N.Chambers – Connettere la scuola con il mondo del lavoro per allargare orizzonti e aspirazioni

Atti del Seminario internazionale ADi "A rischio di dispersione" - 8 maggio 2023

Buongiorno. Mi chiamo Nick Chambers.

Vi presenterò brevemente quello che fa la nostra associazione, una charity.

Prima, però, lasciatemi dire che sono stato un insegnante anch’io. Ho insegnato scienze e tecnologia in una scuola inglese. Sono diventato insegnante perché mio padre era insegnante. Era un insegnante brillante e ha vinto premi per l’insegnamento. Io non ero come lui, me la cavavo, ma non ero come lui. Ma una cosa l’ho fatta. Ho portato nella scuola persone del mondo del lavoro, per mostrare ai bambini che cosa avrebbero potuto fare da grandi e per risvegliare in loro la voglia di impegnarsi per realizzare il loro futuro.

E posso assicurarvi che questi incontri generavano sempre grande motivazione e entusiasmo nei ragazzi e nelle ragazze.

Dopo sette anni ho lasciato la scuola, ma non ho abbandonato l’interesse per l’istruzione e ho creato questa associazione benefica per aiutare gli insegnanti a tessere rapporti proficui tra scuola e mondo del lavoro.

Education&employers

La nostra associazione è nata nel 2009, circa 14 anni fa, proprio con la finalità di mettere in relazione istruzione e mondo del lavoro. È importante chiarire che queste relazioni partono sempre dalle esigenze del mondo della scuola, non avviene mai il contrario. L’obiettivo è di ispirare, motivare, far sì che i bambini e i ragazzi sviluppino tutte le loro potenzialità. Mi riferisco in particolare a quelli che provengono da contesti svantaggiati, perché è soprattutto a loro che mancano modelli ed esperienze di riferimento.

Nel corso degli ultimi 14 anni, abbiamo condotto numerose ricerche per capire l’importanza di queste connessioni fra scuola e mondo del lavoro e abbiamo redatto oltre settanta rapporti. Quello che abbiamo scoperto è che quando bambini e ragazzi hanno la possibilità di incontrare persone del mondo del lavoro i loro orizzonti si allargano, le loro aspirazioni aumentano, gli stereotipi di genere vengono messi in discussione.

Quando dico mondo del lavoro intendo qualsiasi lavoro: amministrazione pubblica, associazioni private del terzo settore, ospedali, musei, insomma l’intera gamma dei mestieri e delle professioni.

L’aspetto più significativo del nostro lavoro è l’aumento della motivazione, quella sorta di intimo desiderio che spinge a fare le cose.  Stiamo cercando di capire come motivare i bambini a fare le cose da soli, non perché glielo si dice, ma perché sono mossi dalla propria spinta interiore.

Uno dei risultati più importanti delle nostre ricerche, peraltro ampiamente citato, riguarda i NEET, i ragazzi che non sono né a scuola, né nel lavoro né in formazione. È stato esaminato un campione di giovani tra i 19 e i 24 anni. È stato chiesto loro: “Che esperienze hai avuto quando eri a scuola?” E il 26% di quelli che non ricordavano alcun incontro con il mondo del lavoro non frequentava più la scuola, né altra formazione, né lavorava, erano entrati a far parte dei NEET. Invece fra quelli che avevano avuto almeno quattro incontri con il mondo del lavoro la percentuale di NEET scendeva dal 26% al 4,3%.

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