Per metacognizione si intende l’accesso consapevole e il controllo del proprio pensiero e della propria conoscenza (Flavell, 1970; Brown, 1978; Cornoldi, 1995).
Il prefisso meta davanti a cognizione, indica una cognizione di secondo livello. Un buon apprendimento richiede che il ragazzo si sia certamente impegnato a fare determinati compiti, ma richiede anche che si controlli dall'alto, come se si guardasse dall'esterno e si chiedesse: “Sto andando nella direzione giusta o devo cambiare? Mi sto avvicinando a quello che mi è stato chiesto oppure no?” Il ragazzo deve cioè essere capace di controllare il proprio pensiero, la propria conoscenza. In sintesi ciò significa essere gestori del proprio apprendimento: “Mi controllo e mi rendo conto se sto andando nella direzione giusta”.
Esistono:
- Conoscenze metacognive (es. conoscenza delle strategie)
- Abilità metacognitive (es. pianificazione, auto-monitoraggio e auto-controllo)
Il funzionamento metacognitivo si sviluppa nel corso dell'infanzia e dell'adolescenza ((Schneider, 2011).
C'è moltissima letteratura che documenta che le capacità metacognitive sono correlate con i risultati scolastici. Migliore è questa capacità di accesso consapevole e di controllo, migliori sono risultati scolastici (Carr, 2011; De Bruin et al., 2011;Mayer, 2011; Siegler & Lin, 2011). |