Il percorso PISA 2006

A che punto è PISA 2006

C'è attesa per i risultati di PISA 2006 sulle competenze scientifiche dei nostri quindicenni, dopo quelli allarmanti del 2000 sulla lettura e del 2003 sulla matematica, ma si dovrà ancora aspettare alcuni mesi per conoscere gli esiti.

Dopo la fase preparatoria iniziata nel 2004, le tappe operative di questa terza indagine PISA hanno preso avvio nella primavera 2006 e sono tuttora in corso. Ecco in estrema sintesi queste tappe.

•  Nella primavera 2006 sono state somministrate le prove in 57 Paesi, con un aumento considerevole dei partecipanti rispetto ai 32 del 2000 e ai 40 del 2003.

•  In Italia, in aggiunta alle prove nazionali, alcune regioni hanno preso parte all'indagine con un proprio sovracampione.

•  Nel corso dell'autunno 2006 e della primavera 2007 si sono svolte, con un grande impegno operativo di INValSI sotto la guida del Project Manager Bruno Losito, le operazioni di correzione, caricamento e pulizia dei dati.

•  Nello scorcio della primavera-estate 2007 l'INValSI metterà a disposizione i database definitivi.

•  Nel dicembre 2007 si potrà disporre del Rapporto internazionale. Da quel momento ci sarà via libera per la presentazione dei rapporti nazionali.

•  A partire dal mese di febbraio 2008 sarà possibile anche la presentazione dei rapporti delle Regioni; fra queste Emilia Romagna, Veneto e Lombardia stileranno il proprio rapporto in modo coordinato e in collaborazione con INValSI.

Le novità di PISA 2006 rispetto alle precedenti edizioni

•  Rispetto a PISA 2000 e PISA 2003, PISA 2006 si è arricchita del questionario dei genitori.
Uno dei motivi che ha portato a questo inserimento è stata la constatazione della scarsa attendibilità delle risposte degli studenti sulla situazione socio-economica del contesto d'origine.

Si è ritenuto che incrociando il questionario degli studenti con quello dei genitori si potessero avere informazioni più certe. Inoltre il questionario genitori così come quello studenti cerca di operare un'indagine sulla cultura e la sensibilità scientifica diffusa e sui suoi rapporti con gli apprendimenti.

•  Per l'Italia, la novità più rilevante consiste nell' inserimento della formazione professionale nel campione.

Il crescente interesse italiano per l'indagine PISA

I risultati dell'indagine PISA stanno raccogliendo un crescente interesse anche all'interno del nostro Paese.

Ci sono vari segnali di questa nuova attenzione, tra cui:

•  il notevole aumento delle adesioni delle Regioni

•  il sempre più diffuso interesse per il Framework PISA

•  l'ingresso, per la prima volta, in una circolare ministeriale del riferimento agli ambiti e livelli di competenza in PISA

L'ampia adesione delle Regioni

La partecipazione regionale è notevolmente aumentata, passando a 11 regioni e 2 province autonome (Veneto, Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Puglia, Campania, Basilicata, Sicilia, Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Bolzano e Trento) rispetto a 4 regioni e 2 province autonome del 2003 (Veneto, Lombardia, Piemonte, Toscana, Bolzano e Trento).

Tutto il Nord e quasi tutto il Sud dunque, sono rappresentati, mentre il Centro è assente dopo il ritiro della Toscana che aveva tuttavia partecipato a PISA 2003, riportando un risultato leggermente al di sotto della media OCSE.

Finanziatori di questa operazione sono stati gli Enti Regione o le Direzioni Regionali.

La partecipazione delle Regioni all'indagine PISA attraverso un proprio campione rappresentativo di quindicenni è un dato molto rilevante nel nostro Paese. Si tratta infatti di analisi particolarmente significative, che spiegano i risultati degli studenti alla luce delle specificità dei vari contesti regionali. Sono questi i primi tentativi seri, svolti in Italia a livello decentrato, di indagare e comparare le competenze dei giovani all'inizio dell'istruzione secondaria di secondo grado.

Un importante passo avanti nella costruzione della decentralizzazione dell'istruzione. Sarebbe infatti un errore delegare al solo INVALSI l'intera responsabilità della partecipazione e del trattamento dei dati che sono eccezionalmente ricchi d'informazioni, ma che diventano significativi ed eloquenti solo quando le medie nazionali ( che servono alle comparazioni internazionali) sono disaggregate per regioni. L'Italia è un Paese troppo diversificato da un punto di vista culturale, sociale ed economico per essere rappresentata dai soli risultati nazionali: un' astrattissima media che tradirebbe le realtà plurime della nostra scuola. Non si tratta dunque di opporre poteri regionali a poteri centrali, ma, al contrario, di trovare le giuste vie per una proficua collaborazione.

Il Framework PISA e la CM 28/2007

Particolare attenzione sta riscuotendo il Framework PISA, cioè il quadro di riferimento in termini sia di individuazione degli ambiti di competenza , sia di tipologie di prove, sia infine di definizione dei livelli di prestazione e delle loro caratteristiche.

Ne è prova la collocazione degli Ambiti di competenza di PISA e dei relativi Livelli in Lettura, Matematica e Problem Solving nell'allegato ("Misure di accompagnamento") alla CM n.28 del 15 marzo 2007 relativa alla certificazione sperimentale delle competenze nell'esame conclusivo del 1° ciclo.

Ambiti e livelli, così come indicati nella suddetta CM sono di seguito riportati.

La pubblicazione della traduzione italiana del Framework PISA 2006 a cura di INValSI è prevista per il giugno 2007.