A RISCHIO DI DISPERSIONE
Sono loro che riusciranno a far cambiare la scuola – ATTI

Seminario internazionale online ADi - 8 maggio 2023 h 15-18

TUTTI I VIDEO DEL SEMINARIO ADI “A RISCHIO DI DISPERSIONE”

Introduzione
Maria Teresa Siniscalco

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La voce degli studenti: i dati dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo
Diego Mesa fa un quadro delle cause della dispersione e presenta alcuni dati su come gli studenti vedono la scuola e su come vorrebbero che fosse.

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Partire da uno sguardo personale: Penny Wirton, le scuole di italiano per gli immigrati
Eraldo Affinati dice quello che ha imparato dai suoi studenti e che cosa può imparare la scuola statale da un’esperienza come quella delle Penny Wirton

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Dietro i dati…volti, persone, incontri: come l’intelligenza emotiva può trasformare una vita
Camilla Brandao De Souza racconta la sua storia, ricordandoci che dietro i numeri della dispersione, ci sono volti, persone, vite…

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Connettere la scuola con il mondo del lavoro per allargare orizzonti e aspirazioni
Nick Chambers presenta gli obiettivi e i risultati di Education and Employers, la charity inglese nata nel 2009 che mette in relazione gli studenti con il mondo del lavoro.

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Mentimeter: due domande sul bisogno di maggiore flessibilità nel sistema
Uno dei temi che è emerso, esplicitamente o implicitamente, negli interventi di questo seminario ha a che fare con la flessibilità – con il bisogno di maggiore flessibilità a diversi livelli del sistema, da quello delle politiche scolastiche nazionali a quello della scuola, della classe, dei singoli – per prevenire e contrastare la dispersione.
Su questo tema i partecipanti al seminario hanno condiviso le loro idee rispondendo a due domande:

  • In quale aspetto del sistema sperimento una rigidità che ostacola gli studenti o il mio lavoro di docente o di dirigente e che andrebbe superata?
  • Un passo che potremmo fare per introdurre maggiore flessibilità proprio lì dove serve è…

Guarda i risultati del sondaggio a questo link

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Misure chiave per prevenire l’early school leaving
Paul Downes parla delle policies e degli interventi, sia a livello nazionale sia a livello di scuola, che contribuiscono a prevenire la dispersione scolastica.

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Dare uguali opportunità in situazioni di svantaggio: l’approccio della scuola secondaria Ardcoil La Salle di Dublino
Intervento congiunto di Colm Mythen, dirigente, Michelle Higgins, vicepreside e Kevin McElhinney, assistente del preside per il piano inclusione.

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Innovazione pedagogica e tecnologia al servizio della relazione nella scuola Mattarella di Modena
Daniele Barca parla del percorso di innovazione della scuola Mattarella di cui è dirigente.

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Conclusioni
Maria Teresa Siniscalco

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Feedback a caldo dalla chat

E.G.
Questo Webinar andrebbe seguito da tutti gli insegnanti, è stupendo

C.M.
Molto interessante, dovrebbero vederlo tutti i docenti

M.C.P.
Come posso proporre di ascoltare questo webinar ai docenti del mio collegio?

E.G.
Era tanto tempo che non mi capitava di seguire una formazione (per me lo è) tanto interessante, pratica e ricca di spunti attuabili già da domani

U.C.
Seminario magnifico. Grazie

M.C.R.
Una cosa che mi porto via da questo interessantissimo momento di incontro è l’idea di entrare in contatto davvero con gli studenti e cercare di coinvolgere i docenti

V.S.
Ringrazio tutti. Mi porto via l’idea che il cambiamento richiede tempo

B.N.
Grazie. Seminario molto interessante e pieno di spunti su cui riflettere

S.C.
Mi porto via l’entusiasmo di chi ha iniziato l’innovazione

C.C.
Grazie per la consueta altissima qualità della formazione e delle riflessioni che nascono dai seminari ADi. A presto!

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Guarda l’intero seminario qui:

 

Presentazione

Questo seminario presenterà approcci e soluzioni che puntano alle cause della dispersione da diverse prospettive e in diversi Paesi.

