3. Competenze di base in matematica e cultura scientifica e tecnologica
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Queste competenze potranno essere definite combinando il quadro europeo, le valutazioni internazionali e i programmi ufficiali. Le proposte fatte dal Consiglio Nazionale dei Programmi nel 1997 restano valide: si tratta di dare strumenti di comprensione della natura e della tecnica, di dare senso ai saperi e di aumentare negli allievi il desiderio di conoscenza. Esse conducono, nel quadro della scolarità obbligatoria, a rompere l'isolamento dei diversi insegnamenti scientifici e tecnici. La realizzazione di manuali che perseguano questo obiettivo permetterà a tutti (allievi e genitori) di comprendere in che cosa consiste lo Zoccolo.
Gli approcci concreti e pratici, che fanno in particolare appello all'abilità manuale (per esempio, lavorare un materiale, manipolare dei volumi…), aiutano gli allievi a comprendere le nozioni astratte.
A) Per la matematica
L'Alto Consiglio raccomanda di dare importanza alla strutturazione e risoluzione di problemi che facciano riferimento a situazioni reali, e di insistere su:
• la necessità di creare, il più presto possibile, automatismi nel calcolo (calcolo mentale, apprendimento delle quattro operazioni);
• il ruolo dell'apprendimento delle dimostrazioni nel percorso matematico;
• la nozione di caso, di probabilità, di incertezza, introdotta giustamente nel documento della commissione coordinata dal Direttore dell'insegnamento scolastico;
• La proporzionalità, particolarmente la “regola del 3”;
• Le rappresentazioni grafiche (tabelle, diagrammi, punti su un asse).
B) La cultura scientifica e tecnologica
deve sviluppare la curiosità dell'allievo e permettergli sia di formarsi una rappresentazione globale e coerente del mondo, sia di comprendere il suo ambiente quotidiano, sia di imparare a distinguere i fatti dimostrabili. L' osservazione e la sperimentazione sono cruciali. Iniziative recenti, come “Le mani in pasta” (La main à la pâte), mostrano che si può fare acquisire il gusto delle scienze e delle tecniche fin dalla prima infanzia. Ciò è tanto più urgente considerata l'attuale disaffezione nei confronti delle discipline scientifiche, che è fenomeno preoccupante per l'avvenire del nostro Paese.
L'Accademia delle Scienze insiste sull'importanza di fare percepire l'attività scientifica come una delle grandi avventure dell'uomo. Il Quadro europeo invita ad evitare la giustapposizione fra i vari elementi dei programmi disciplinari, e ad assicurare coerenza a tutto l'insegnamento scientifico.
Non bisogna temere di affrontare nozioni complesse (il DNA, i geni …) poiché gli allievi ne sentono continuamente parlare nella vita quotidiana:tutto dipende dalla maniera in cui gliele si presenta.
Alla fine della scolarità obbligatoria, gli allievi devono:
• essere capaci di utilizzare le conoscenze acquisite nei campi essenziali che sono il pianeta Terra, la materia, la luce, la propagazione delle onde, le differenti forme di energia, in particolare l'energia elettrica, l'uomo e i viventi, la produzione di oggetti e di ricchezze;
• avere familiarità con le tecnologie correnti, il trattamento elettronico e numerico dell'informazione e le procedure automatizzate,che sono alla base del funzionamento degli oggetti della vita quotidiana.
Secondo il quadro europeo, “la cultura numerica implica l'uso sicuro e critico delle tecnologie proprie della società dell'informazione”. Il B2i (Brevetto informatico e internet), che si sta inserendo nel nostro sistema educativo, corrisponde alla logica dello zoccolo: esso è stato concepito come certificazione di competenze interdisciplinari, articolato su tre livelli (B2i scuola primaria, B2i collège, B2i liceo). Per lo Zoccolo ci si atterrà ai primi due livelli.