CONOSCERE, RIDURRE, PREVENIRE
LA VIOLENZA NELLA SCUOLA
Il corso è rivolto sia alla scuola secondaria di 1° e 2° grado, sia alla scuola primaria, nella quale il problema si presenta in una fase cruciale ed è più suscettibile di significativi miglioramenti. E’ un corso che riveste fondamentale importanza, perché mette la scuola in grado di conoscere e affrontare una questione ancora troppo trascurata, ma in crescente e preoccupante diffusione. Il corso è stato collaudato in precedenti esperienze ed è in grado di fornire efficaci strumenti sia di analisi che di intervento con ripercussioni positive sull’insieme del processo educativo.
Prima opzione: Corso di base
1 incontro
1^ PARTE
La violenza a scuola: conoscerla, comprenderla, riconoscerla
• scuola e violenza: il problema generale;
• la struttura della relazione di prevaricazione-vittimizzazione: prevaricatore, vittima, assistenti del prevaricatore, osservatori; situazioni episodiche e situazioni ripetute e prolungate;
• la costruzione dell’identità come autoaffermazione mediante vessazione; il bisogno di esercitare il dominio sull’altro come componente della struttura di personalità;
• la forza aggregativa dell’atto vessatorio: tragressività-aggressività e senso di appartenenza;
• la “sospensione dell’empatia” e il “disimpegno morale“: la scarsa propensione all’empatia e le forme di disimpegno morale;
• tipologie di studenti violenti, tipologie di vittime: le tipologie, situazioni più evidenti e più nascoste, indizi per il riconoscimento di situazioni di vittimizzazioni in atto.
2^ PARTE
Che fare? Inquadramento:
• i mutamenti in atto nella società e nella famiglia: la progressiva “perdita di strutture” esterne e interne;
• indeterminatezza di riferimenti su cui costruire la propria identità: il problema generale della costruzione dell’identità nel bambino, nel preadolescente, nell’adolescente e la sua specificità oggi;
Le azioni
• fattori di rischio e fattori di protezione: organizzazione e clima della scuola, orientamento di contrasto della prevaricazione; il problema dell’insuccesso scolastico;
• la gestione della disciplina: le regole come protezione-costrizione;
• l’interiorizzazione di strutture ben regolate; le regole come promozione dell’appartenenza; la buona utilizzazione del Regolamento di disciplina: il valore della sanzione: il riconoscimento della propria colpa; protocolli d’azione in caso di situazioni di bullismo: l’azione rivolta ai prevaricatori, l’azione rivolta alla vittima, l’azione rivolta alla classe;
• la “buona comunicazione“: fermezza e comprensione; capacità di ascolto come riconoscimento senza riserve della persona; fiducia nel valore della buona comunicazione; strutture della comunicazione e strutture di personalità: conoscere il proprio modo di porsi nella comunicazione;
• le due grandi dotazioni educative: empatia e riflessività come “antidoti” della prevaricazione: portare i ragazzi a sentire l’altro nel suo bisogno di riconoscimento, aiuto e vicinanza; costruire la coscienza morale: il diritto di tutti e la ribellione contro l’ingiustizia della prevaricazione;
• indicazioni per le attività rivolte agli studenti: la discussione strutturata su casi di bullismo, teatro, giochi di ruolo, costruzione di video, ecc..
Per informazioni e per un progetto formativo personalizzato con allegato preventivo:
Telefono
051-3169802
E-mail
ufficio@adiscuola.it
[stextbox id=”info”]Torna al catalogo dei corsi[/stextbox]