Un'idea di capitale
Ho cominciato con Gramsci, ora mi muovo verso un quadro ideologico diverso, che ci porta all'idea di capitale. Ma che cosa intendiamo per capitale? In economia per esempio se citiamo Adam Smith o Marx, il capitale significa semplicemente aggiunta di valore alla ricchezza netta. Ma si può anche pensare al capitale come a una metafora e utilizzarlo in molte diverse accezioni. Si può parlare di capitale umano, di quell'insieme di conoscenze e competenze acquisite durante la vita da un individuo principalmente attraverso l'istruzione. A partire dagli anni Sessanta l'istruzione non è più stata vista come un costo, ma come un investimento, un investimento sulle nuove generazioni, che produce per l'appunto capitale umano. Negli anni Settanta si è affermato il concetto di capitale sociale, un capitale che si costruisce attraverso la partecipazione a una rete di relazioni interpersonali basate su principi di reciprocità e mutuo riconoscimento. Per esempio un bambino che proviene da una famiglia povera, se è inserito in un contesto favorevole, se ha il sostegno di una buona rete di relazioni, avrà migliori risultati di un bambino che proviene da una famiglia ugualmente povera ma che non ha goduto delle stesse forme di solidarietà e reciprocità. Gli ambientalisti parlano di capitale naturale, collegato al concetto di sostenibilità, a come gestiamo in maniera sostenibile le risorse naturali del nostro pianeta. Adesso è persino uscito un libro che tratta del capitale erotico. Quindi il capitale è una specie di metafora. Per quanto riguarda il campo dell'istruzione, Michael Fullan, il mio coautore di Professional Capital, ed io crediamo che oggi vi sia una guerra tra due idee diverse di capitale che si contendono la visione futura dell'insegnamento:
Esaminiamo il primo. |