DODICESIMA TESI
I crediti da riscuotere
I crediti esistono ancora. Tutti gli allievi che dimostrano competenze evidenti, riconosciute e certificate dalla scuola debbono essere esonerati dalla frequenza delle rispettive discipline evitando inutili e assurde penalizzazioni.
CONDIZIONI
deve essere stabilito da ogni scuola i casi in cui gli allievi che si dimostrano competenti (perché di lingua madre straniera, atleti riconosciuti o iscritti a società sportive, in grado di utilizzare con evidente capacità le tecnologie della comunicazione e della informazione, di religione diversa o agnostici, ecc.) debbono essere esonerati dalla frequenza. Questa possibilità deve essere offerta anche agli allievi delle scuole elementari e medie.
VANTAGGI
la scuola si mette in gioco: il sistema dei crediti è un fattore che valuta il valore e l'efficacia delle attività svolte dalla scuola. Quando gli allievi dimostrano di essere piu bravi degli insegnanti la scuola lo riconosce.
RISCHI E OSTACOLI
si presta ad abusi.
Eliminiamo l'educazione fisica dal curricolo scolastico (2010)
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Andrea Ichino |
Gli italiani soffrono di una strana forma di schizofrenia: chiedono allo Stato di erogare ogni sorta di servizi pubblici, lamentandosi se questi vengono tolti o negati, e al tempo stesso protestano contro un prelievo fiscale asfissiante ma inevitabile se quei servizi li deve fornire la pubblica amministrazione. Se poi, come spesso accade, i servizi richiesti sono forniti in modo inefficiente dal Governo, ancor meno si capisce perché gli italiani vogliano a tutti i costi che sia questo, e non il mercato, a fornirli.
Facciamo un esempio concreto. Attualmente gli italiani pagano attraverso le tasse l'insegnamento dell'educazione fisica che i loro figli ricevono a scuola. Nel panorama vacillante dell'istruzione pubblica italiana, la ginnastica è forse uno degli ambiti più disastrati, soprattutto per le condizioni fatiscenti delle palestre e delle attrezzature di cui i nostri edifici scolastici sono dotati. Tanto è vero che, al pomeriggio, gli adolescenti italiani vengono iscritti dai lori genitori ad ogni tipo di associazione sportiva privata che possa far fare a loro quell'esercizio fisico essenziale per la crescita, che la scuola pubblica, nella maggior parte dei casi, non è in grado di offrire al mattino. Quindi i genitori italiani pagano due volte per la ginnastica dei loro figli: allo Stato al mattino, per un servizio inefficiente, e ai privati al pomeriggio per un servizio di qualità commisurata alle loro preferenze e possibilità.
Gli italiani non sembrano rendersi conto di questo e nemmeno realizzano che quanto essi pagano allo Stato per un servizio inadeguato non è poco. Ci sono 33830 insegnanti di educazione fisica nelle scuole medie inferiori e superiori italiane, la cui retribuzione lorda annua è di circa 29071 euro (con 15 anni di anzianità). (...). Con questa somma si possono acquistare nel mercato privato attività sportive di qualità mediamente migliore di quella offerta dalla scuola pubblica. (...)
La maggior parte degli italiani probabilmente reagirebbe con stupore ad una proposta di questo tipo partendo dal presupposto che sia un diritto inalienabile del cittadino ricevere un'educazione fisica adeguata da parte dello Stato, e in particolare che tutti i cittadini, anche quelli poveri, debbano poter accedere a questo diritto. Ma se lo Stato richiede ad ognuno di noi una spesa rilevante per fornire un servizio che in realtà è ben lontano dall'essere adeguato (soprattutto per i poveri che non hanno alternative), non sarebbe meglio chiedere allo Stato di farsi da parte rendendoci i soldi, in modo da consentirci di organizzare da soli quanto necessario per produrre il servizio?
Andrea Ichino (economista, n. 1959) dall'articolo su Il Sole24Ore del 25 luglio 2010
L'aumento dei corsi di formazione extrascolastica (2010)
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"Tra il 1998 e il 2008 aumenta la partecipazione [dei bambini e dei ragazzi 6-17 anni n.d.c] ai corsi di formazione extrascolastica nel corso dell'anno (dal 41% al 48%).
L'incremento maggiore si registra tra le bambine e le ragazze 7,4 punti percentuali in più rispetto ai 6,2 punti dei ragazzi e nella fascia di età tra i 6 e i 13 anni (con oltre 9 punti percentuali)".
Nel 2008 i corsi più frequentati sono nell'ordine: sport (34,9%), musica (8,8%), danza (7,2%), lingue straniere (5,8%), informatica (5,6%).
Le bambine studiano danza, musica, teatro, lingue, canto e pittura. Se si aggiunge la danza allo sport, i livelli di fruizione dei corsi di tipo sportivo delle femmine superano, seppur di poco, quelli dei maschi.
ISTAT, La vita quotidiana di bambini e ragazzi, anno 2008.
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