Attualmente una delle principali destinazioni dei fondi del PNRR alle scuole – con un budget di 1,5 miliardi – riguarda la riduzione dei divari territoriali, per potenziare le competenze di base e contrastare la dispersione scolastica. Il DM 170 del 24 giugno 2022 ha allocato un primo stanziamento di 500 milioni ad “Azioni di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica”. E non a caso.

La dispersione scolastica è una delle emergenze in Italia, terz’ultimo Paese, in Europa, nel contrasto al fenomeno degli Early Leavers from Education and Training[1] (ELET), i giovani tra i 18 e i 24 anni usciti dal sistema di istruzione e formazione avendo al massimo un titolo di studio secondario inferiore. Nel 2021 erano 517.000, il 12,7% – a tre punti percentuali in più rispetto alla media europea (9,7%) – un dato medio con drammatiche disparità territoriali. In base ai dati appena pubblicati dall’ISTAT, nel 2022 la percentuale degli early leavers risulta essere scesa all’11,5%, riducendo lo scarto che separa l’Italia dal traguardo europeo, di scendere sotto il 9% per il 2030.

A valle degli Early Leavers, i NEET, i giovani che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi di formazione. In base ai dati OCSE pubblicati nel 2022, la quota di NEET tra 18 e i 24 anni nel 2021 era del 26% in Italia, contro una media EU del 13%.

Ai numeri desolanti della dispersione esplicita, vanno aggiunti quelli della dispersione cosiddetta “implicita”, rappresentata dagli studenti che conseguono un titolo di studio secondario superiore, senza avere però raggiunto un livello di competenza sufficiente: in base ai dati INVALSI del 2022 rappresentano il 9,7%.

Come prevenire e contrastare l’insuccesso scolastico abbandonando abitudini mentali e modi di fare di cui conosciamo gli esiti che scontentano tutti?  Siamo convinti che il cambiamento passi per l’osservazione e l’ascolto attento della realtà. E la realtà è più ricca di informazioni ai margini, alla periferia, è lì che raccogliamo più chiaramente dissonanze e bisogni, ed è lì che se ci mettiamo davvero in ascolto possiamo anche cogliere i semi della possibilità futura più alta.

Da qui il titolo di questo seminario. Saranno loro, le ragazze e i ragazzi a rischio di dispersione, che ci spingeranno a concretizzare quel cambiamento della scuola che avvertiamo come necessario e urgente per tutti.

L’obiettivo di questo seminario è quello di presentare punti di vista e realizzazioni che testimoniano la volontà di tenere conto di questi giovani, per prevenire la dispersione. I nostri relatori, in un modo o nell’altro, si sono tutti messi in ascolto di quello che succede ai margini.

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[1] Giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni che hanno abbandonato gli studi con al più il diploma di scuola secondaria di primo grado (licenza media), che non sono in possesso di qualifiche professionali regionali ottenute in corsi con durata di almeno 2 anni e che non frequentano corsi scolastici né svolgono attività formative.

Gli interventi

L’introduzione al seminario sarà di Maria Teresa Siniscalco, Presidente ADi.

Diego Mesa, sociologo, insieme a un quadro delle cause della dispersione presenterà alcuni dati raccolti dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo che ci danno il punto di vista dei giovani sulla scuola e sugli insegnanti.

Eraldo Affinati, insegnante di lettere in istituti professionali e scrittore, nel 2008 ha fondato insieme alla moglie – Anna Luce Lenzi – la scuola Penny Wirton, una scuola gratuita di italiano per immigrati. Ci dirà quello che ha imparato dai suoi studenti e anche che cosa può imparare la scuola statale da un’esperienza come quella delle Penny Wirton, che oggi sono presenti in 60 luoghi in tutta Italia.

Camilla Brandao De Souza, ci racconterà la sua storia, testimoniando come l’intelligenza emotiva possa trasformare una vita.

Nick Chambers, CEO della charity inglese Education and Employers, parlerà degli obiettivi e degli interessanti risultati di questo ente di beneficienza nato nel 2009 che mette in relazione gli studenti con il mondo del lavoro. Oggi, nel Regno Unito, una rete di 81.000 volontari risponde alle richieste dell’85% delle scuole secondarie e di 6500 scuole primarie, ampliando orizzonti e aspirazioni di bambini e ragazzi, in particolare in contesti svantaggiati, e aiutandoli a percepire la rilevanza di quello che studiano.

