Alessandra Cenerini, Presidente nazionale ADi uscente
15:45 Differenziazione delle retribuzioni e delle carriere dei docenti Tito Boeri, ordinario di economia del lavoro, Università Bocconi, Milano
16:05 Ecosistemi di apprendimento e connessioni virtuali Lene J. Lange, Fondatrice e Ceo di Autens, socia onoraria ADi
16:25 Autonomia regionale differenziata e autonomia scolastica Carlo Marzuoli, già ordinario di Diritto Amministrativo, Università di Firenze
16:45 Coffee Break
17:00 Alcune linee programmatiche per il prossimo triennio Maria Teresa Siniscalco, candidata alla presidenza ADi
17:15 Interventi dei partecipanti
Inizio seduta riservata ai delegati ADi
18:00 Relazione, discussione e approvazione del Bilancio
19:30 Cena

2^ Sessione, domenica mattina 9:00-12:30 (in seduta riservata ai delegati ADi)

09:00 Relazione, discussione e approvazione del nuovo Statuto
09:30 Elezione della Commissione elettorale 
09:40 Pubblicazione delle candidature per le elezioni di: Presidente nazionale, Tesoriere nazionale, Revisori dei Conti, Consiglio dei probiviri
09:50 Operazioni di voto a scrutinio segreto
10:30 Spoglio delle schede
11:00 Proclamazione degli eletti
11:15 Coffee Break
11:30 Proposta e approvazione della mozione finale del Congresso
12:30 Pranzo

Come raggiungere la sede

Dalla Stazione Termini in Piazza dei Cinquecento, prendere la Metro A (Battistini), scendere a Lepanto e prendere il Bus 990 Staz.ne Monte Mario (Fs-Fl3). In 25 min (20 fermate) si arriva alla fermata Camilluccia/De Amicis.

Modalità di partecipazione

Ci sono 3 modalità di partecipazione:
1. SESSIONE RISERVATA AI DELEGATI AL CONGRESSO
Ciascun associato ha ricevuto informativa su come partecipare. Le iscrizioni per la parte riservata sono chiuse.
2. SESSIONE PUBBLICA, APERTA A TUTTI
La sessione pubblica è ad accesso libero e gratuito ma chiediamo cortesemente di registrarsi a questo link per consentirci di organizzarci e per un più agevole invio degli attestati:
3. SESSIONE PUBBLICA, APERTA A TUTTI VIA ZOOM WEBINAR
La sessione pubblica via Zoom è ad accesso libero e gratuito a questo link: https://us06web.zoom.us/j/87836451296?pwd=cnRoc3Q4WGFmeWxJVjdCN1dlQUgyQT09
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