Si impara raccontando
• Studiare è memorizzare, non solo capire.
• Memorizzare è saper riprodurre.
• Si impara raccontando.
Se, come abbiamo visto, la memoria che interessa la scuola è quella riproduttiva, vuol dire che si sa, quando si sa riprodurre. Lo studente non può dire:"Professore lo so, ma non lo so dire", se non lo sa dire non lo sa; l'avrà sicuramente capito, l'avrà sicuramente studiato, ma non lo sa.
Se l'obiettivo è saper riprodurre, raccontando si impara.
C'è un episodio tratto dal libro di Eran Katz (2005), Jerome diventa un genio, che a me piace molto.
Nel 1921 Albert Einstein e Chaim Weizmann, futuro presidente d'Israele, fecero in nave il viaggio tra l'Europa e l'America. Weizmann raccontò che per tutta l'attraversata Einstein continuò a parlargli della teoria della relatività. Quando arrivarono a New York, pare che Weizmann abbia affermato: "Sono assolutamente certo che Einstein abbia finalmente raggiunto una perfetta comprensione della sua teoria". A forza di raccontarla Einstein, non tanto Weizmann, aveva davvero capito.
A me capita spesso di capire meglio facendo lezione. Ai ragazzi non lo dico, ma dentro di me penso:"Ma guarda, finalmente la cosa mi è più chiara!!" E ripeto sempre agli studenti che non voglio sentir dire:" Quando parla quel professore non si capisce niente, ma lui è un genio ". Perché un professore che non si fa capire è un professore che non sa, oppure che non ha capito.
I ragazzi devono controllare i docenti proprio sulla loro capacità di farsi capire, esattamente come i docenti controllano gli studenti all'esame.
L'effetto test sull'apprendimento
C'è una recente linea di ricerca in psicologia relativa al potente effetto dell'esame sull'apprendimento.
Solitamente consideriamo l'esame come una sorta di ostacolo che i ragazzi devono aggirare con tutti gli strumenti possibili ed immaginabili.
Invece esaminare e costringere i ragazzi a riprodurre un ricordo ha un'efficacia didattica straordinaria.
La ricerca di Roediger e Karpicke mette a confronto due gruppi di studenti, di cui il primo ha più occasioni di studio, mentre il secondo, dopo uno studio iniziale, ha più occasioni di essere sottoposto a test.
Alla fine, a distanza di un tempo progressivamente crescente- cinque minuti, due giorni, una settimana- chi ha studiato sottoponendosi a test, ricorda molto di più di chi ha studiato nella forma tradizionale, ripassando l'argomento.
Questa è una linea di ricerca estremamente nuova, originale, all'interno della psicologia.
