L’IMPORTANZA DI CIO’ CHE GLI STUDENTI APPRENDONO

Verso un curricolo per il XXI secolo

Sintesi italiana di What students learn matters. Towards a 21st Century Curriculum dell’OCSE

A cura di Marco Bardelli

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CHE COS’E’ LO SFASAMENTO TEMPORALE
DEL CURRICOLO

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Lo sfasamento temporale del curriculum, time lag in inglese, si manifesta quando i contenuti appresi dagli studenti, presenti nel curricolo scolastico, sono disallineati nel tempo rispetto a ciò che serve sapere e saper fare con quelle stesse conoscenze e rispetto al tipo di impegno richiesto  in futuro in età adulta. Il curricolo scolastico richiede quindi di essere ridefinito e migliorato per allinearsi con i cambiamenti della società.

4 TIPI DI RITARDO NELL’INNOVAZIONE DEL CURRICOLO

Ci sono quattro dimensioni nello sfasamento del curricolo, che riflettono a grandi linee le diverse fasi della sua riprogettazione.

1. Ritardo nel riconoscimento dei nuovi bisogni. Si verifica quando la necessità di cambiamento del curricolo a seguito di mutamenti socio-demografici non viene soddisfatta con sufficiente rapidità o non è individuata chiaramente. image012
2. Ritardo nell’assunzione delle decisioni. Si riferisce al ritardo tra il momento del riconoscimento della necessità del cambiamento e la decisione del piano d’azione per attuarlo, incluso il tempo necessario per la costruzione del consenso al cambiamento. image014
3. Ritardo nell’implementazione delle nuove misure. Si verifica quando i nuovi scopi o procedure del curricolo modificato non sono velocemente e accuratamente adottati a causa di fattori che inibiscono o cercano di favorirne la messa in atto. image016
4. Ritardo nell’impatto delle misure assunte: si riferisce al tempo trascorso tra l’azione e il momento in cui il risultato dell’azione è verificabile, cioè il ritardo tra la modifica del curricolo e gli esiti di questa modifica osservabili negli studenti. image018

Certamente e per diverse ragioni queste fasi nella realtà in parte si sovrappongono, ugualmente incide sullo sfasamento temporale l’intervento di diversi fattori di contesto

1. Ritardo nel riconoscimento dei nuovi bisogni

image020La costruzione di un futuro  di pace e sostenibile richiede un insieme di  competenze che vanno ben oltre quelle richieste dal mondo del lavoro. C’è oggi bisogno di una grande consapevolezza sociale e ambientale e di una grande capacità  di cooperare, negoziare e trovare soluzioni creative ai problemi  vecchi e nuovi.

 I cambiamenti demografici come l’immigrazione, l’urbanizzazione, l’invecchiamento e la crescita globale della popolazione sollevano la questione di come risorse limitate possano far fronte alle crescenti richieste sociali. Mentre la scienza e la tecnologia si sviluppano a una velocità senza precedenti, il benessere sociale e dei singoli è minacciato in molte parti del globo da crescenti disuguaglianze negli standard di vita, dal carente o assente accesso alle cure sanitarie, dalla scarsa inclusione sociale e da violenti conflitti. Le sfide ambientali, come il cambiamento climatico e l’esaurimento delle risorse naturali, si aggiungono all’insieme dei problemi globali che riguardano le società.

Questi cambiamenti sociali premono sui sistemi di istruzione perché diano più sostegno agli studenti nell’affrontare le loro paure e per crescere con più fiducia in un mondo incerto, complesso e ambiguo.

Serve però tempo ai vari stakeholders per adeguarsi a questi cambiamenti e questo determina  ritardi nel riconoscere la necessità di modificare il curricolo.

2. Ritardo nell’assunzione  delle decisioni

image022Spesso la decisione di assumere nuove finalità, procedure e politiche nel campo dell’istruzione richiede tempi lunghi a  causa di richieste e preoccupazioni contrastanti. Tempi  che si riferiscono alla predisposizione della  “bozza” del nuovo curricolo, al riconoscimento del momento giusto della sua attuazione compreso il tempo per costruire il consenso. Fattori che possono incidere sui tempi sono: la frequenza con cui vengono progettati i cambiamenti del curricolo, il fatto che i rinnovamenti del curricolo avvengano a ciclo fisso od occasionalmente, la portata e l’allineamento della riforma e il grado di centralizzazione o decentralizzazione in cui il rinnovamento curricolare ha luogo.

