Con motivazione alla riuscita si intende il processo attraverso cui un’attività diretta ad un obiettivo è iniziata e sostenuta (Schunk, Pintrich, & Meece, 2008). Sono coinvolti:
- interesse
- percezione di competenza (concetto di sé)
- autoefficacia
- attribuzioni causali
- aspettative e valore
- emozioni positive
Ho evidenziato in grassetto la percezione di competenza. L’importanza che vi attribuisco mi deriva non solo dagli studi, ma anche dalla mia attività di sostegno e aiuto ai ragazzini in difficoltà, o a quelli di madrelingua non italiana che non hanno supporti in famiglia.
Un ragazzo che non sperimenta un minimo di competenza, che non percepisce il concetto di sè (self concept inglese), in breve che non crede di poter essere in grado di farcela, non potrà mai essere disposto a faticare per imparare. Perchè un ragazzo sia disposto a impegnarsi ( e a volte bisogna impegnarsi molto, resistendo quando tutto diventa più difficile), occorre dargli la possibilità di percepire che anche lui sa fare qualcosa. Questo non è possibile se l'asticella è sempre troppo alta per lui.
Vi riporto un esempio che ho verificato personalmente. E’ stato dato, come compito a casa, a un ragazzino che ha difficoltà con la lingua italiana, una prova di sinonimi. Ciò accade perché l’insegnante ( si tratta di una professoressa di terza secondaria di 1° grado) dà sempre a tutti lo stesso compito. Ebbene questo non si deve fare, altrimenti quella percentuale del 17% di drop out in Italia non potrà mai scendere.
Su questa questione sono molto coinvolta emotivamente, nella consapevolezza che basterebbe poco per modificare le cose. Non si parla qui di finanziamenti del ministero, nè di tecnologia, si parla solo di categoria mentale dell'insegnante e anche io sono insegnante. |