Il capitale professionale
Vediamo ora qual è la seconda idea di capitale applicato all'istruzione, che è del tutto opposta alla prima. Si tratta di quello che noi chiamiamo il capitale professionale. Insieme a Michael Fullan abbiamo scritto un libro che così si intitola per l'appunto, Professional Capital. Eravamo sicuri che molti avessero già scritto sul capitale professionale e così abbiamo fatto ricerche su Google, Wikipedia, Amazon, Google Scholar, ma non abbiamo trovato praticamente nulla, forse uno o due articoli relativi alla sanità. Allora abbiamo affrontato l'argomento, perchè secondo noi quella del capitale professionale è un'idea importante ed efficace, non solo riferita agli insegnanti, ma a tutte le professioni. Vediamo le caratteristiche del capitale professionale applicato alla docenza. L'idea che sta alla base del capitale professionale è che l'insegnamento è tecnicamente difficile. Conoscere la propria disciplina, capire come funziona il cervello, essere in grado di diagnosticare gli studenti con bisogni speciali, individuare le disabilità, sapere come variare l'insegnamento se i propri studenti vengono dall'Afghanistan, Iran, o dalla Turchia, o da un'altra cultura, tutto ciò richiede conoscenze e competenze profonde, quelle di un professionista. Ci vuole tempo, molto tempo per imparare ad insegnare, occorre fare pratica, richiede una formazione continua e l'aiuto di altri docenti. Non lo si può fare completamente da soli, la tecnologia aiuta, ma la tecnologia non è tutto, non si può sostituire all'insegnante. Ecco alcuni dei principi che abbiamo riscontrato e individuato alla base del capitale professionale |
IL PUNTO DI VISTA |
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ll buon insegnamento:
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Insegnare da professionisti significa:
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Vi sono tre percorsi per costruire il capitale professionale:
E' una teoria molto semplice, anzi disperatamente ovvia, e tuttavia chiunque parli di insegnamento di qualità non ha questa teoria in mente, pensa ad altre teorie, a teorie bizzarre. Per esempio pagare meglio gli insegnanti più bravi e punire quelli meno bravi, mettere in concorrenza gli insegnanti fra loro, ispezionarli, controllarli e monitorarli costantemente per indurli a far bene il loro lavoro, ecc…. Per me sono teorie e proposte stravaganti. |
Allora torniamo alla nostra teoria e riprendendo i tre percorsi prima indicati constatiamo che il capitale professionale è a sua volta costituito da tre tipi di capitale:
Se dovessimo usare una formula la potremmo così indicare: CP= f (CU, CS, CD)Esaminiamoli singolarmente. |