LA PROFESSIONALIZZAZIONE DELLA DIRIGENZA

NEL PANORAMA INTERNAZIONALE

Molti studi hanno dimostrato l'importanza cruciale dei dirigenti scolastici e l'improcrastinabile necessità di intervenire per formarli e metterli in grado di affrontare il cambiamento. La questione si è ulteriormente approfondita e articolata dal momento in cui si è verificato il fallimento dell 'idea liberistica della competitività fra scuole, e si è fatta strada quella dell'emulazione positiva e della collaborazione fra scuole, in sostanza la necessità di operare sistematicamente su reti di scuole .

Il dibattito sulla dirigenza scolastica è a livello internazionale ricco e diffuso e ha coinvolti organismi come l'OCSE, che dal 2006 ha avviato un progetto intitolato “OCSE- Attività per il miglioramento della leadership scolastica” e ha predisposto un sito specifico per questo argomento

Tre appaiono le tendenze fondamentali, che sono in certa misura fra loro complementari :

•  leadership educativa

•  leadership sostenibile

•  leadership di sistema

Leadership educativa

Molte indagini hanno dimostrato che non c'è apprendimento senza adeguata leadership delle scuole. Citiamo due studi specificamente dedicati alla formulazione e costruzione di una “leadership per l'apprendimento”:

ISLLC - Interstate School Leaders Licensure Consortium (USA).

L'ISLLC ha formulato fin dal 1996 Nuovi standard professionali per i Dirigenti Scolastici (tradotti e pubblicati sul sito ADi). Ciascuno dei 6 standard inizia con la seguente frase:

Un dirigente scolastico è un leader educativo che promuove il successo formativo di tutti gli studenti attraverso …”

vengono quindi indicate le diverse competenze che devono essere possedute, attivate e convogliate verso il raggiungimento di questo preciso obiettivo.

IEL - Institute for Educational Leadership, nel 2003 ha prodotto un documento specifico sulla leadership educativa, REINVENTARE LA DIRIGENZA (tradotto e pubblicato sul sito ADi), che ha alla base questa affermazione:

“La leadership deve fondarsi sulla convinzione che tutti i ragazzi possono raggiungere alti livelli di apprendimento, deve perseguire questa finalità con il massimo dell'energia ,e infondere questa "visione" negli altri, dentro e fuori la Scuola ”

Recentemente ha riproposto le “Competenze per i dirigenti scolastici” IEL Leadership competencies, che si fondano sui medesimi presupposti.

Leadeship sostenibile

Nel novembre 2006 si è tenuto a Boston un importante seminario di studi sulla leadership sostenibile. Si tratta di “Leadership for Sustainable Innovation” (Leadership per l'innovazione sostenibile), sponsorizzato dall'International Networking for Educational Transformation, Inet.
Ha presieduto il convegno Andy Hargreaves, uno dei massimi teorici di questa impostazione, autore con Dean Fink di Sustainable Leadership (2005 ).

Secondo Hargreaves la sostenibilità non si riferisce meramente alla durata.
E' fatta di responsabilità condivise, incide in profondità, sa utilizzare al meglio le risorse umane e materiali, sa creare un ambiente educativo che promuove la fecondazione delle migliori idee e delle migliori pratiche, si diffonde e resiste nel tempo.

In Sustainable Leadership, Hargreaves formula 7 principi della ledership sostenibile:


Leadership di sistema

Fallita, come si è detto, l'idea liberistica della competitività fra scuole, si ragiona ora su reti di scuole, non più sul singolo istituto.

“Il progresso delle singole scuole non si dà se non migliora l'intero sistema”

sostiene David Hopkins, uno degli ideatori della Leadership di sistema.

Un'ampia esposizione di questa impostazione, Hopkins l'ha svolta nella sua relazione al seminario internazionale dell'OCSE «International perspectives on school leadership for systemic improvement» del luglio 2006. E l'aveva già illustrata a Bologna al seminario internazionale dell'ADi, «Scuola: Tre nodi da sciogliere per la nuova legislatura», tenutosi a Bologna il 24 e 25 Febbraio 2006, con la relazione Nuove strategie educative e leadership di sistema.

Hopkins afferma la necessità che i dirigenti operino insieme sul territorio, mettendo in relazione le scuole che ottengono buoni risultati con quelle che sono al di sotto della media, e insiste anche sull'esigenza che, per la costruzione di efficaci reti di scuole , occorre riformulare le funzioni dei dirigenti scolastici.

Ciò comporta l'accentuazione della capacità di collaborare con altri dirigenti del territorio, di mettere in comunicazione i docenti di scuole diverse, anche di “scambiarli” per alcuni periodi, di consolidare le migliori pratiche, in breve di sviluppare l'innovazione su più scuole federate, dando diffusione sistematica al miglioramento.


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