Paul Downes, Professore di Psicologia dell’Educazione alla Dublin City University ed esperto presso l’Unione Europea di early school leaving e delle politiche per prevenirlo, intervenire su di esso e compensarlo, parlerà delle misure chiave – sia a livello di scuola sia a livello di politiche nazionali – che contribuiscono a prevenire la dispersione scolastica.

La scuola secondaria Ardcoil La Salle di Dublino, caratterizzata da un’alta concentrazione di studenti con un background svantaggiato e a rischio di insuccesso scolastico, presenterà quello che fa per fornire un’istruzione di qualità a tutti gli studenti, dando a ciascuno l’attenzione personalizzata di cui ha bisogno. Interverranno Colm Mythen, dirigente della scuola, Michelle Higgins, vicepreside e Kevin McElhinney, assistente del preside con responsabilità di attuazione del piano DEIS (Delivering Equality of Opportunity in Schools).

Daniele Barca, dirigente scolastico della scuola secondaria di I grado Mattarella, che fa parte dell’IC 3 di Modena, ci racconterà il percorso attraverso cui questa scuola è arrivata a trasformare spazi, tempi, gruppi-classe e impostazione delle attività, mettendo la tecnologia al servizio della relazione e di apprendimenti significativi e motivanti per tutti i ragazzi.

PROGRAMMA

Iscriviti qui

15:00 Introduzione  – Maria Teresa Siniscalco, Presidente ADi
15:15 La voce degli studenti: i dati dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo  – Diego Mesa, sociologo
15:35 Partire da uno sguardo personale: Penny Wirton, le scuole di italiano per gli immigrati – Eraldo Affinati, insegnante, scrittore e fondatore delle scuole Penny Wirton
15:50 Dietro i dati…volti, persone, incontri: come l’intelligenza emotiva può trasformare una vita – Camilla Brandao De Souza racconterà la sua storia
16:05 Connettere la scuola con il mondo del lavoro per allargare orizzonti e aspirazioni – Nick Chambers, CEO della charity inglese Education and Employers
16:30 Coffee break
16:45 Misure chiave per prevenire l’early school leaving – Paul Downes, professore di psicologia dell’educazione
17:00 Dare uguali opportunità in situazioni di svantaggio: l’approccio della scuola secondaria Ardcoil La Salle di DublinoColm Mythen, dirigente, Michelle Higgins, vicepreside e Kevin McElhinney, assistente del preside.
17:20 Innovazione pedagogica e tecnologia al servizio della relazione nella scuola Mattarella di Modena – Daniele Barca, dirigente scolastico
17:35 Conclusioni

 

I relatori

 

Maria Teresa Siniscalco è da febbraio Presidente nazionale dell’ADi e lavora come esperta nell’ambito della comprensione della lettura per l’Istituto nazionale di valutazione del sistema scolastico (INVALSI), dove è stata in precedenza National Project Manager dell’indagine OCSE PISA 2003. Precedentemente, ha lavorato come ricercatrice senior presso il Centro Elaborazione Dati della IEA ad Amburgo per l’indagine IEA-TIMSS. È co-autrice, tra l’altro, del volume della Zanichelli “Le valutazioni internazionali e la scuola italiana”. Ha un dottorato di ricerca in Pedagogia Sperimentale.

Diego Mesa è professore a contratto di Sociologia della famiglia all’Università Cattolica del Sacro Cuore, è membro dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo di Milano e del Centro Studi sul Volontariato e la Partecipazione Sociale di Brescia. Ha pubblicato diversi saggi e ricerche sull’educazione formale e non formale dei giovani, tra i quali l’ultimo Rapporto Giovani dell’Istituto Toniolo, pubblicato da Il Mulino nel 2022 in cui è co-autore del capitolo “La scuola. Risorsa strategica per i giovani e per il Paese”.

Eraldo Affinati è insegnante e scrittore. Molti libri che ha pubblicato nascono proprio dalla sua pluriennale esperienza di docente: ricordiamo, fra gli altri, La città dei ragazzi (2008), Elogio del ripetente (2013), Vita di vita (2014), L’uomo del futuro. Sulle strade di don Lorenzo Milani (2016), Via dalla pazza classe. Educare per vivere (2019). Con la moglie, Anna Luce Lenzi, ha fondato la scuola Penny Wirton per l’insegnamento gratuito della lingua italiana agli immigrati, oggi diffusa in quasi sessanta postazioni didattiche in ogni parte d’Italia. Insieme a lei ha pubblicato, presso l’editore Erickson, Italiani anche noi. Corso di italiano per stranieri (2011-2019). La sua ultima opera s’intitola Il Vangelo degli angeli (HarperCollins, 2021).

