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Il livello amministrativo

E' in questo livello che si riscontra la massima parte dei modi attraverso i quali i sindacati riescono ad esercitare funzioni pubbliche in molte amministrazioni e in particolare nella Pubblica Istruzione.

Ci sono diverse forme di partecipazione dei sindacati allo svolgimento di funzioni amministrative. Ne elencheremo alcune:

•  innanzitutto quella che un tempo si chiamava “partecipazione organica”, cioè la partecipazione, prevista dalla legge, di esponenti sindacali all'interno di organi pubblici, quali consigli superiori, organi consultivi, organi collegiali di vario genere. Il fatto che i rappresentanti sindacali assumano la carica di funzionari pubblici dà luogo a non poche distorsioni. Questo avveniva, ad esempio, quando i sindacalisti facevano parte delle commissioni di concorso. Tale partecipazione è stata vietata dal '93, ma nella realtà, soprattutto a livello regionale, la norma viene costantemente aggirata, attraverso la partecipazione alla stesura dei bandi, che prefigurano dettagliatamente le situazioni che si vogliono risolvere.

•  Esistono poi quelli che io ho chiamato “enti pubblici di derivazione sindacale ”. E' il caso di molti enti previdenziali , che sono tradizionalmente governati dai sindacati. Un tempo i sindacati sedevano nei Consigli d'amministrazione, ora nei così detti “Consigli di indirizzo e vigilanza”.

•  Esistono altri soggetti di diretta emanazione dei sindacati, che formalmente sono persone giuridiche private, ma che, di fatto, sono amministrazioni pubbliche in quanto svolgono funzioni pubbliche. Ne sono un esempio i Centri di Assistenza Fiscale, CAF o i Patronati. I centri di Assistenza Fiscale svolgono una funzione pubblica che dovrebbe essere svolta dal Ministero delle Finanze, tant'è vero che sono da questo direttamente retribuiti. Quando andiamo al CAF, a noi sembra che il servizio sia gratuito, in realtà è lo Stato che paga per ogni dichiarazione che riceve. Lo stesso vale per gli istituti di patronato per l'assistenza in materia previdenziale e sanitaria. La cosa da sottolineare è che sia i CAF sia i Patronati possono essere costituiti solo da associazioni di lavoratori o di imprenditori. Ciò significa che vi sono attività che sono, contemporaneamente funzioni pubbliche e attività economiche, e che in quest'ultima accezione sono riservate solo a determinati soggetti, quindi sottratte alla concorrenza. Su questo punto la Commissione Europea ha spesso minacciato di avviare procedure e l'Antitrust ha emesso note critiche, tanto che la legge ha dovuto ora allargare l'assistenza fiscale anche ad altri soggetti. Questo mostra come questi enti, i CAF e gli Istituti di Patronato, siano in realtà e in buona misura modi occulti di finanziamento dei sindacati.

•  Vi sono inoltre enti bilaterali che possono essere costituiti dai sindacati dei lavoratori e dei datori di lavoro. Ho letto che la CISL ne ha appena costituito uno per entrare nel mercato dell'intermediazione del lavoro.

•  Ci sono migliaia di leggi, a livello statale e regionale che prevedono che i sindacati partecipino ai procedimenti amministrativi nelle materie più disparate, che spesso con il lavoro non hanno niente a che fare. Oppure attribuiscono direttamente ai sindacati funzioni pubbliche. Un esempio è rappresentato dalla formazione ed istruzione professionale, dove vengono finanziate attività formative svolte dai sindacati. Anche in questo caso è difficile distinguere se sia prevalente l'obiettivo dello svolgimento efficiente di una funzione pubblica o quello del finanziamento del sindacato.

Quindi, nel complesso, abbiamo un corposo finanziamento pubblico dei sindacati che può comunque essere in parte giustificato, perché i sindacati svolgono in Italia importanti funzioni pubbliche. Rimane un dato, però, che desta forti perplessità ed è che tale finanziamento pubblico non è trasparente, è cioè sottratto a qualsiasi controllo. I principi della nostra Costituzione richiedono invece che chi riceve soldi pubblici sia assoggettato al controllo su come li spende, perché li spende, ecc….


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