Il giudizio morale

Dagli alunni copiare il compito in classe è giudicato molto condannabile dal 17%, abbastanza dal 42%, poco dal 27% e per niente dal 14%. La distribuzione delle risposte mostra che il riconoscimento della norma di onestà e di correttezza prevale sulla giustificazione del raggiro, pur essendo notevole sia la percentuale di giudizi assolutori, sia l'area intermedia della risposta abbastanza condannabile, che sembra voler dire sì, è condannabile, però…

Dagli studenti copiare il compito in classe è giudicato molto condannabile dal 2,8%, abbastanza dal 12%, poco dal 36% e per niente dal 48%.

Tra i piccoli della media e gli adolescenti della secondaria di II grado la differenza è enorme. A sottoscrivere la risposta poco o per niente condannabile sono il 41% degli uni e l'84% degli altri. Osserveremo in seguito il progredire dell'erosione etica al crescere dell'età e al succedersi delle classi.

Rispetto al genere, non compaiono differenze all'interno delle fasce di età e di scolarità, le femmine sono altrettanto propense dei maschi a giustificare l'imbroglio.

E' vero che rispettano il divieto un po' più dei maschi e che dopo averlo violato provano un po' più di senso di colpa, ma non si spingono fino ad assumere una posizione più rigorosa nel giudizio sul copiare. I fondamenti etici sono gli stessi.

Com'è facile intuire, il giudizio morale è strettamente connesso alla pratica della copiatura, chi più copia, più assolve il copiare. Ma è bene tener presente che non sono solo i copiatori ad autoassolversi, un quarto di coloro che affermano di non aver mai copiato giudica che copiare è poco o per niente condannabile.

Grafico N. 5 - Il giudizio: copiare è condannabile?

Grafico N. 6 - Il giudizio: copiare è condannabile? Tendenza per gli alunni

Grafico N. 7 - Il giudizio: copiare è condannabile? Tendenza per gli studenti

 


indice della paginaTorna ad inizio pagina