Camilla Brandao De Souza, Ph.D in Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione, si è specializzata sul metodo di educazione emozionale Ruler presso lo Yale Center for Emotional Intelligence negli Stati Uniti. Ha lavorato come Consulente presso l’Ocse dove si è occupata di competenze trasversali nelle Università. Presso il centro di Ricerca “Observa Science in Society” si è occupata di Public Engagement e Science Education. Presso l’Università di Ca’ Foscari si occupa in particolare di ricerca e formazione in ambito Stem e competenze emotive.

Nick Chambers è CEO della charity Education and Employers. Ha iniziato la sua carriera come insegnante. In seguito è stato nominato direttore dello sviluppo della Lancaster Royal Grammar School, dove le sue responsabilità includevano il coinvolgimento dei datori di lavoro, e poi della prestigiosa St Paul’s School di Londra. Ha supervisionato la produzione di un rapporto sulla governance scolastica, redatto National Council for Educational Èxcellence – presieduto dal Primo Ministro – che ha esaminato il modo migliore per mobilitare le imprese e le università a lavorare con le scuole e i college. Nel 2009 ha fondato Education and Employers, per fornire alle scuole l’accesso gratuito a un’ampia gamma di volontari provenienti da tutti i settori del mondo del lavoro.

Paul Downes, è professore di Psicologia dell’educazione e direttore del Centro sullo svantaggio educativo, dell’Istituto di Educazione della Dublin City University, Professore affiliato dell’Università di Malta, presso il Centro per la resilienza e la salute socio-emotiva e membro del gruppo di esperti Pathways to School Success della Commissione europea. Ha pubblicato numerosi studi e ricerche e ha anche supervisionato il rapporto di valutazione dell’implementazione della Raccomandazione del 2011 del Consiglio dell’UE sulle politiche per ridurre l’abbandono precoce.

Scuola secondaria Ardcoil La Salle di Dublino

È una scuola DEIS, acronimo che sta per Delivering Equality of Opportunity in Schools, e indica le scuole che, sulla base di un indicatore di “vulnerabilità”, sono caratterizzate da un’alta concentrazione di studenti con un background svantaggiato e a rischio di insuccesso scolastico. Queste scuole ricevono maggiori risorse e allo stesso tempo il loro funzionamento è monitorato di anno in anno. Negli ultimi 10 anni la scuola ha operato con impegno una profonda trasformazione che l’ha portata a diventare una delle scuole locali di maggior successo: gli studenti, non solo stanno bene a scuola, ma hanno risultati positivi agli esami dell’ultimo anno, oltre due terzi di loro continuano gli studi a livello terziario (un tasso molto alto per una scuola DEIS) e molti di loro raggiungono i più alti livelli di istruzione e di carriera. Ne parlano Colm Mythen, dirigente della scuola, Michelle Higgins, vicepreside e Kevin McElhinney, assistente del preside nell’attuazione del piano DEIS.

Scuola secondaria di I grado Mattarella

La scuola secondaria di I grado Mattarella ha progressivamente trasformato spazi, tempi, gruppi-classe e impostazione delle attività, mettendo la tecnologia al servizio della relazione e di apprendimenti significativi e motivanti per tutti i ragazzi. Ne parla Daniele Barca, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo 3 di Modena di cui la scuola Mattarella fa parte. Daniela Barca Ha collaborato con Indire e altre agenzie formative e universitarie sull’introduzione dell’ICT nella didattica, ha collaborato alla stesura del ‘Piano Nazionale Scuola Digitale’ e ha appena pubblicato, con la Giunti, un libro intitolato “La scuola nell’età dello tsunami”, che propone un ripensamento radicale della scuola secondaria di I grado.

La partecipazione è gratuita ma è necessario iscriversi a questo link: https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_cgZJHVMxS7mKfl5ogut8GQ

 

 

 

Presentation

Go to the complete English version here: https://adiscuola.it/pubblicazioni/at-risk-of-dropping-out-it-is-them-who-will-succeed-in-changing-the-school/

This seminar presents approaches and solutions targeting the causes of early school leaving from different perspectives and in different countries.