3. Ritardo nell’implementazione delle nuove misure

image024Dai riscontri dei diversi Paesi risulta che la fase di implementazione è quella che richiede più tempo insieme al monitoraggio. I decisori politici tendono a sottostimare il tempo necessario  a questa fase  perché la considerano come un processo di tipo tecnico.

In particolare gli insegnanti possono avere atteggiamenti ambigui nei confronti del rinnovamento curricolare, poiché temono l’impatto che può avere il nuovo curricolo sul loro lavoro. Il loro stress è una delle cause del ritardo nell’implementazione del curricolo. Soprattutto può incidere la sensazione del mancato coinvolgimento nel rinnovamento curricolare. Sono anche importanti l’attitudine al cambiamento, il senso di poter agire per incidere sul cambiamento e sulle modifiche dei contenuti, tutti fattori che incidono sull’aumento o perdita di lavoro degli insegnanti. La riluttanza al cambiamento nell’implementazione dei curricoli da parte degli insegnanti può incidere sulla possibilità di avviare nuovi e importanti apprendimenti degli studenti. Per ovviare a questo problema gli insegnanti dovrebbero disimparare e re-imparare quello che insegnano, o almeno una parte di esso, cosa non facile soprattutto se non viene fornito loro un adeguato supporto per farlo.

Inoltre ci sono sempre maggiori evidenze che il modo migliore per una più rapida e condivisa implementazione del curricolo sia un approccio ecosistemico, che tenga conto di tutti gli attori in gioco e che coinvolga allo stesso tempo coloro che progettano e coloro che implementano il curricolo.

I genitori, che sono parte dell’ecosistema in cui si cala il curricolo rinnovato, dovrebbero essere visti come attori che collaborano con la scuola per un migliore apprendimento e un maggiore benessere dei propri figli e non come semplici “clienti”. Per assumere questo ruolo però i genitori dovrebbero essere coinvolti e guidati dagli insegnanti e dai dirigenti delle scuole dei loro figli. 

4. Ritardo nell’impatto delle misure assunte

grigiaDipende dal tipo di modifiche curricolari previste e implementate. Ad esempio miglioramenti in matematica e in lettura misurati nei test internazionali si sono avuti in meno di 6 anni in Cile, Lettonia e Hong Kong, dopo che i decisori pubblici hanno perseguito con determinazione precisi obiettivi di apprendimento. In media comunque il tempo per rendere visibile l’impatto di una modifica curricolare è di circa 15 anni. Purtroppo spesso i decisori politici modificano i curricoli con riforme che si susseguono nel giro di pochi anni una dopo l’altra senza dare la possibilità di valutarne gli esiti perché manca il tempo per farlo, riducendone così l’impatto o addirittura distorcendolo.

LE INNOVAZIONI PER RIDURRE IL DISALLINEAMENTO TEMPORALE

Per  cercare di ridurre i ritardi nell’innovazione educativa le scuole di vari Paesi riflettono sulle proprie esigenze e sulle proprie pratiche in modo da orientarle verso una nuova normalità, il new normal, ovvero verso l’incorporazione delle innovazioni che modifichino i seguenti aspetti: curricolo, pedagogia, valutazione, governance e ruolo degli studenti.

 Sotto alcune caratteristiche del passaggio da una situazione tradizionale alla “nuova normalità”:

Caratteristiche Sistemi di istruzione tradizionali Sistemi di istruzione che assumono  la “nuova normalità”
Sistema di istruzione Il sistema di istruzione è un’entità indipendente Il sistema di istruzione è parte di un ecosistema più ampio
Responsabilità e impegno dei portatori di interesse Decisioni prese da un gruppo ristretto di persone che sono  responsabili e consapevoli delle decisioni prese.

 

Rigida divisione del lavoro e dei compiti (i dirigenti scolastici dirigono la scuola, gli insegnanti insegnano, gli studenti ascoltano gli insegnanti e imparano)

L’assunzione delle decisioni e le responsabilità sono condivise tra i portatori di interesse inclusi genitori, dipendenti, comunità e studenti.

