BIOLOGIA E APPRENDIMENTO


I ritmi circadiani

immagineLa biologia umana ha un effetto profondo sull'apprendimento. Il ciclo di 24 ore del giorno e della notte determina i nostri ritmi circadiani. Questi ritmi creano cambiamenti ormonali nel corpo e non solo nel corso del giorno (da qui l'origine del termine 'orologio biologico').

Russell Foster a Oxford è stata una figura di spicco della comunità scientifica nel comunicare l'importanza delle nuove scoperte relative ai ritmi circadiani, soprattutto negli adolescenti e giovani adulti.

I ritmi circadiani cambiano con l'età. Un cambiamento radicale avviene con l'inizio della pubertà, spingendo i ritmi sonno /veglia più tardi negli ?? adolescenti e nei giovani adulti. E' solo con l'avanzare dell'età che ritorniamo ai ritmi di risveglio che avevamo a 10 anni.

Questo improvviso cambiamento avviene in altri mammiferi – quindi non sono gli adolescenti che hanno uno stile di vita ‘sballato', è la loro biologia.

L'incidenza media sui giovani è un ritardo di 2 ore nel ciclo veglia / sonno. L'orario di apertura delle scuole ha un impatto negativo sulla formazione, perché quelle che per un adulto sono le 7:00 del mattino, sono le 5 per loro.

I giovani sono quindi privati di una parte del sonno. Le nuove tecnologie utilizzate nelle neuroscienze hanno confermato le conseguenze negative sull'apprendimento dovute alla privazione del sonno. La questione è, tuttavia, ben più grave del semplice fatto che i giovani non siano in grado di imparare la matematica perché sono stanchi.

La privazione del sonno è, in termini estremi, una forma di tortura. Ha un impatto molto negativo, anche in piccole dosi, sappiamo tutti, ad esempio, quanto sia fastidioso il jet lag. L'elenco che segue è istruttivo. In prima battuta può apparire come una parodia dei comportamenti degli adolescenti:

Conseguenze della diminuzione del sonno:

• Sonnolenza / appisolamenti / dormite non intenzionali

• Cambiamenti d'umore improvvisi

• Maggiore irritabilità

• Ansia e depressione

• Aumento di peso

• Diminuzione della capacità di socializzazione e del senso dell'umorismo

• Diminuzione delle prestazioni motorie

• Ridotta capacità di concentrazione e di memoria

• Riduzione di comunicazione e capacità decisionale

• Aumento della assunzione di rischi

• Riduzione della qualità, della creatività e della produttività

• Immunità ridotta contro malattie e infezioni virali

• Sensazione di freddo

• Ridotta capacità di gestire compiti complessi o multi-task

[Dalla presentazione del prof Russell Foster, 2007]

Questa lista non è una descrizione caricaturale degli adolescenti, si tratta di un inquietante elenco di sintomi, e di segnali molto preoccupanti di malattie come l'immunità ridotta, ansia e depressione. L'evidenza scientifica indica che stiamo provocando questi sintomi negli adolescenti e nei giovani adulti, perché li costringiamo ad entrare in sintonia con i nostri ritmi circadiani.

La decisione di iniziare le lezioni alle 10

Un fattore importante è l'ora di inizio delle lezioni.

Le prove scientifiche sono ben note, ma agire sulla base dell' evidenza scientifica è cosa rara.

Le prove mi furono mostrate per la prima volta dal team sull'istruzione, creato dal Primo Ministro, che visitò la Monkseaton nel 2001. Dopo aver visto il nostro interesse per una ricerca rigorosa, uno del team mi prese da parte e disse: "Devi assolutamente parlare con il professor Russell Foster". Accettai il suo consiglio e, devo dargliene credito, il professor Foster non solo accettò di parlare con me, ma anche di incontrare David Reynolds e Daniel Muijs, entrambi professori di scienze dell'educazione.

L'incontro nella Royal Society of Arts di Londra cambiò la mia comprensione degli adolescenti, e portò a cinque anni di ricerca, per poi arrivare al risultato finale: l'inizio delle lezioni alla Monkseaton alle 10 del mattino. Per arrivare a questo punto ci sono voluti anni, compresi gli esperimenti per il programma Horizon della BBC, ‘La vita segreta del vostro orologio biologico' .

I risultati sono molto interessanti in quanto dimostrano che i ragazzi hanno gli stessi risultati scolastici delle ragazze (un risultato non inaspettato secondo la ricerca neuro scientifica). Il fatto che gli studenti più poveri siano migliorati più degli altri è più difficile da spiegare, anche se il risultato è molto lusinghiero.

La questione dei ritmi circadiani nei giovani va ben oltre il solo apprendimento. La salute mentale e fisica di questi giovani è messa a rischio dagli orari della scuola e dei corsi universitari. La possibilità di migliorare le esperienze di vita di questa fascia di età sono chiaramente dimostrate, tutto quello che dobbiamo fare è accettare i risultati della ricerca biologica ed agire di conseguenza.

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