Currently, one of the main allocations of PNRR funds to schools – with a budget of 1.5 billion – concerns the reduction of territorial disparities, to strengthen basic skills and combat early school leaving. Ministerial Decree 170 of 24 June 2022 allocated an initial allocation of 500 million to ‘Actions to prevent and combat school drop-out’. And not by chance.

Early school-leaving is one of the emergencies in Italy, which ranks third last in Europe in combating the phenomenon of Early Leavers from Education and Training[1] (ELETs), young people between the ages of 18 and 24 who have left the education and training system with no more than a lower secondary education qualification. In 2021 they were 517,000, 12.7 per cent – three percentage points higher than the European average (9.7 per cent) – an average figure with dramatic territorial disparities. According to data just published by ISTAT, in 2022 the percentage of early leavers will have fallen to 11.5%, narrowing the gap separating Italy from the European target of falling below 9% by 2030.

Downstream of the Early Leavers are the NEETs, young people who are not studying, not working and not in training. According to OECD data published in 2022, the share of NEETs aged between 18 and 24 in 2021 was 26% in Italy, against an EU average of 13%.

To the bleak numbers of explicit dispersion, we must add those of the so-called ‘implicit’ dispersion, represented by students who obtain an upper secondary school qualification but have not reached a sufficient level of competence: according to INVALSI data for 2022 they represent 9.7%.

How can school failure be prevented and countered by abandoning habits of mind and ways of doing things of which we know the results that displease everyone?  We are convinced that change comes through careful observation and listening to reality. And reality is richest at the margins, at the periphery, it is there that we pick up dissonances and needs most clearly, and it is there that if we really listen we can also grasp the seeds of the highest future possibility.

Hence the title of this seminar. It will be them, the girls and boys at risk of dropping out, who will push us to bring about that change in the school that we feel is necessary and urgent for everyone.

The aim of this seminar is to present views and accomplishments that testify to the will to take these young people into account, to prevent early school leaving. Our speakers, in one way or another, have all listened to what is happening on the margins.

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[1] Young people aged between 18 and 24 who dropped out of school with at most a lower secondary school diploma (baccalaureate), who do not hold regional vocational qualifications obtained in courses lasting at least two years and who are not attending school or carrying out training activities.

The speakers

The seminar will be introduced by Maria Teresa Siniscalco, ADi President.

Diego Mesa, sociologist, together with an overview of the causes of early school leaving will present some data collected by the Youth Observatory of the Toniolo Institute that give us young people’s point of view on school and teachers.

Eraldo Affinati, a teacher of literature in professional institutes and a writer, founded in 2008 together with his wife –  Anna Luce Lenzi – the Penny Wirton school, a free Italian school for immigrants. He will tell us what he has learnt from his students and also what the state school can learn from an experience like the Penny Wirton school, which is now present in 60 locations throughout Italy.

Camilla Brandao De Souza, will tell her story, testifying how emotional intelligence can transform a life.

Nick Chambers, CEO of the UK charity Education and Employers, will talk about the goals and interesting achievements of this charity founded in 2009 that connects students with the world of work. Today, in the UK, a network of 81,000 volunteers responds to the demands of 85% of secondary schools and 6500 primary schools, broadening the horizons and aspirations of children and young people, particularly in disadvantaged contexts, and helping them to feel the relevance of what they study.

Paul Downes, Professor of Educational Psychology at Dublin City University and an expert at the European Union on early school leaving and policies to prevent, intervene in and compensate for it, will talk about key measures – both at school level and at national policy level – that help prevent early school leaving.

Ardcoil La Salle Secondary School in Dublin, which has a high concentration of students from disadvantaged backgrounds and at risk of school failure, will present what it does to provide quality education for all students, giving each the individual attention they need. Colm Mythen, school headmaster, Michelle Higgins, deputy headmaster, and Kevin McElhinney, assistant headmaster with responsibility for implementing the DEIS (Delivering Equality of Opportunity in Schools) plan, will speak.

Daniele Barca, headmaster of the Mattarella Lower Secondary School, which is part of IC 3 in Modena, will tell us about the pathway through which this school has come to transform spaces, times, class groups and the setting of activities, putting technology at the service of relationships and meaningful and motivating learning for all the children.

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