 

Condivisone delle responsabilità (tutti lavorano assieme e assumono la responsabilità dell’istruzione degli studenti e a loro volta gli studenti diventano responsabili del loro apprendimento)

Approccio all’efficienza e qualità dell’esperienza scolastica Grande apprezzamento dei risultati (il rendimento e i risultati degli studenti sono indicatori per l’accountability del sistema e per il suo miglioramento).

 

Il focus è sugli esiti degli apprendimenti  disciplinari

Apprezzamento non solo degli esiti ma anche dei processi (oltre ai risultati assumono  un valore intrinseco le esperienze di apprendimento).

 

Il focus non è solo sugli esiti degli apprendimenti disciplinari ma anche sul complessivo benessere degli studenti.

Approccio alla progettazione curriculare e alla progressione degli apprendimenti Progressione lineare e standardizzata (il curricolo si sviluppa su un modello di progressione lineare e  standardizzata  degli apprendimenti) Progressione non-lineare (riconoscimento che ogni studente ha un suo percorso di apprendimento e che, quando arriva a scuola, possiede proprie conoscenze, abilità e attitudini pregresse)
Focus sul monitoraggio Valorizzazione della rendicontazione e della conformità ai processi Rendicontazione di sistema e  suo miglioramento (miglioramento continuo attraverso feedback costante a tutti i livelli).
Valutazione degli studenti Test standardizzati Differenti strumenti di valutazione atti a differenti scopi.
Ruolo degli studenti Apprendimento per ascolto delle direttive degli insegnanti con emergente autonomia degli studenti Partecipazione attiva con agentività e co-agentività  degli studenti  ein particolarità con agentività  degli insegnanti.

Le principali innovazioni adottate per ridurre i ritardi sono le seguenti:

  1. L’adozione di un curricolo digitale: composto sia di contenuti che di una digitalizzazione delle pratiche di insegnamento/apprendimento e organizzative.
  1. Un curriculum personalizzato, individualizzato, differenziato o comunque su misura: che tiene conto dei bisogni, caratteristiche di apprendimento e interessi dei diversi studenti.
  1. Un curriculum basato su competenze e contenuti interdisciplinari: i contenuti delle varie discipline sono collegati in modo da ottenere una conoscenza di tipo olistico che comprenda anche gli interessi degli studenti e le esigenze della società.
  1. Un curricolo flessibile: tale da permettere a insegnanti, scuole ed educatori di creare liberamente nuovi contenuti di apprendimento più idonei ai diversi obiettivi pedagogici o valutativi.

COSA RESTA ANCORA DA CONOSCERE

image026Sono ancora necessarie ricerche qualitative e quantitative che possano permettere di comprendere meglio, oltre ad altri, i seguenti aspetti:

  1. Quali sono le future esigenze. E’ tuttora difficile, in una società globalizzata in rapidissimo cambiamento, individuare e predire le esigenze future da incorporare nelle innovazioni curriculari.
  1. Includere la “voce” degli studenti nell’innovazione curricolare. Ciò potrebbe dare spinta a un migliore cambiamento curricolare, riducendone anche i tempi. Si tratta di un aspetto di cui si conosce ancora poco dato, che in questo campo la ricerca è all’inizio.
  1. Influenze dei diversi tipi di riforma del curricolo sul disallineamento temporale. Le implicazioni temporali  di una riforma del curricolo basato sulle conoscenze sono molto diverse da quelle della riforma di un curricolo basato sulle competenze. Queste differenze richiedono ancora di essere esplorate.
  1. Impatto sugli esiti degli studenti (es. apprendimento, impegno, partecipazione e motivazione). Anche questo è un campo poco esplorato e servono ricerche longitudinali per valutare la relazione tra esiti e ritardi nelle modiche del curricolo.
  1. Scuole e comunità come progettisti del curricolo. E’ ancora da chiarire se la decentralizzazione si configura come fattore di minore o maggiore ritardo.
  1. La resistenza al cambiamento del personale scolastico e in particolare degli insegnanti. Servono ulteriori indagini per chiarire il tipo di ruolo giocato dal personale scolastico nei ritardi.

 

 

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