La scelta del Quick survey
In questa situazione è sembrato indispensabile procedere ad un rilevamento presso i diretti interessati - le regioni - delle opinioni, delle intenzioni e delle decisioni in materia di decentralizzazione dell'istruzione. Un modo per fissare lo stato dell'arte, per definire il punto di arrivo e di partenza di una possibile nuova politica.
A questo scopo si è optato per il metodo del Quick Survey (indagine o questionario rapido). Non un'indagine scientifica, ma una documentazione di quanto era successo o stava succedendo attraverso prove provenienti da fonti sicure: gli assessorati regionali all'istruzione.
Si è trattato di una sorta di sondaggio, che aveva il duplice obiettivo di:
- verificare la pertinenza dei temi affrontati e degli snodi evidenziati;
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raccogliere un paniere accettabile d'informazioni per capire come le regioni si muovessero in questo campo senza la pretesa né di confrontarle tra loro né di produrre un quadro esaustivo dell'evoluzione in corso.
Attendibilità delle informazioni
Le modalità applicate nelle regioni e province autonome per rispondere al QS sono state diverse. Nondimeno, durante la fase della raccolta dei dati l'ADI è sempre stata in contatto con gli assessorati. Le interazioni con determinate regioni e province sono state più intense che con altre, ma sulla base di questi scambi, che qui non documentiamo, si può attestare che la fonte delle risposte è autorevole. I QS sono stati in un modo o in un altro rivisti dagli assessori oppure completati con il loro diretto coinvolgimento. Possiamo pertanto ritenere che il ventaglio delle risposte e la diversità delle regioni e delle province che hanno risposto siano un fattore di validità del QS. Lo strumento, nonostante le sue imperfezioni, si è rivelato un mezzo adeguato per raccogliere informazioni attendibili sulla decentralizzazione e l'insieme delle risposte, seppure con la dovuta cautela, può essere oggetto di studio e quindi può essere esaminato ed interpretato perché la fonte dalla quale provengono è generalmente sicura.
Il rapporto sui dati raccolti
Il rapporto, qui presentato, fornisce una sintesi delle opinioni e delle indicazioni raccolte con il QS. E' sembrato importante in questo momento evidenziare i tratti dominanti che configurano la decentralizzazione della scuola in Italia. Si è quindi deciso di non riportare tutte le risposte e nemmeno tutte le sfumature espresse dalle regioni e dalle province autonome che hanno partecipato al QS. Molte osservazioni e commenti saranno di grande utilità nella prospettiva di effettuare un'indagine che coinvolga tutte le regioni, che possa permettere di valutare e comparare i problemi posti dalla decentralizzazione dell'istruzione in Italia.
Nel trattamento dati sono state considerate separatamente le Regioni a statuto ordinario dalle Regioni a statuto speciale, che, in quanto tali, godevano già prima della riforma del Titolo V di autonomi poteri e competenze, che ciascuna ha definito nel proprio statuto.